NoName Girl (K.Sj.)- Parte 2

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Parte. 2

"Vorresti dirmi di grazia quale strada prendere per uscire di qui?", disse Alice

"Dipende soprattutto da dove vuoi andare", disse il gatto.

"Non m'importa molto", disse Alice.

"Allora non importa che strada prendi" disse il gatto.

"Purchè arrivi in qualche posto", aggiunse Alice a mò di spiegazione.

"Ah per questo stai pure tranquilla – disse il gatto – basta che non ti fermi prima."

(Alice nel paese delle meraviglie- L. Carrol)


Sono ai MAMA, forse è il 2018, o il 2019?

Aish... abbiamo fatto talmente tanti cambi abito che faccio fatica a ricordarmi, ma gli altri mi hanno appena portato una torta perché è il mio compleanno.

Ah sì.. sì sì! E' il 2019 e siamo rientrati dall'esibizione perché sento lo staff che si complimenta con Joon-ah per l'esibizione spettacolare... Stiamo festeggiando tutti, sono tutti euforici, per i premi e il resto.

Sono stanchissimo, talmente stanco che fatico a reggermi in piedi e cammino in quel corridoio così lungo per andare in camera, sono quasi le sei di mattina e... mi sento ubriaco. Mi reggo alla parete per camminare perché il pavimento ondeggia. Abbiamo bevuto in camera di Jungkook-ah fino ad ora, con lo staff che entrava ed usciva dalla stanza facendo le congratulazioni a tutti e auguri di compleanno.

E' il mio compleanno. Ma sono sicuro che non sia il 2019, almeno credo che sia il mio compleanno.

Perché non raggiungo mai la mia porta?

Mi sento rallentato. Dò la colpa alla stanchezza, all'alcool e alle quasi quarantotto ore in piedi tra viaggi, prove e preparazioni.

Mi sto innervosendo perché ogni porta che vedo non è la porta giusta, eppure era lì, era proprio lì davanti a me, i muri ondeggiano, sembra di essere in mare aperto.

Oh... Eccola! E' comparsa dal nulla quella cazzo di porta, di nuovo, prima non c'era e adesso è lì. Forse non è l'alcol, forse sto impazzendo.

Entro dentro la stanza ed è buio, la luce non si accende. Mi giro in cerca della maniglia della porta per chiedere aiuto. La trovo ma non apre nulla, quella fottuta manopola gira a vuoto, scuoto la porta ma nulla di nuovo, faccio un profondo respiro e riprovo di nuovo.

Panico. Sono in panico e mi metto a urlare, ma dalla mia voce non esce nulla se non un flebile "aaaaaaaaaaaaaaaaah".

Sento qualcuno ridere alle mie spalle e sobbalzo tenendomi il petto per lo spavento, sono in un film dell'orrore?

Sono in... un appartamento, ma non credo di essere a Seoul e nemmeno in Giappone.

C'è odore di pizza in quella casa, come se gli inquilini avessero appena cenato, riesco a intravedere le piastrelle quadrate del pavimento color marrone scuro. Non credo di essere in un film dell'orrore perché non sentirei odore di pizza.

La luce si è riaccesa e fa male agli occhi, li strizzo per abituarmi.

Torno a respirare con calma, continuando a sentire quella persona ridere. E' una risata femminile, mi... mi piace moltissimo, mi rilassa, quella persona che ride sembra farlo di gusto, mentre stona un motivetto.

E' la prima volta che ti vedo?

Avrai tra i venti ed i trent'anni, non lo so sinceramente e dell'età non me ne frega moltissimo. Sei girata di spalle che canticchi e ridi, sei stonata ma anche di quello m'interessa poco, c'è qualcosa che mi porta a fissarmi su di te ma non me lo spiego, in quel momento è come se nel mondo esistessi solo tu.

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