Prologo
Non sono mai stato fidanzato, non ne ho mai sentito la necessità. Vedo gli altri, i miei fratelli e i miei amici, avere delle ragazze, eppure io sono sempre qui. Non che mi manchino le occasioni.
A volte ho una stupidissima sensazione allo stomaco, come se dovesse succedere qualcosa da un momento all'altro, eppure non succede assolutamente nulla.
E' come se sapessi di dover aspettare qualcuno, un'eterna attesa nella sala d'aspetto di un aeroporto in quelle interminabili ore in cui attendi il cambio volo.
Questa cosa mi rende terribilmente nervoso e scostante, non ho pace e non riesco a calmarmi in nessun modo.
Esco da Hybe diretto verso il Van, non so esattamente dove debba andare, scriverò un messaggio a Joon Hyung per farmi spiegare velocemente cosa devo fare.
Sento la voce di Jimin:"Tae, per una volta nella vita stai attento a quello che ti dicono!"; è sempre quella la morale.
Il mio adorato Mr. Perfezione mi riprende ogni volta che mi perdo, è quasi irritante e lo prenderei a pugni, ma senza di lui non ce l'avrei mai fatta a sopravvivere.
La strada è vuota, non ci sono macchine o persone in giro, ci sono solo il mio SUV davanti ad un panchina con una ragazza.
E' piccolina e minuta, i lunghi capelli neri che le ricadono sulle spalle riflettono la luce, sembra più grande di me. Sta guardando oltre la mia spalla, come se cercasse qualcuno, mi giro ma ci siamo solo noi.
Mi avvicino a lei, in quella Seoul così silenziosa.
- Cerchi qualcuno?-
- Oh si! JK... ci siamo dati appuntamento qui, fra poco dovrebbe arrivare.- afferma controllando l'ingresso dell'agenzia.
Sembra veramente in ansia, come se lo aspettasse da tantissimo tempo.
- Ho... ho ancora poco tempo e vorrei parlargli anche stanotte. Fra poco mi devo svegliare. - si tortura i capelli, nervosa.
Guardo il cielo, è pieno giorno, non c'è una nuvola, solo una sconfinata distesa blu tra i grattacieli, senza foschia. Non sembra nemmeno la Seoul che conosco.
- Ma non è notte.- mi gratto il mento perplesso e mi siedo di fianco a lei.
- Oh... Taehyung, da me sì! E' notte, sono circa le tre del mattino. Almeno credo che siano le tre del mattino.- annuisce continuando a controllare l'ingresso.
- Ma quindi aspetti JK per?- sono dubbioso.
Tutta questa cosa non ha senso, a meno che... a meno che io non sia in un sogno. - Sono in un sogno vero?-
- Sì... sei nel mio sogno e in quello di Jk. Ma avevo bisogno di sognare anche te.- afferma torturandosi le dita.
- Me?-
- Sì... Sì Tae... ti devo raccontare una cosa. Magari all'inizio ti sembrerà assurda, ma poi potresti crederci. Cioè: sono sicura che ci crederai. Credi nel destino, giusto?- allarga gli occhi e si avvicina alla mia faccia talmente tanto da farmi indietreggiare.
E' la ragazza più strana che abbia mai visto, dopo di me.
- Sì... sì che ci credo. Ho sempre creduto nel destino.-
- Bene. E' una storia, una leggenda o una favola, vedila come vuoi tu. Esistevano, in un epoca lontana, lontana, lontana, due ragazzi che si amavano tantissimo. Si conobbero un giorno, per sbaglio. Non avrebbero mai dovuto incontrarsi, i loro destini non erano stati creati per intrecciarsi, eppure successe e le loro linee della vita si fusero in una sola. Ma l'amore tra due persone, a quel tempo, non era contemplato quando ci si sposava e il ragazzo fu costretto, perché provò a ribellarsi con tutte le sue forze, a sposare un'altra donna. La ragazza era... particolare? Definiamola particolare. Era dotata dell'antica magia, quella magia che muove tutte le cose dell'universo. Quando scoprì del matrimonio del suo amato perse la ragione e si tolse la vita buttandosi nel fiume sacro. Il ragazzo, saputa la notizia non riuscì a reagire e si lasciò andare a poco a poco, fino a morire.-
Ascolto la ragazza, lei sta singhiozzando e non capisco il perchè. Non capisco perché mi stia raccontando questa storia. Apro la bocca per chiederle cosa vuole da me e perché piange, ma non faccio in tempo che lei riprende a parlare.
- Gli dei non accettarono la morte della ragazza. Era un loro tramite tra il nostro e il loro mondo, ed era un peccato sprecare così tanto potere. Maledirono la sua anima e con essa anche quella del ragazzo che era indissolubilmente legato a lei. Lei lo avrebbe cercato per sempre e lui l'avrebbe per sempre aspettata, finchè non si fossero ritrovati: per poterlo ritrovare lei lo avrebbe riconosciuto, ma per lui sarebbe rimasta una sconosciuta finché non le si fosse palesata davanti. A quel punto la maledizione ricomincerà e lei non lo vedrà più fino alla vita successiva.- sospira.
Sono in silenzio e fisso il vuoto davanti a me.
Forse è questa la sensazione che ho addosso? Quella di essere sempre in attesa? La guardo, i suoi occhi sono diventati di un giallo intenso, come quello dell'oro colato, sembra una creatura di un altro mondo.
- Chi sei tu? Cosa vuoi da me?- chiedo sospettoso continuo a grattarmi il mento.
- Mi... mi ha mandato per dirti come devi fare per rompere il ciclo delle maledizioni. Lui vuole che s'interrompa perché lei, la ragazza, è stanca di questa vite che state vivendo e non chiederà altre possibilità, chiederà agli dei di scomparire nel nulla e di passare attraversare il velo. Lui vuole che anche voi abbiate il vostro lieto fine. Il tuo destino è sempre quello di incontrarla e perderla, tutte le volte, a meno che non s'innamori di te. Le devi far ricordare quanto vi amavate nella prima vita, solo così tutto si romperà e tornerà in linea con il ciclo iniziale.-
Mi sta parlando in modo così sincero che non mi resta che crederle. Annuisco.
- Chi è Lui, e chi è questa ragazza?- sono perplesso e curioso allo stesso tempo.
- Lui... lui si chiama Akash: è l'uomo che si occupa delle vostre reincarnazioni. Lei... è... non lo so chi è... non l'ho mai vista. Di solito Akash si occupa di voi in segreto, non abbiamo accesso ai fascicoli, mi ha solo detto di venire per raccontare questo e poi ho il mio appuntamento con JK.- allunga la mano per salutare Jungkook, un sorriso largo lo illumina e corre verso di noi.
- Ma Jk è fidanzato con una ragazza che lavora da noi.-
- Lo so, e io sono sposata in questa vita, ma non ha mai fatto male incontrare qualcuno nel mondo dei sogni, no? Ah... ricordati che sarà lei ad arrivare da te, ti troverà e tu la riconoscerai, ma poi sta a te capire come farle ricordare tutto. Come farla innamorare di te.- si alza per abbracciare Jungkook, che mi saluta con la mano prima di trascinare via questa strana e assurda donna.
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Sento qualcuno che mi chiama per svegliarmi, Jimin mi fissa sorridente. Deve essere uscito ancora con la sua Noona perché è al settimo cielo.
- Dai dobbiamo andare Tae.- mi scrolla, sbadiglio stropicciando gli occhi.
- Uhm.. arrivo.-
Che sogno assurdo che ho fatto. Sono le undici di mattina, avrò dormito per meno di mezz'ora, eppure mi ho l'impressione di aver dormito per anni. E' come se qualcosa, dentro di me, si fosse svegliato.
Una sensazione di vuoto mi pervade, la storia che mi ha raccontato la ragazza sembrava talmente vera che un senso di malinconia e tristezza mi ha invaso. Non posso credere in un sogno, eppure ci sto sperando, sto sperando che quella sensazione di mancanza che sento venga occupata da quella donna che mi sta cercando.
E se mi trovasse? Potrei provare, anche solo per un nanosecondo, a conquistarla.
Ma come posso farle ricordare una cosa di cui nemmeno io sono sicuro al 100%?
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Angolo Autrice
Iniziamo un nuovo racconto e l'ultimo della raccolta. Spero che vi piaccia esattamente come ha emozionato me!
Borahae
V.
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The Dreamwalker e altri racconti
FanfictionAvete mai fatto un sogno così reale da sembrare vero? Così reale che vi sembra di conoscere la persona davanti a voi? Se il destino, nei panni di un buffo omino, s'intromettesse, nei vostri sogni, indicandovi la via da prendere? Cosa fareste? Lo seg...