Epilogo

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Il filo rosso che muove l'Universo


Benvenuti alla "Samsara&Co"


La nostra azienda ha tanti anni quanti ne ha l'Universo, anzi gli Universi, perchè ne esiste più di uno.

Ci occupiamo delle anime dalla loro fabbricazione alla loro distruzione e smaltimento in nuova energia.

Non esiste un paradiso o un inferno dopo ma, solo, una trasformazione che rende l'anima energia pura e vita necessaria al mantenimento dell'Universo nella sua forma più pura.

L'idea di Paradiso e Inferno vi era stata inculcata per rendere più semplice l'accettazione di qualcosa oltre la vita.

Mara, quello che nell'induismo è il dio degli inferi, si occupa della nostra stazione di trasformazione prodotti, in pratica, abbiamo un sistema tale che ci permette di riciclare tutto quello che termina la sua esistenza.

Io sono Akash, sono un'entità a cui i miei superiori, gli Dei, hanno affidato un pacchetto di anime legate fra di loro. Ogni anima ha un tot di vite, le vite vengono assegnate in base a un sistema di lotterie, tutto è dovuto al caso tranne le scelte importanti che fate, quelle sono decise da me o dal vostro libero arbitrio e se il vostro libero arbitrio sbaglia, vi riporto sulla vita giusta.

Hoseok è l'esempio giusto, la sua vita è comunque destinata alla grandezza.

Sono quello che voi chiamate Destino, non ho forma, non ho colore né sapore.

Ho deciso di assomigliare a Gene Wilder nella " La Fabbrica di Cioccolato" perchè mi ha divertito il film e, non solo, perché il destino ha guidato Charlie ad arrivare al biglietto d'oro e poi... Devo ammetterlo Gene Wilder mi piace come attore.

La mia segretaria e assistente tuttofare si chiama Astrid.

- Saluta Astrid!-

- Buongiorno a tutti!-

Astrid era una stella, che è diventata una supernova e poi è scomparsa in un buco nero. Sono venuto a contatto con uno dei suoi piccoli fotoni e ho deciso di recuperarla, era così bella e luminosa che mi dispiaceva vederla scomparire.

E' brava, competente e ha più tatto di me in alcune cose.

Tipo con Namjoon, ecco con lui lo avrei preso a schiaffi e invece no, ho lasciato fare a lei e abbiamo risolto.

Non sempre è semplice fare il mio lavoro sapete? Soprattutto quando non credono nella tua esistenza.

Non sono come una fata che muore quando qualcuno dice di non crederci, piuttosto faccio finta di nulla e lascio credere a loro che sia tutto un sogno, un colpo di fortuna o di bravura. Li lascio vivere la loro esistenza e controllo gli orologi delle loro vite in modo che tutto vada come deve andare. Come è successo con Jimin, lui non crede nel destino, eppure abbiamo fatto in modo e maniera che si piegasse al nostro volere.

I miei ragazzi, le anime che mi hanno affidato, in questa vita, si sono ritrovati e hanno avuto fama e successo ed era giusto che avessero il loro lieto fine.

Devo ammettere che i più semplici da gestire, in questo caso, sono stati Seokjin, Yoongi e JK.

Insomma, per concludere, ogni vita è intrecciata ad altre e ogni anima ha la sua trama da svolgere e io sono il fautore di tutto questo, anche se, a volte, devo lottare contro un Ufficio Direttivo che si diverte a giocare con le anime come è successo con Taehyung.

Lo ammetto un po' ne vado fiero del mio lavoro. 

Adoro i miei ragazzi.

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