𝐓𝐨𝐱𝐢𝐜 𝐋𝐨𝐯𝐞 𝐎𝐫 𝐍𝐨𝐭 [𝐇.𝐒.]

𝟒~𝐍𝐢𝐠𝐡𝐭𝐜𝐥𝐮𝐛

Poco più tardi, dopo aver finito l'assemblea ci avviamo verso la sala da pranzo, tuttavia appena varchiamo la porta dell'aula magna dove si è tenuta la lezione, Aurora e Joseph mi guardano entrambi oltremisura incuriositi dal mio comportamento e io di risposta faccio finta di nulla continuando a camminare come se nulla fosse, evitando domande indiscrete, siccome sono perfettamente a conoscenza di dove vogliono andare a parare.

«Allora c'è lo vuoi dire o no cosa nascondi?» mi spintona lievemente Aurora, probabilmente facendo riferimento a quello che è successo dentro all'aula, o magari hanno notato pure loro il dettaglio di quel foglio, di cui più ci penso più mi viene voglia di scoprire cosa contiene.

«Non è successo proprio niente, vi ho già raccontato tutto. Per la prima volta nella mia vita, mi sono contenuta e non ho fatto un bel niente, è stato lui a cominciare» I loro sguardi si fanno più insistenti e cedo alla curiosità, prendendo il fogliettino dalla tasca dei pantaloncini, aprendola frettolosamente e mostrando il contenuto anche a loro.

"Ti posso assicurare che non sono uno stalker o un maniaco. Però volevo fare un tentativo con te e chiederti se sta sera o comunque questo weekend sei libera. Se non vuoi venire da sola, perchè non ti fidi puoi venire anche in compagnia, non è un problema. Qualunque tu cosa possa decidere sappi chi io sta sera sarò all'Atomic, è una discoteca vicino all'università, è un bel posto per quanto non mi piacciono molto le discoteche. In ogni caso se deciderai di raggiungermi ne sarei felicissimo. Ps. Louis mi ha detto tutto quello che mi è successo, quindi non farti prendere dall'imbarazzo è tutto ok!" Cosi si conclude la lettera che mi ha scritto. In questo momento avrei molte domande da fare. Per esempio come fa a conoscermi se mi ha visto solo ieri mattina?
Arrotolo velocemente il fogliettino cercando un bidone dove poterlo buttare. Sperando che non avendolo più materialmente, possa sparire pure magicamente dai miei pensieri, ma so bene che le cose non funzionano così sarebbe troppo semplice. Prima che riesca nel mio intento di buttarlo nel primo cestino a me disponibile, Joseph mi ferma prendendo il foglio in modo scaltro e rileggendolo in disparte, così da non farmelo riprendere.

«Le opzioni qui sono due. O ti ha già visto in qualche locale, o è così pazzo da prendersi un infatuazione a prima vista per te» riflette Joseph nel momento in cui finisce di leggerla, dandola subito dopo ad Aurora.

«Fingerò di non essermi offesa. Ma per quanto riguarda la lettera, penso proprio che non mi farò viva» affermo facendo alzare la testa ad Aurora dal foglio, la quale sembra in forte disaccordo con la mia opinione, siccome scuote la testa indurendo un po' lo sguardo.

«Perchè lo vuoi fare? quando mai hai rifiutato un'invito? soprattutto da uno come lui! che ne hai fatto della mia migliore amica» dice in modo teatrale, mettendo da parte la lettera e scrollandomi le spalle, come se mi volesse far tornare in me.
«so che lo fai perchè ci dovrai passare del tempo, se parteciperai a quel progetto. Ma non ti devi preoccupare! ci saranno molte altre persone, non starete un'attimo soli in privato, in più non è lui che ci giudica o ci mette i voti. In sostanza che ti ferma oltre a questo? sappi che se non ci vai tu, sarò costretta ad andarci io»

«Che grande sacrificio Auri» aggiunge sarcastico Joseph, che intanto si è appoggiato al muro in disparte, annoiato della nostra conversazione. Lei lo guarda storto e io mi metto a ridere guardando la scena.
Pensando alle parole di Aurora, devo ammettere che nonostante le mie paranoie lei abbia ragione. Spesso ragionandoci meglio sembra che lei sia in grado di leggermi nella mente, questa volta però ci ha proprio azzeccato perfettamente.

«Mettiamo il caso che tu abbia ragione e non abbiamo più occasione di parlare in privato. Nessuno può assicurarmi che dopo esserci stata non si affezionerà o sentirà qualcosa per me. Quello sarebbe troppo imbarazzante, oltre al fatto che sono andata a letto anche con il suo amico»