𝐓𝐨𝐱𝐢𝐜 𝐋𝐨𝐯𝐞 𝐎𝐫 𝐍𝐨𝐭 [𝐇.𝐒.]

𝟓~𝐁𝐚𝐝 𝐁𝐨𝐲, 𝐆𝐨𝐨𝐝 𝐋𝐢𝐩𝐬

Arriviamo al fondo della scalinata e diversamente dalla sala di sopra allestita come un locale rustico, qui sotto è tutt'altra cosa. E' un'enorme sala da discoteca, non ne avevo mai visto posti così, e non me lo sarei neanche aspettato! da sopra non si sentiva neanche un po' della musica che c'è qui sotto, la quale è molto forte quasi assordante. L'odore predominante è certamente l'alcol e probabilmente qualche erba strana, in quanto non l'ho mai provata prima d'ora. Scendo l'ultimo scalino e come ha appunto precisato il barista, è veramente piena di gente che balla e si divertono come pazzi, non ho la più pallida idea di come troverò Harry con questo casino. Ma a questo punto punto, non mi interessa manco tanto, adoro stare qui, indipendentemente dalla sua presenza, ormai superflua.

«Come mai in tre anni, non siamo mai venute in questo posto stupendo?» Mi urla Aurora superando il volume della musica e quasi assordandomi.

«Probabilmente perchè questo è un posto sperduto e da fuori sembra un locale per vecchi. Manco tu avevi intenzione di entrare e devi ammetterlo»

«Si è vero. Ma ora voglio trascorrere tutto l'anno qui e poi hai visto il barista? era una figa della madonna» commenta Aurora, provando a saltare per l'eccitazione, tuttavia i suoi tacchi a spillo non glielo rendono possibile.

«Questo posto è uno sballo e ormai lo abbiamo capito tutti e tre. Ora che ne dite di andare a ordinare qualcosa da bere? facendo iniziare così definitivamente la nostra serata» annuiamo cercando un bancone dove servono da bere, mettendoci un po' siccome ci siamo trovati immersi nella folla e abbiamo perso il senso di orientamento. Tuttavia riusciamo lo stesso ad uscirne, e trovare persino un bancone con i posti liberi per sederci. Ironia della sorte erano proprio di fianco alle scale, ma con tutta quella gente non l'avevamo visto.

«il primo giro lo offro io» tiro su la mano improvvisamente, facendomi notare dai miei amici che stavano discutendo a proposito di questo. Il barista mette sul bancone gli shottini da noi ordinati e intanto io mi giro guardandomi attorno

«Non ti dannare troppo, sono sicura che arriverà. Ma nel frattempo iniziamo a bere e godiamoci questa serata»

«Figurati non stavo cercando lui. Se non viene lascia perdere, farò come al solito e mi distrarrò con qualcun altro»

«Mi sembra giusto. Io penso che ci proverò con la barista che stava di sopra, era sexy da morire, per ora non mi ha dato l'idea di essere bisex, magari è etero»

«Questi discorsi mi annoiano. Fin quando non ci raggiunge il mio ragazzo, non parlatene e beviamo» prende il bicchiere, lo porta in avanti e lo beve tutto in un sorso, per poi farci vedere il bicchiere vuoto
«adesso tocca a voi, ragazze» Noi di risposta prendiamo il bicchiere dal tavolo e lo buttiamo giù in un sorso, come ha fatto pochi secondi prima il nostro compagno. E successivamente ordinandone altri, così iniziando a fare la nostra attività preferita qui in discoteca. Cioè guardare le persone che ballano in pista e giudicarli, non in modo cattivo ovvio, ma nel modo di cui la nostra sbronza ci permette. Per esempio ora rispetto alle altre volte siamo ancora "sobri" se così si può dire.

«Stare qui a bere è da disperati, perchè non andiamo a ballare come fanno tutti?» propongo io, togliendo il telefono di mano a Joseph, il quale mi guarda come prima azione male, però poi si lascia trasportare da noi sulla pista da ballo, già piena di molte altre persone. Nonostante la canzone mi sia sconosciuta iniziamo a muoverci, anche se fuori ritmo, per pura voglia di divertirci. Scopo a cui riusciamo ad arrivare, siccome anche Joseph prova a ballare , malgrado sia incapace di farlo.

La musica ci trasporta, non facendoci manco prestare attenzione alle persone che poco più distanti da noi ci stanno osservando. Il motivo mi è oscuro, magari ci guardano perchè balliamo male o magari perchè siamo un gruppo di amici molto stramba ma che oltre a ciò siamo spettacolari non ne ho la più pallida idea.