Prova

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Durante il cammino, più demoni si avvicinarono a lei, ma subito si allontanarono per via del glicine.

Dopo qualche paia di giorni, arrivò nel luogo in cui si sarebbe tenuto il test, era una montagna circondata da glicine, probabilmente per non far scappare i demoni di cui Airi percepiva la presenza.

Il posto era pieno di ragazzi, ma la violetta era ben consapevole che pochi di loro sarebbero sopravvissuti.

Come da copione, al suo arrivo, molti maschi si girarono verso di lei e iniziarono a fissarla.

Ma come biasimarli, Airi era la personificazione della bellezza e dell'eleganza.

Lei ignorò bellamente tutti, e si mise contro il tronco di un albero, braccia incrociate e occhi chiusi.

Fu costretta ad aprirli quando fecero il loro ingresso due bambine alquanto inquietanti, che spiegarono come si sarebbe svolta la prova.

A quanto pare dovevano sopravvivere una settimana in un luogo pieno di demoni.

Prima che cominciasse la prova, le due gemelle chiamarono la ragazza dagli occhi mutevoli.

"Airi, ti chiediamo gentilmente di togliere coroncina e orecchini, altrimenti sarebbe come barare. Poggiali pure qui, se farai ritorno avrai modo di recuperarli." dissero in coro.

"Oh, scusatemi, me ne ero dimenticata,sono giorni che non li tolgo neanche per dormire." rispose la viola imbarazzata.

"Non ti preoccupare. Auguriamo a tutti buona fortuna." dissero nuovamente assieme.

La prova aveva avuto inizio.

Gli aspiranti spadaccini si inoltrarono nel bosco, e subito Airi si allontanò dagli altri.

Se fossero stati in gruppo avrebbero avuto maggiori attacchi e poco spazio per muoversi, questo era il pensiero della ragazza con gli occhi momentaneamente viola.

Le venne contro un demone dalle fattezze femminili.

"Che sangue particolare, vali più di 1000 umani!" esclamò attaccandola.

La giovane si mise in posizione ed estrasse la katana.

"Concentrazione assoluta, respirazione perpetua della Storia, 1° Kata, incendio di Nerone!" esclamò.

La spada si ricoprì di fiamme, e decapitando il mostro pure il suo corpo iniziò a bruciare.

Lo aveva ucciso, però non era finita lì.

I demoni si susseguivano, uno dopo l'altro.

La viola sentì una voce profonda alle spalle e si girò.

"Oh, che abbiamo qui, una sangue leggendario?" chiese il mostro appena apparso.

Airi lo guardò confusa.

"Sangue leggendario?" chiese infatti.

"Non lo sapevi? Il tuo sangue è leggendario, percui i demoni ti attaccano di più, dato che mangiare te equivale a mangiare 1000 persone. Quindi non avermene a male, ma ti devo uccidere." spiegò.

Le saltò addosso.

"Concentrazione assoluta, doppia respirazione perpetua, 2° Kata, orrore di Hitler!" urlò la ragazza.

La katana iniziò ad emanare gas velenoso, che, tramite un taglietto sul braccio del mostro, entrò nel suo corpo, uccidendolo all'istante.

Lasciò lì il suo cadavere e si allontanò

La settimana proseguì così, e, nonostante dormisse giusto 4 ore e durante il giorno, Airi non era neanche minimamente stanca.

La notte dell'ultimo giorno, la ragazza si ritrovò circondata da qualche decina di demoni.

Messa alle strette, fu costretta ad usare una delle tecniche più forti e faticose.

"Concentrazione assoluta, doppia respirazione perpetua della Storia, 10° Kata, attentato alle Torri Gemelle!" disse alzandosi in aria con un balzo.

Punto la lama davanti a sé, e ne fuoriuscirono delle bombe di glicine, che li distrussero.

Proprio in quel momento sorse il sole, concludendo finalmente il test.

Sfinita dalla tecnica appena usata, si apprestò a raggiungere il luogo di ritrovo al più presto.

Come previsto erano sopravvissuti solo altri 4 ragazzi.

Una era vestita come una farfalla, uno era pieno di cicatrici, uno aveva dei curiosi capelli rossi e l'ultimo era un ragazzo con vestiti e capelli gialli, che tremava tutto, sembrava arrivato lì per miracolo.

"Voi che siete sopravvissuti avete passato la prova, guadagnando il primo grado di spadaccino, ovvero Mizunoto. Potete ritirare le vostre divise, e adesso sceglierete il metallo con cui verrà forgiata la vostra katana del sole." dissero le inquietanti gemelle.

"Inoltre vi sarà assegnato un corvo, che vi aggiornerà sulle vostre missioni e sui messaggi a voi destinati." aggiunsero sempre in coro.

Arrivarono dei corvi neri per tutti, o meglio quasi tutti visto che il limone vivente e Airi avevano ottenuto rispettivamente un passerotto e un corvo dallo splendido piumaggio bianco.

Invitarono tutti i presenti ad avvicinarci ad un tavolo su cui stavano vari pezzi di metallo allo stato grezzo.

Airi si fece avanti per prima.

Chiuse gli occhi e mise la mano a mezz'aria sopra i pezzi.

Percepì qualcosa da un metallo, e aprendo gli occhi al momento blu intenso lo prese quasi ipnotizzata.

"Questo." sestenziò ancora in quello stato di trance.

"Ottimo. Tu cara, puoi anche tornare a casa. Recupera pure i tuoi orecchini e la tua coroncina di glicine oltre alla tua borsa." disse stavolta solo una delle gemelle.

"Vi ringrazio. Non penso che ci rivedremo, però arrivederci a tutti quanti." salutò con calma Airi.

Il Kata della StoriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora