I demoni ragno

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I tre ragazzi correvano nella foreste, e mentre i due maschi discutevano, Airi era occupata ad evitare tutte le ragnatele.

"Rosso, cinghiale, prestate attenzione alle ragnatele, probabilmente indicano quanto è vicino il demone." disse tranquillamente la femmina.

Infatti, poco dopo, si trovarono faccia a faccia con una giovane spadaccina, che li attaccò con uno forza e velocità che a sua detta, non le appartenevano.

'Il demone la manipola come vuole, le sta anche rompendo delle ossa! Dobbiamo fare qualcosa, altrimenti pure questa ragazza raggiungerà presto l'oltretomba!' pensò tristemente Airi, che la stava contrastando senza problemi.

Altri corpi quasi morti si alzarono, intrappolati dalla forza dei fili.

'Non possiamo ucciderli... Allora farò così!' si disse mentalmente la violetta.

Airi si mise a correre, subito seguita dalla povera ragazza.

Arrivata esattamente dove voleva, fece dietrofront, prendendola da una mano e scagliandola in aria, facendo il modo che i fili si incastrassero in un ramo e che la spadaccina rimanesse appesa.

"Fate come me! In questo modo non dovremo ucciderli!" urlò Airi ai suoi amici.

"MA CHE ROBA SPETTACOLARE E'? VOGLIO FARLO ANCH'IO!" gridò eccitato Inosuke.

I due spadaccini la imitarono, e in poco tempo, tutti si trovarono appesi agli alberi.

Nella foresta, risuonò funesto il suono dei colli spezzati dei poveri ragazzi, che furono uccisi dai demoni dei fili, ritenendoli inutili.

Tanjiro guardò la scena disgustato, mentre Airi chinava il capo, mentre la rabbia iniziava a lambire in lei.

Vedendo per la prima volta la rabbia iniziare a deformare il bel viso della ragazza, i suoi compagni iniziarono a tremare.

"Andiamo." sussurrò la ragazza rimettendosi in marcia.

Ripresero a correre, ma davanti a loro si presentò un gigante.

"Ragazzi!" li avvisò Tanjiro.

"L'ho visto prima io!" disse Inosuke.

Ma i due non poterono neanche fare un passo in più, che un fulmine viola e bianco passò davanti ai loro occhi, superandoli e fermandosi in aria, sopra il demone gigante senza testa.

Neanche lui ebbe il tempo di reagire.

"Concentrazione assoluta, respirazione perpetua della Storia, 2° Kata, silenzio di Laocoonte." disse in un bisbiglio Airi.

Dalla spada della violetta fuoriuscirono due enormi serpenti di energia bianchi con gli occhi viola, che stritolarono il corpo del demone fino ad eliminare ogni singola cellula.

Airi guardava la orribile scena davanti a lei senza battere ciglio, con un'espressione di disgusto stampata in faccia.

"Gli umani" iniziò la ragazza "Non sono inutili bambole che dopo aver utilizzato a tuo piacimento puoi uccidere. Hanno una vita, una famiglia, persone a cui tengono e che tengono a loro." disse volgendo lo sguardo ora color ghiaccio verso un punto preciso della foresta, dove il demone dei fili osservava la scena tremando violentemente, spaventata da quella spadaccina terribilmente forte.

"Tanjiro, vieni qui." disse Airi richiamando il rosso, che insieme ad Inosuke la stava fissando stupito dalla sua forza.

Il ragazzo si avvicinò, e la violetta si mise con il petto per terra, afferrò le sue caviglie, e, prendendo uno slancio, lo lanciò in aria.

Tanjiro inizialmente non capì, e pensò che la ragazza avesse avuto uno scatto d'ira e lo avesse lanciato per sfogarsi, ma poi, il suono naso captò qualcosa.

Il Kata della StoriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora