Lettera e fine

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Grazie di tutto, amici

Shinobu alzò di scatto la testa dal paziente che stava visitando appena sentì quel sussurro.

Si guardò in giro spaesata, prima di essere richiamata dallo stesso paziente.

"Shinobu-san? Tutto bene?" chiese titubante il giovane spadaccino a cui la donna stava fasciando il braccio.

Il pilastro si girò verso di lui e sorrise annuendo, prima di finire la fasciatura e salutarlo.

Appena Shinobu chiuse la porta della camera del paziente iniziò a correre velocemente alla ricerca di Kanao.

La trovò sotto il porticato ad osservare il cielo.

"Kanao, lo hai sentito pure tu, non è vero?" chiese subito.

La ragazza annuì lentamente.

"L'alba... Non sembra particolarmente vermiglia oggi?" disse la giovane in un sussurro.

Shinobu guardò il cielo con un presentimento di morte ad appesantirle il cuore.

Quando vide il rosso sanguinolento dell'alba indietreggiò di un passo.

"No... Non lei, ti prego..."

La donna iniziò a mormorare suppliche con le lacrime agli occhi.

Chiuse gli occhi per qualche secondo cercando inutilmente di calmarsi, ma li aprì quasi subito quando sentì un tonfo sul pavimento in legno davanti a lei.

Il pilastro guardò la corva bianca collassare sfiancata e si chinò.

Pochi attimi dopo, la creatura alzò la testa, mostrando gli occhi lacrimanti.

"Mi dispiace my lady, le devo porgere le mie condoglianze... Questa notte si è spenta la mia padrona, Airi Kaiyosi, trascinando con sé anche la terza luna crescente." mormorò piano.

Per Shinobu, il mondo si fermò.

Occhi spalancati, pupille tremanti e cuore fermo.

Nessuna altra reazione.

Kanao si chinò sulla sua maestra, il viso scioccato e distrutto, e la abbracciò al massimo della sua forza.

Per un paio di minuti, il pilastro restò rigido ed immobile, respirando a malapena, prima di scoppiare improvvisamente in un pianto incontrollabile.

Dopo svariato tempo, le due donne si sentirono beccate alle gambe, e si girarono per trovare Mizuki con una lettera in bocca e ancora gli occhi lucidi.

"Io ho il dovere di consegnare questa lettera. E' da parte della padrona, me l'ha data prima di sferrare l'attacco finale."

Shinobu prese la lettera con dita tremanti e la strinse al petto, ringraziando tra le lacrime la corva.

Qualche ora dopo, nella Tenuta delle Farfalle regnava un silenzio tombale.

I pazienti erano stati messi a dormire, perfino i più ribelli avevano obbedito, percependo l'aria che girava nella casa.

Aoi, Kanao e le tre farfalline erano nella loro stanza, e sotto sua richiesta, avevano lasciato Shinobu sola nell'area più nascosta del giardino, dove avrebbe potuto leggere la lettera in pace.

La donna si sedette ai piedi di un ciliegio, le mani tremanti ruppero la ceralacca, sprigionando una fragranza di fiori, quella di Airi.

Anche solo per quel dettaglio la donna era quasi scoppiata in lacrime.

Lentamente, cercando di non rovinare né la lettera, né la busta, la corvina estrasse un foglio di carta ripiegata.

La aprì e lesse la prima riga.

'Mia adorata Shinobu

Se leggi questa lettera vuol dire che non ce l'ho fatta, che sono morta in missione.

Mi dispiace.

Mi dispiace tremendamente, non avevo intenzione di lasciarti da sola, non dopo tutte le perdite che hai dovuto subire.

In questo momento scommetto che stai piangendo, che ti sei isolata nel tuo giardino privato.

Vorrei essere con te, ma non posso più.

Quindi lascia che chi ti conosce ti stia accanto e ti conforti.

Tu hai perso la tua amante e starai soffrendo immensamente, è vero, ma ciò non vuol dire che tu sia l'unica a star male.

Pensa a Kanao e Aoi.

Sono sempre state attaccate a te, e poi, quando mi hanno conosciuto, a me, perché in noi vedono delle figure materne.

Loro in questo momento stanno soffrendo doppiamente, hanno perso me e stanno vedendo te soffrire.

Devi tornare a vivere, per il bene loro e tuo.

Ciò non vuol dire che tu debba fingere di star bene, ma ti devi lasciare aiutare da loro, e poi tutto il resto verrà da sé, anche se lentamente.

Cara Shinobu, tu devi vivere, continuare a salvare persone, dare nuove speranze e (se e quando ti sentirai pronta) anche ad amare di nuovo.

Il mondo non è grigio, è pieno dei colori sgargianti che sono le emozioni, non forzarti a vivere in bianco e nero nel mio ricordo, perché ciò significherebbe che io ho fallito come amante, e che al posto che migliorarti la vita te l'ho rovinata.

Mia amata Shinobu, non essere triste per me, io non morirò mai.

Io nelle tue memorie e in quelle di coloro che ho aiutato e conosciuto sarò eterna e questo mi basta per essere in pace con me stessa ed essere sicura che non avrò rimpianti nel momento della mia morte.

Questo non è una addio, io sarò sempre con te e ti assicuro che un giorno, fosse anche in un altra vita, ci rincontreremo e staremo insieme, senza paura di essere separate o di mostrare al mondo fieramente chi siamo.

Ti amo e lo farò per sempre.

Fino al momento in cui ci rivedremo, tienilo bene a mente.

Arrivederci.

Eternamente tua,

Airi.'

THE END

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