Il giorno seguente, Airi si svegliò verso mezzogiorno, ma soprattutto con il mal di testa.
'Santi kami, neanche dopo una sbronza viene un mal di testa del genere!' pensò frustrata.
Ovviamente non si era mai ubriacata, lo aveva solo sentito dire.
Non ebbe tempo di pensare altro che, con un leggero spostamento d'aria, al suo fianco atterrò Mizuki, la sua candida corva.
L'animale la salutò con un cenno del capo, subito ricambiato dall'umana.
"My lady, ho fatto ciò che avevate richiesto, in più ho una risposta: 'Mi fa piacere che stai facendo amicizia, ma vedi di non rimanere incinta.' Così risponde Siosuke." disse tutta seria la corva.
Sul volto di Airi si formò un sorrisetto, il suo sensei riusciva sempre a metterla di buon umore.
"Ti ringrazio Mizuki, ti chiedo per cortesia un'ultima cosa: comunica al capo famiglia che oggi ritorno a casa, e che aspetto un suo messaggio sulla questione di cui abbiamo parlato, per favore." rispose Airi alzandosi finalmente dal futon in cui aveva dormito.
Diede le spalle alla sua corva e raggiunse lo specchio appoggiato alla parete.
Ci si mise davanti, e guardando il suo riflesso, prese a pettinarsi i capelli con una spazzola trovata nella camera.
"Naturalmente, my lady, vado subito." disse congedandosi la bianca corva.
Ritrovatasi sola, si lavò la faccia in una bacinella d'acqua che qualcuno aveva riposto lì durante il suo sonno.
Poi guardò nuovamente il suo viso nello specchio, toccandosi le guance e gli zigomi.
"La bellezza non porta mai a nulla di buono, questi bei lineamenti saranno la mia disgrazia, me lo sento." si disse sospirando.
Airi si cambiò, mettendo la divisa della squadra ammazzademoni e il suo haori al posto del comodo kimono con cui aveva dormito.
Uscì dalla sua stanza in sovrappensiero, tanto da non notare i corridoi vuoti.
I suoi piedi la condussero in automatico alla cucina dove il giorno precedente aveva cenato, trovando al centro del tavolo un foglietto.
-Buongiorno principessa, sei abituata a dormire parecchio, eh?
Le altre ragazze sono o ad allenarsi o fuori a fare commissioni, quindi non preoccuparti se non le vedi.
Oramai non vale la pena di fare colazione, raggiungi me, Mitsuri e gli altri pilastri nella casa in cui ci hai trovato ieri, e unisciti a noi per il pranzo.
Muoviti dormigliona!
Firmato, Shinobu-
Leggendo il contenuto del pezzettino di carta, ad Airi venne spontaneo sorridere.
I pilastri, più nello specifico Shinobu e Mitsuri, in poco tempo erano riusciti a fare breccia nel suo cuore, a tal punto da riuscire a renderla, per una volta, veramente felice.
Con una corsetta leggera raggiunse la casa dove il giorno precedente aveva incontrato per la prima volta le sue amiche, che non distava molto dalla Tenuta delle Farfalle.
Appena entrata nell'abitazione, sentì delle voci familiari, e raggiungendole, trovò i pilastri che si azzuffavano davanti ad un tavolo con su delle ciotole, probabilmente contenenti dell'udon ancora caldo.
Sanemi, Uzui e Rengoku se le davano di santa ragione, Obanai li prendeva in giro, Mitsuri tratteneva Shinobu che urlava e puntava il dito contro Tomioka, intento ad ignorarla, Muichiro guardava la scena senza espressione sul volto e Gyomei pregava piangendo.
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Il Kata della Storia
FanfictionAiri è una ragazza nata in una famiglia benestante, e fin da piccola ha dimostrato un particolare interesse per le katane. Di nascosto dai genitori, che sono contrari a questa sua passione, viene allenata da uno dei servitori, e sviluppa un Kata par...