Dimostrazione

77 3 0
                                    

"Ora potete fare tutte le comande personali che volete, si vede che vi state trattenendo. E non abbiate paura di far riaffiorare brutti ricordi, perché sicuramente saranno meno tristi o dolorosi di quelli che vedo gravare su di voi." disse Airi lasciandosi scappare un sorrisetto che incantò i suoi interlocutori.

"Prima hai detto che sei nata con varie anomalie, cosa intendevi?" chiese subito impulsivo Uzui.

"Una di queste sono i miei occhi: se ci fate attenzione mutano continuamente in tutte le sfumature di viola e blu." rispose l'altra prontamente.

"Ma è meraviglioso! Come sei fortunata!" esclamò Mitsuri entrando in fangirl mode.

"Probabilmente è il sangue leggendario che scorre in lei a farle avere tutte queste anomalie." osservò Obanai.

"Se è come dici tu vuol dire che quel sangue porta anche cose alquanto positive." disse a sua volta Shinobu.

"Scommetto che non è l'unica anomalia, vero?" chiese il pilastro dell'Acqua dopo un lungo periodo di osservazione.

"Altre anomalie potrebbero essere la mia innata eleganza anche nel fare cose macabre oppure la mia mancanza di fatica nel fare tutto." rispose la viola senza neanche un pizzico di vanesia nella sua voce.

"Ma non è giusto, Airi, sei troppo fortunata!" si lagnò il pilastro dell'Amore lanciandosi nelle sue braccia.

"Purtroppo l'ultima anomalia non è così bella. Questa mi impedisce di mostrare alcun tipo di emozione. Che io ricordi l'unica volta in cui ci sono riuscita ho compiuto un massacro. Per fortuna erano tutti demoni, ma comunque ho utilizzato una tecnica parecchio macabra." disse la spadaccina con un leggero senso di colpa ad attanagliargli lo stomaco.

"Ma l'ho fatto per proteggere l'unica persona che sia mai riuscita a farmi ridere, quindi va bene anche se ho devastato una quarantina di demoni in un sol colpo." aggiunse scuotendo la testa come per scacciare i pensieri negativi.

Quando si accorse di cosa aveva appena detto fu troppo tardi: oramai tutti i pilastri la stavano fissando con gli occhi spalancati, perfino i più tranquilli, ovvero Obanai, Tomioka e Muichiro, erano visibilmente sbalorditi.

L'armadio del Suono saltò letteralmente addosso alla ragazza, mandandola con la schiena contro il terreno ed il volto a pochi centimetri dal suo.

Uzui si aspettava una qualche reazione da lei, tipo del rossore sulle guance oppure altri evidenti segni di imbarazzo, ma la ragazza sotto di lui se ne stette ferma, a guardarlo negli occhi, forse leggermente scocciata.

"Come diamine hai fatto a distruggere 40 demoni in un colpo? E perché non ti faccio l'effetto che faccio di solito alle donne?" chiese l'uomo forse leggermente più sconvolto dalla seconda domanda che dalla prima.

"Prima di tutto ti chiederei di alzarti, perché è una posizione scomoda." iniziò Airi.

"Spostami tu." disse con aria di sfida il pilastro del Suono.

Non ci fu risposta uditiva, ma nel giro di un secondo la viola aveva tirato una ginocchiata nello stomaco di Uzui, si era sottratta dalla sua presa e lo aveva immobilizzato girandogli il braccio dietro la schiena e facendoci pressione con un ginocchio.

Ritrovatosi immobilizzato con la faccia con su una bella espressione scioccata a terra, Tengen dovette ammettere la sua sconfitta.

"Ora sono più che lieta di rispondere alle tue domande. Quei demoni avevano ferito e tentavano di uccidere Siosuke, quindi, accecata per la prima volta in vita mia dalla rabbia, utilizzai uno dei Kata più macabri e sfiancanti nel mio repertorio: la furia omicida degli Unni. In poco tempo tutti i demoni presenti si sono ritrovati tutte le armi nei 10 km adiacenti ricoperte di veleno e piantate per bene nella loro gola." raccontò con tranquillità la ragazza.

"La seconda domanda è stupida, visto che lo avevo appena detto, ma ribadirò il concetto: sono quasi del tutto incapace di mostrare emozioni, quindi mi spiace, ma non saprai mai se mi fai effetto o meno." concluse.

"Hai detto che Siosuke è l'unica persona che ti è sempre rimasta vicina. Devo dunque dedurre che i tuoi genitori sono morti in giovane età?" chiese Shinobu beccandosi occhiatacce da parte di tutti.

"Shinobu! Non si fanno questo tipo di domande." disse il pilastro della Roccia sempre piangendo.

"Non preoccuparti, la domanda è più che lecita. Ebbene no, i miei genitori sono morti solo recentemente, ma a parte che fossi il ritratto della femminilità non gli è mai importato nulla di me, sono sempre stati assenti. Non è esattamente odio quello che provo per loro, in realtà è più indifferenza." disse la ragazza, con adesso gli occhi viola scuro.

"Ci mostri uno dei tuoi Kata?" chiese parlando per la prima volta dal loro incontro Muichiro.

"Naturalmente. Mi potreste procurare dei manichini o qualcosa da usare come bersaglio?" richiese con gentilezza Airi.

Quando anche la sua richiesta fu soddisfatta, fece allontanare leggermente tutti i pilastri e si mise in mezzo ai 10 manichini che le erano stati portati.

"Concentrazione assoluta, respirazione perpetua della Storia, 5° Kata, tradimento del Senato a Giulio Cesare."

La ragazza conficcò la katana, momentaneamente pugnale nella schiene di tutti i bersagli e poi ritornò nella posizione iniziale nella frazione di un secondo.

I suoi spettatori, che avevano visto solo un lampo viola, la guardarono aspettando che facesse la sua mossa.

"Quindi? Ti decidi ad iniziare o vuoi un invito in via ufficiale?" chiese Uzui prendendola amichevolmente in giro.

"Ho già fatto." rispose lei.

Tempo di pronunciare quella frase e tutti i manichini iniziarono a perdere l'imbottitura dalla schiena, a piegarsi o a rompersi.

"COME DIAMINE HAI FATTO CHE NON TI ABBIAMO NEANCHE VISTO??" chiese scioccato Rengoku.

Ancora una volta, Airi aveva dimostrato la sua forza.

"Vedi, Rengoku, la tecnica che utilizzo, mi permette di prendere degli eventi della Storia e utilizzarli migliorati. Quello che ho appena utilizzato, viene dalla vita di Giulio Cesare, grande comandante dei Romani, un uomo buono, giusto ed incredibilmente forte. Solo che era molto potente, e mentre si recava in una riunione venne pugnalato alle spalle da alcuni membri del Senato, ovvero del consiglio. Il 5° Kata semplice è esattamente questo: la spada si accorcia a diventare un pugnale, la mia già elevata velocità aumenta ancora, e dalle spalle taglio la schiena del bersaglio." spiegò con enorme tranquillità.

Per l'ennesima volta nella giornata i pilastri erano scioccati.

Oramai tutti la adoravano, insomma, come non potevano con quel carattere, quella grazia e quelle tecniche?

E Airi?

Bhe, come avrete notato alla nostra protagonista stava particolarmente simpatico il depresso, in cui si rivedeva per via della loro assenza di emozioni, la finta cospleyer, e la farfalla, che a dir la verità la affascinava un po'.

"Si è fatto il tramonto. Dimmi, la Tenuta delle Farfalle è la tua, vero Shinobu?" chiese la violetta guardando il sole morire.

"Certo, vieni con me, sarai stanca." rispose il pilastro degli Insetti.

Dopo una breve camminata in silenzio, le due giunsero davanti ad una bella villetta con un enorme giardino, dove delle farfalle si rincorrevano nella luce arancione del crepuscolo.

"Eccoci arrivati, se ti va dopo cena possiamo andare alle terme." disse Kocho.

"Ti ringrazio, Shinobu, è molto gentile da parte tua." rispose l'altra con un lieve sorriso.

Il Kata della StoriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora