Passò qualche giorno dall'incontro di Siosuke e Airi con il forgiatore, che dopo quell'esilarante scena si era dovuto congedare per riprende il suo lavoro.
Le giornate passavano lente, con pochi accaduti interessanti.
Per passare il tempo, Airi aveva iniziato a shippare tra di loro i membri della nuova servitù, rigorosamente reclutata da Siosuke, e chiacchierando un po' con le cameriere, aveva scoperto di avere molte volte azzeccato le loro cotte.
Ad interrompere quel circolo infinito di noia, fu l'arrivo della sua corva del legame.
"Buongiorno, Mizuki, hai le disposizioni del capo famiglia sulle persone con cui dovrò viaggiare?" chiese gentilmente l'umana.
"Esattamente, si chiamano Kamado Tanjiro, Agatsuma Zenitsu e Hashibira Inosuke, e sono anche loro del grado Mizunoto, my lady." rispose la corva.
"Sono già stati avvisati della faccenda, vero?"
"Non ancora, my lady. Attualmente sono nella casa di un demone che un tempo è stata una Luna Calante, e Tanjiro e Zenitsu non conoscono Inosuke."
"Allora ci conviene muoverci. Mi fai strada?"
"Come sempre, my lady. Inoltre ho già provveduto ad avvisare lord Siosuke."
"Grazie di tutto Mizuki, non so cosa farei senza di te."
Dopo il discorso, le due si misero in viaggio correndo e volando ad una velocità esorbitante, così in una mezzoretta erano già arrivate, nonostante il luogo in cui si trovava attualmente non fosse esattamente vicino a casa sua.
"E' questo il luogo, sono tutti in quella casa, my lady." annunciò la corva dal bianco piumaggio.
"Ti ringrazio, Mizuki, puoi andare." rispose Airi.
La spadaccina entrò nella casa, riuscendo a percepire la presenza di un demone morire e di un altro combattere.
Seguendo la presenza del demone ancora vivo giunse in una stanza, giusto in tempo per vedere un ragazzo dai capelli color fuoco decapitarlo con un Kata dell'acqua.
'Quel ragazzo ha almeno un paio di costole rotte.' constatò Airi.
Decise di non palesare la sua presenza, nascondendo il suo odore e mettendosi in una zona d'ombra.
Osservò il rosso e il demone parlare, sentì perfino che l'umano si complimentava per la sua abilità vampirica, e lo vide prelevare del sangue dal corpo del mostro, per poi consegnarlo ad un gatto che scomparve poco dopo.
Rimase a guardare perfino quando il ragazzo lasciò la stanza, a quel punto, si staccò dal muro dove si era appoggiata e, a passo lento e silenzioso, seguì il ragazzo, che correva nella casa urlando due nomi, e non si fermò finché non fu colpito da un libro scagliato da due bambini.
Poi il rosso prese in braccio uno dei bambini e per mano l'altro e corse fuori.
Anche lì Airi lo seguì, e quando fu all'esterno vide una scena penosa: un ragazzo a petto nudo, con una testa di cinghiale a coprirgli il volto e ben due spade del sole in mano picchiava un biondo che cercava disperatamente di proteggere una scatola di legno da cui Airi percepiva arrivare la presenza di un demone.
Il rosso sembrava alquanto sconvolto.
Il biondo iniziò a blaterare qualcosa sul fatto che aveva protetto la scatola, e il cinghiale continuò a picchiarlo, a tal punto da puntargli contro la spada e minacciarlo di trafiggerlo.
Non potendo più sopportare quella vista, Airi scattò, apparendo in velocità di fronte al ragazzo a petto nudo e tirandogli un calcio sulla gabbia toracica che probabilmente gli aveva frantumato qualche costola.
STAI LEGGENDO
Il Kata della Storia
FanfictionAiri è una ragazza nata in una famiglia benestante, e fin da piccola ha dimostrato un particolare interesse per le katane. Di nascosto dai genitori, che sono contrari a questa sua passione, viene allenata da uno dei servitori, e sviluppa un Kata par...