"Nuova impiegata a New York" Capitolo 12

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«Mamma, ma allora papà non è stato cattivo» Disse Lux dopo aver sentito la storia del topo.

Io ed Euge ci scambiammo degli sguardi e ci capimmo subito.

«Ey Lux che ne dici di giocare un po'?» Disse Eugenia, sicuramente l'aveva detto per evitare un possibile discorso su come si è comportato Peter con me.

La portò via, ed io sospirai per il sollievo.

Certo avrei potuto mentire, ma ogni ogni bugia detta, equivalerá ad un odio da parte di Lux quando verrá a sapere la veritá.

Sicuramente questo mi ucciderá piú di quanto ha già fatto Peter.

Il mio cellulare squillò e sbuffando lo afferrai.

«Pronto?»

«Lei è la signora Lali Esposito?» Domandò qualcuno, probalbilmente un uomo.

«Si, sono io, chi parla?» Domandai a mia volta.

«La chiamo per informarla che è stata accettata la sua richesta come segretaria» Affermò ed io trattenni un urlo.

«Grazie mille, quando inizio?» Domandai.

«Domani alle 08:00, sá già dove» Affermò, poco dopo chiudemmo la chiamata.

Iniziai ad urlare per tutta la casa, Lux ed Euge mi raggiunsero spaventate.

«L'ufficio piú importante di New York!» Urlai, mettendo le mie mani sulle braccia di Euge.

«Cosa?» Domandò lei.

«Sono stata ammessa!» Eugenia sorrise ed urlò insieme a me.

«Adesso capisco perchè siete amiche fin da piccole, voi due siete proprio uguali.» Disse Lux, ed io e Eugenia scoppiammo in una rumorosa risata.

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«Lali cavolo!! Svegliati!» Continuava ad urlare Eugenia, io mi alzai all'improvviso ricordando che oggi si lavora.

«Senti ci pensi tu a Lux?» Le domandai.

«Si certo ma..» Disse.

«Grazie» Le diedi un bacio nella guancia e corsi in bagno.

Okay sono le 07:00, posso farcela, non si dimenticano mai i vecchi tempi quando la mattina mi svegliavo tardi.

«Lali!!!!» Urlò mia madre.

Mi girai dall'altra parte del letto e poggiai il cuscino sulla mia testa.

«Lasciami dormire, è presto» Risposi e il silenziò calò.

Poco dopo qualcuno mi spinse e caddi a terra.

«Giuro che me la paghi» Urlai a mia sorella Florencia, iniziammo a correre per tutta la casa.

«Basta!» Urlò mia madre
«Filate in camera.»

Aprí un cassetto per cercare i vestiti da indossare, un cuscino mi colpí la schiena, mi girai e mandai un'occhiataccia a mia sorella, ricambiai buttandogli un altro cuscino in faccia e cosí cominciò la lotta di cuscini.

«Lali, sono le 08:00!!» Urlò mia madre dal piano di sotto e sgranai gli occhi.

Indossai la prima cosa che trovai, raccolsi i capelli in una coda e scesi le scale.

«Eccomi» Dissi con respiro affannato.

«Vuoi andare a scuola con le pantofole?» Domandò mia madre, abbassai lo sguardo sui miei piedi e corsi in camera mia.

Scossi la testa ricordando uno di quei divertentissimi episodi, uscí dalla doccia e iniziai a vestirmi.

Camicia bianca, cravatta rossa, gonna lunga fino alle ginocchia di colore grigio e la giacca anch'essa grigia.

Perfetto.

Scolsi i miei capelli, nascosi con un po' di trucco le occhiaie e mi precipitai in cucina.

«Buongiorno piccola mia» Dissi, adagiando le mie labbra sulla fronte di Lux.

«Mangia» Disse Eugenia porgendomi un cornetto, la ringraziai e uscí di casa prendendo le chiavi, il cellulare e la mia borsa.

Entrai dentro la macchina e la misi in moto, bene che questa nuova esperienza abbia inizio.

Continuo?

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Ciaoo a tutte, vi sta piacendo come prosegue la storia? Spero tanto di si.
Volevo ringraziarvi per i meravigliosi messaggi che mi lasciate nella chat, siete dolcissime ❤

Lontano dal suo destino|Story of my life Trilogy 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora