"Un uragano" Capitolo 27

300 22 3
                                    

Il dottore uscii dalla camera di mia madre, io mi alzai velocemente dalla poltrona e gli andai incontro.

«Che...» Non riuscii a dire altro, il dottore sospirò.

«Ci sono varie probabilitá che tua madre riesca a vivere solo per pochi giorni, l'1% che possa guarire, la signora clara é da tempo malata e non curando la malattia non ha fatto altro che peggiorare le cose» Disse, sentii il mio cuore frantumarsi, la gola bruciare, le lacrime uscirono da sole, mi accasciai a terra vedendo il dottore allontanarsi sempre di piú, ormai non vidi piú niente, la vista era offuscata, lacrime e dolore, solo questo.

Delle braccia mi circondarono, io le respinsi e scappai.

Uscii da casa e cominciai a correre, sapevo che qualcuno stava cercando di raggiungermi e quel qualcuno era Pablo, ma continuai a scappare.

Solo un luogo mi avrebbe aiutata, quel luogo che da ragazza tanto amavo, quel luogo in cui sempre andavo, quel luogo che avrebbe calmato questo uragano che mi portavo dietro da un sacco di tempo.

Afferrai il cellulare che continuava a squillare, lo spensi e con violenza lo posai dentro la mia tasca, non appena arrivai mi buttai a terra.

Feci un lungo respiro, il petto cominciò a fare tanto male, le lacrime si raddoppiarono, quasi mi sentii morire.

Mi accasciai a terra, il mio respiro ormai non era piú normale, era piú che irregolare, chiusi gli occhi e andai in quel luogo che mi avrebbe salvata, speravo.

Rivedevo tutto ciò che da ragazza vedevo spesso, vidi tutto ciò che aveva causato il mio uragano, vidi tutto il dolore che in 35 anni avevo vissuto.

Poi però un qualcosa, probalbilmente la sfiga o qualcosa del genere, mi fece ricordare che nulla può calmare un uragano, cosí aprii gli occhi e Pablo mi teneva fra le sue braccia,caccarezzando il mio viso.

«Lali» Disse, non risposi, mi limitai a piangere nuovamente.

«Piangi, a volte fa bene» Disse, la rabbia si impossessò di me.

«A VOLTE?!?!? PABLO, A VOLTE?!?!NON FACCIO ALTRO CHE PIANGERE!!!SONO STANCA! COS'HO FATTO PER MERITARMI QUESTO, COSA?!?!» Urlai e mi alzai.

Lui non rispose, probalbilmente non aveva nulla da dire, perché avevo ragione, avevo fottutamente ragione.

Il cellulare di Pablo squillò.

Non rispose.

«Perché non rispondi?!Rispondi, DAI! Urlai

Lui mi guardò e dopo alcuni secondi rispose.

«Pronto?» Disse, sgranò gli occhi, allontanò il cellulare dal suo orecchio e mise il vivavoce.

«DIMMI DOVE CAZZO É LALI!!» Era Peter.

Afferrai il cellulare di Pablo.

«Peter» Dissi.

«Oh mio dio» Sussurrò.

«Lali, perché te ne sei andata senza avvisare? Che cosa é successo? Non sai quanto mi hai fatto preoccupare, per non pensare ad Eugenia, non ha mangiato e dormito per niente e la piccola Lux non sa niente, continuo a mentirle da ieri.» Disse.

Non risposi, chiusi la chiamata e restituí il cellulare a Pablo.

Continuo?

Lontano dal suo destino|Story of my life Trilogy 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora