Ripensai a quando l'avevo vista piangere.

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Mi svegliai di soprassalto sentendo qualcosa sbattere.

Saltai giù dal letto e subito mi misi sulla difensiva, ma quando vidi mamma stringere il collo di Ideo con forza capii che non era me che dovevo difendere, ma il ragazzo.

Feci un passo avanti e afferrai mamma per un braccio allontanandola da Ideo.

- Che succede qui? - domandai, e i due si guardarono scontrosi.

- Ero venuto a salutarti e questa donna mi è saltata addosso - si lamentò il vampiro, e mia madre gli ringhiò contro.

- Lei è mia madre - dissi, e strinsi più forte il braccio della donna.

Il ragazzo  mi guardò confuso, poi il volto gli si fece cupo.

-Tua mamma? Questa cosa è tua mamma? Dove sei stata per tutti questi anni? - sbottò Ideo, e mi affrettai a mettermi fra i due prima che ricominciassero a farsi male.

- Ideo, ti spiegherò tutto. Ora esci, aspettami qui fuori, arriverò tra poco -

Il ragazzo uscì sbattendosi dietro la porta.

Guardai mia madre che se ne stava zitta a guardare la porta in modo scontroso.

- Quel ragazzo deve starti alla larga - affermò, poi si avvicinò alla finestra e uscì.

Quando fui pronta uscii dalla camera e trovai Ideo poggiato sul muro accanto alla porta, con le mani in tasca e il cappuccio della sua felpa rossa in testa.

Gli passai davanti senza rivolgergli la parola, andando dritta verso le scale.

- Meg, aspettami - gli sentii dire, e dopo cinque secondi me lo ritrovai accanto.

- Devo parlarti - disse e si sfilò il cappuccio.

- Se vuoi parlare di mia madre è meglio che te ne vada - gli suggerii e lo vidi sorridere divertito.

- Volevo parlare di noi - ammise e sentii lo stomaco rigirarsi in modo strano.

- Voglio che rimaniamo amici, cioè, lo vorrei sul serio. Così posso farmi perdonare. Lo so che solo ieri.. bhe... -

Non finì la frase, allora decisi di parlare.

Mi fermai davanti a lui e gli feci uno dei sorrisi meno tristi possibile.

- Certamente. Non c'è alcun problema. Solo che ora devo andare, ci vediamo a mensa -

Lo salutai ma lo vidi seguirmi ancora verso la classe.

- Non hai lezione di chimica? - gli domandai una volta arrivata davanti alla mia classe.

- Ho chiesto di spostarmi nella sezione di fisica. Ho lezione con te - spiegò.

Sbuffai ed entrai in classe mentre lui mi seguiva come un cagnolino.

- Sei più grande di me, come mai fai lezione di fisica con quelli della mia età? - gli chiesi, e sul suo viso comparve un mega sorriso.

- C'è solo un professore di fisica in tutta la scuola, quindi mettono più classi insieme - disse, e fece spazio per farmi accomodare al banco accanto al suo.

Guardai gli alunni e mi imbattei in Peter, Crystal e Melody che parlavano e ridevano insieme in un angolino dell'aula.

Scorsi anche Nancy seduta due banchi più avanti e sentii la nausea salirmi in gola.

- Tutto bene? - mi domandò Ideo, e io annuii.

- Perché non ti siedi lì? - indicai il posto accanto a quello della "ragazza-fantasma-col-corpo-da-modella-rubato".

Il vampiro mi guardò male, poi, al suono della campanella spostò lo sguardo sul professore che entrava in classe.

IDEO POV

Guardai la mano veloce di Magica scrivere sul quaderno impugnando con forza la penna.

Ripensai a quando l'avevo vista piangere.

Aveva le mani strette a pugno tanto da avere le nocche bianche.

Non avevo avuto ancora la possibilitá di spiegarle cosa era accaduto realmente la sera prima con Nancy e come mai era accaduto.

La ragazza aveva preso subito la decisione più dolorosa e io, come un imbecille, l'avevo fatta scappare via.

Mi rimproverai mentalmente, poi guardai Nancy dall'altro lato della classe.

Se ne stava tranquilla a scrivere sul suo quaderno, proprio come Magica, solo che sembrava molto più calma e fiera di sè.

Tornai a guardare Meg e la sorpresi a guardarmi con aria interrogativa.

- È noioso - ammise dopo un po', e io concordai annuendo.

Quando la lezione finì ci dirigemmo insieme verso la mensa.

A noi si erano aggiunti anche Melody, Crystal, Peter e Douglas, che aveva finito la sua lezione di storia.

Sentii una mano premermi sulla schiena e sbuffai quando, voltandomi, vidi Nancy sorridermi.

La ignorai tornando a camminare, ma la ragazza insistette e mi afferrò dandomi un bacio terribile sulle labbra.

Vidi Magica rabbrividire e incupirsi.

- Ma sei stupida? - rimproverai la ragazza-fantasma.

- Come stai tesoro? - domandò la bionda strusciando il suo braccio contro di me.

- Stavo bene fin quando non sei arrivata tu -.

Sbuffai ed entrai in mensa con i miei amici.

Mi accomodai al tavolo e mi ritrovai Magica davanti che aveva il viso pallido e le mani che continuavano a tremare.

Le sorrisi e vidi il suo sguardo tranquillizzarsi.

Prendemmo tutti un pezzo di pizza da mangiare. Quando finimmo fu ora di tornare nelle nostre camere.

I ragazzi di Ferbestick (in sospeso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora