La festa (Parte 1)

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-Stasera?- Douglas sgranò gli occhi e guardò Ideo sconvolto

-Esatto,stasera si fará la festa a casa mia- rispose il vampiro,poi mi guardò di sottecchi.

Per tutto il fine settimana non ci eravamo nè visti nè sentiti dopo la litigata di sabato

-E come funziona?- chiese Nancy comparendomi accanto,sussultai per lo spavento,gli altri non si mossero di un centimetro e dedussi che Ideo avesse parlato loro di Nancy

-Si fará in coppie,ognuno di noi ragazzi sceglierá una dama e la inviterá,tutto entro stasera. Possiamo vestirci come vogliamo anche se sarebbe meglio per noi ragazzi uno smoking e per le ragazze un vestito- il vampiro distolse lo sguardo dal fantasma e lo spostò su di me

-Può venire chiunque- disse,come ad avvisarmi che nonostante la litigata ero la benvenuta in casa sua

-Io invito Crystal- saltò su Douglas e abbracciò la ragazza che scoppiò in una sonora risata

-Io...Melody ti andrebbe..?- Peter sembrò parecchio insicuro,ma quando la mia amica di infansia annuì tornò a sorridere.

Rimasi sola con Ideo e Nancy.

Guardai il vampiro che sembrava aspettarsi qualcosa da me

-Noi andiamo insieme,vero Id?- chiese Nancy e il vampiro colto alla sprovvista annuì.

Sorrisi debolmente,poi mi diressi in camera.

Aprii la porta e sospirai quando trovai mio padre disteso sul letto con una mia matita in bocca

-Le tue visite non sono gradite- ammisi e lui sorrise dovertito come un ragazzino,nonostante i suoi 257 anni mi sembrava quasi più giovane di me

-E gli abbracci?- domandò,si alzò dal letto e mi strinse in un abbracciò più forte di come mi aspettavo

-Stasera hai una festa e ora che ci penso tu non hai abiti da sera,potremmo uscire a comprarli- suggerì e io risi con la faccia schiacciata sulla sua felpa rossastra

-Non posso uscire Sebastian e non devi mai più leggermi nel pensiero- lo sgridai e sentii uno sbuffo sui capelli

-Ancora mi chiami per nome,ti ho detto che sono papá non Sebastian,e comunque ho parlato col tuo Preside,per oggi puoi uscire,ti accompagnerò stasera a casa della famiglia reale così potrò spassarmela anche io,ho il consenso del Re- sorrise e mi staccò lentamente dall'abbraccio per guardare la mia espressione a dir poco divertita

-Shopping con papá- dissi e il suo sorriso si ingrandì ancora di più

-Brava bambina,forza andiamo in macchina- mi spinse verso la porta,ma io lo bloccai

-Hai una macchina?- chiesi e il vampiro annuì

-Wow Seb ha la macchina!- dissi e sentendo il diminutivo del suo nome che usavo da piccola sbuffò di nuovo

-SONO PAPÁ,OKAY?- domandò,poi mi prese per mano e mi portò fino all'Audi fuori dal cortile.

Arrivammo in cittá in poco tempo e ci fermammo davanti un negozio di abiti dove mi portava la mamma per i miei compleanni

-Entriamo e compriamo un bellissimo vestito- disse il vampiro aprendomi la portiera dell'auto.

Entrammo nel negozio e quando vidi i meravigliosi vestiti di pizzo,seta e pelle quasi svenni

-Costeranno un sacco!- ammisi e guardai mio padre sconvolta

-Esatto! E sai perchè costano tanto? perchè sono bellissimi come te. Ho parecchi soldi Meg,ti sei dimenticata che la mia famiglia è più che ricca?- sorrise e io ripensai a quando da bambina mi portava dalla nonna.

La donna aveva una grande casa al mare e amavo giocare nella grande piscina che c'era nel giardino.

Oltre ad avere tanti soldi per il lavoro,la madre di mio padre,aveva anche un suo parente che lavorava in una grande azienda e offriva parte dei soldi che otteneva anche a mio padre

-Allora? non scegli?- il vampiro mi riportò alla realtá mostrandomi tre vestiti stupendi: uno era di un rosso acceso con piccole strisce nere e argentate,il secondo era nero carbone e teneva un piccolo nastrino in vita,l'ultimo era di un verde chiaro e decorato con dei pois bianchi.

Guardai mio padre che mi sorrise e gli indicai il vestito nero

-Vai a provarlo- disse e mi passò due paglia di scarpe col tacco grigie che si abbinavano al nastrino in vita e ai miei occhi.

Infilai il vestito nel camerino,poi uscii per mostrarlo a mio padre.

Gli occhi di Sebastian si sgranarono e sul suo viso si allargò un meraviglioso sorriso

-Sei bellissima- disse e mi strinse in un abbracciò

-Sei bella come tua madre- sussurò tra i miei capelli

-Grazie papá- dissi e sorrisi tra le sue braccia.

La sera arrivò subito e dopo essere stata dalla parrucchiera e dall'estetista fu ora di andare alla festa di Ideo.

Mio padre aveva indossato uno squisito smoking nero con una cravatta attaccata sulla camicia

-Sei incantevole- dissi e mi mossi sul sedile dell'Audi per trovare una posizione più comoda.

Arrivammo davanti la villa della famiglia reale e un ragazzo piuttosto magro ci fece scendere dall'auto per poterla parcheggiare,nel frattempo noi entrammo.

L'enorme atrio brulicava di ragazze e ragazzi in abiti da sera,la maggior parte erano vampiri,lo si capiva dai perfetti zigomi e gli occhi di colori assai strani.

Un uomo dai capelli bianchi si avvicinò,riconobbi il Re e mi inchinai con eleganza seguendo mio padre

-Buonasera e Benvenuto signor Però,posso offrirle un drink prima di un ballo con qualche bella dama?- chiese gentilmente e Sebastian accettò,poi mi fece l'occhiolono e si avviò cominciando una conversazione con il Re.

Cercai qualcuno dei ragazzi di Ferbestick e adocchiai Crystal e Douglas che ballavano mano nella mano

-Ehy ragazzi- dissi e li raggiunsi,sul viso tenevano delle splendide maschere nere

-Ehy Meg,tu niente maschera?Ideo ci ha detto di indossarle- disse Dag e io scossi la testa

-Non lo sapevo,ero con mio padre- ammisi e il ragazzo sorrise

-Lo immaginavo,tieni- estrasse dalla tasca una mascherina nera e me la cedette

-Grazie mille Dag- mi infilai la maschera e sorrisi

-Dov'è Ideo?- mi domandò e io feci spallucce

-Non è il tuo partner?- mi chiese e io sentii un crampo allo stomaco

-No,sta con Nancy,ma non so dove. Provo a trovarlo e torno ad avvertirti.- mi voltai per andarmene,ma un ragazzo molto elegante mi sbarrò la strada

-Non c'è bisogno di cercarmi,stavo per raggiungerti Dag- ammise Ideo,poi mi guardò,sorrise e mi prese la mano con eleganza,la portò alla bocca e la baciò

-Magica- disse e mi lasciò andare la mano quando Nancy ci raggiunse facendo strusciare i tacchi sul pavimento in marmo

-Ehy ciao Magica,sei una favola- disse e io le sorrisi

-E tu hai un corpo- ammisi,la ragazza ridacchiò poggiando la testa sulla spalla di Ideo.

I ragazzi di Ferbestick (in sospeso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora