Roba da vampiri.

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Erano cinque in tutto.Cinque fratelli,vampiri,seduti al tavolo con noi. La cena era stata preparata dalla cuoca della famiglia di Ideo.

Douglas riuscì a finire tutti i pasti,io mi fermai al secondo,come Peter che sembrava stanchissimo.

Nel bicchiere di Ideo,che era seduto accanto a me,c'era uno strano liquido rosso e dall'odore capii che non era vino.

Eleonor continuava a lanciarmi occhiate strane e con lei Kaspar,che mi guardava in modo inquietante con i suoi occhi verde acceso che passavano dal rosso al nero.

Eravamo quasi alla fine del pasto quando entrò in sala,tutto agitato,un uomo con la barba bianca. Era piuttosto vecchio,con gli occhi di un azzurro freddo e spento e un lungo mantello rosso sulle spalle

-Un lupo nel mio castello!!!- sbraitava e io iniziai a rimpicciolirmi sulla sedia

-Padre calmatevi- gli consigliò Ideo che gli corse incontro per fermarlo prima che mi si avvicinasse

-Non tollero questi comportamenti figliolo! Porta quell'animale via di qui!- ruggì il re che con una mossa scansò il figlio e mi afferrò per un braccio tirandomi verso la porta della sala da pranzo

-Mi lasci!- lo pregai,ma la sua stretta non si allentava

-Zitta,sporco animale!- disse e mi sbattè contro un muro,gli occhi colmi di rabbia

-Buon Dio,padre lasciatela andare!- urlò Ideo e l'uomo piano si allontanò

-Avevate giurato che non le avreste fatto niente!- aggiunse il ragazzo che mi lanciò un'occhiata per controllare se stessi bene,lo guardai e annuii lentamente

-Mi scusi signorina per il mio comportamento poco educato. Sono il re Vladimir Leonard Bukuvich,padre del tuo amico Ideo,l'erede al trono.- il re sembrò passare da uomo arrabiato e fuori di testa a uomo gentile e cordiale,rimasi di stucco,senza parole.

Mi obbligai a staccare gli occhi dai suoi e a fare un inchino un pò storto

-Ora vi lascio- disse il vecchio che a passo svelto uscì dalla stanza sbattendosi la porta alle spalle.

Guardai Crystal,Douglas e Peter che erano sbiancati in volto. Eleonor,Kaspar e i due fratelli più piccoli di Ideo, Jasper e Thimie erano più che tranquilli,dedussi che erano abituati alle sfuriate del padre.

Tornai al tavolo e mi risedetti,avevo lo stomaco sotto sopra e non avevo voglia di mangiare altro

-Ragazzi,vi mostro le vostre camere- disse Ideo e noi subito lo seguimmo fuori dalla sala.

Quando Ideo ci mostrò le nostre camere non credevamo ai nostri occhi.

Sembravano grandi quanto una piazza ed erano piene di giochi,Tv e finestre.

La mia era di un colore tendente al verde,mi ricordava il bosco.

Aveva delle tende di un bianco acceso e il pavimento di legno di quercia

-Bella vero?- mi chiese Ideo facendomi sobbalzare,pensavo fosse nella camera di Douglas

-Si,è stupenda. Comunque,credo che non dovrei rimanere- dissi e con un dito mi portai una ciocca di capelli dietro l'orecchio,ma mi ricadde subito davanti il viso

-Mi dispiace per mio padre- disse e mi strinse in un abbraccio inaspettato

-Non è solo lui- ammisi e con cautela sciolsi l'abbraccio

-Mi guardano tutti male,non voglio causare danni o litigi- aggiunsi e il ragazzo sospirò

-Ti prometto che non succederá niente di male.- mi sorrise e poi uscì dalla stanza.

I ragazzi di Ferbestick (in sospeso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora