CAPITOLO 5

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"Ehi, voi tre! Fermatevi subito!" gridò un ufficiale di polizia alle loro spalle.

"Ragazzi, che colpo!!" urlò Ray, aumentando la velocità.

Avevano appena rapinato una gioielleria in centro.

"Che dite, le superiamo o no queste lumache?" disse Charlotte; aveva un sacco pieno di collane e bracciali tempestati di pietre preziose.

I suoi preferiti.

"Da questa parte!" Dominic li condusse in un vicolo buio e stretto, al riparo dalla polizia e da occhi indiscreti.

"Dove sono andati?"

"Per di qua, sbrigatevi!"

Le voci dei poliziotti si persero dalla parte opposta.

Il trio si guardò per un momento. Scoppiò a ridere a crepapelle.

"Poliziotti? Come scusa?" gongolò Dominic, tra una risata e l'altra.

"Vedo già la prima pagina sul giornale di domani..." continuò Ray.

Sua sorella si intromise e teatralmente concluse la frase: "... -Il leggendario trio colpisce ancora. Nessuno è più al sicuro a Londra!"

Scoppiarono di nuovo a ridere.

Da quando avevano "costretto" Dominic a unirsi a loro, non sbagliavano un colpo.

Erano diventati più forti, più abili.

Inafferrabili.

Tornarono al loro rifugio con la refurtiva.

Era tempo di sentirsi dei signori per una sera. E di far sentire Lottie una piccola principessa.

Anche se solo per poco.

Si divertivano così; immaginavano di essere qualcun altro, di vivere in un altro posto, esotico magari, chissà...

Arrivarono alla porta di casa e mentre Ray girava la chiave, Dominic si rivolse a Charlotte: "Sei stata brava oggi, Lottie. Silenziosa e veloce. Stai migliorando sempre di più, sono fiero di te" si congratulò dandole un buffetto sulla guancia.

Lei arrossì per lo stupore e l'imbarazzo. Balbettò un timido "G-grazie" ed entrò di corsa dentro.

Dominic scorse in fretta la posta che gli era arrivata.

Tasse, tasse, un invito a teatro,... Toh! La Regina che parte per un nuovo viaggio, altra inutile pubblicità e ... "Ooh!" sussurrò estasiato.

Qualcosa aveva catturato la sua attenzione.

"Ray, Charlotte, dovete assolutamente venire a vedere cosa mi è capitato tra le mani" disse con il cuore a mille.

Lo raggiunsero e afferrarono il volantino che teneva in mano. "Non ci credo!" saltò su Ray.

Charlotte era rimasta a bocca aperta.

"ICEBERG DELL'ATLANTICO,

L'ANELLO PIÙ PREZIOSO AL MONDO.

ESPOSTO IN OCCASIONE DELL'ANNIVERSARIO DEL SUO RITROVAMENTO ALLA NATIONAL GALLERY DALLA SETTIMANA PROSSIMA FINO A DATA DA DEFINIRSI... ACCORRETE NUMEROSI!" lesse lentamente.

"Sarà. NOSTRO!" disse Dominic, scandendo bene l'ultima parola.

Le mani gli tremavano.

Il colpo di una vita. Si sarebbero potuti sistemare per sempre. Avrebbero potuto avere tutti i comfort che si sognavano fin da quando erano piccoli.

"Possiamo farcela", Ray non era mai stato così serio in vita sua. Era convinto di quello che aveva appena detto.

Si fecero più vicini.

"Bene, qual è il piano?" domandò piano Lottie.

"Aspettate, penso di aver visto una mappa del museo proprio qui, da qualche parte... Ma dov'è? ... Ah! Eccola!" esultò Ray e trionfante, tirò fuori un depliant da un mucchio di scartoffie.

Charlotte strillò di gioia. Dominic e Ray si tapparono le orecchie: "Charlotte!!" ribatterono contemporaneamente.

"Scusate!" rispose lei con un sorriso, tappandosi la bocca.

Stesero la mappa sul tavolo febbricitanti, come un cercatore alle prese con la sua pazza ricerca dell'oro.

Dominic poggiò le mani sul foglio e annunciò solenne: "Cominciamo?".

IL RUGGITO DELL'OCEANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora