CAPITOLO 21

3 0 0
                                    

"Ray!" urlò Dominic svegliandosi di soprassalto.

Aveva un mal di testa terribile e un dolore lancinante sotto l'addome e alla coscia.

Dovette strizzare gli occhi per mettere a fuoco il luogo in cui si trovava: c'era una luce così forte che, con il bianco acceso della stanza, gli fece credere per un momento di essere alle porte del Paradiso.

"Oddio, sono morto!" si disperò, cercando di muoversi.

Ma poi si accorse della presenza di altri letti nella stanza, di una flebo attaccatagli al braccio e della sua gamba rialzata per evitare che la muovesse troppo.

Era in un letto d'ospedale.

"Ma come ci sono arrivato..." si chiese massaggiandosi la testa. Era più confuso e stordito del solito.

"No, seriamente,...Come ci sono arrivato?!?" si richiese guardandosi attorno in cerca di una possibile risposta o di un volto familiare che potesse fornirgliene una.

E lo trovò poco dopo, quando la donna più bella che avesse mai visto gli si parò davanti ai suoi poveri occhi stanchi; "... Evangeline..." disse con un lieve sorriso sulle labbra.

"Ehi, little boy, ben svegliato... come ti senti?" gli fece una carezza sulla guancia.

"Abbastanza rintronato... e intorpidito dalla coscia in giù" rispose con una buffa smorfia stralunata.

"Buono, buono, il dottore ha detto che non devi fare troppi sforzi. E si, rispondendo alla tua muta domanda, dopo l'esplosione sei svenuto e l'agente DeLuca ti ha portato qui assieme all'agente Andrews che adesso è al piano di sotto a farsi mettere un paio di punti alla spalla... è un tipo tosto il tuo amico, sa!"

"Aaah, allora è così che sono arrivato qui..."

"Già, ma devo confessartelo: non sono stata io a toglierti i pantaloni... almeno questa volta " aggiunse maliziosa. Rise di gusto. Adorava prenderlo in giro, lo divertiva la faccia buffa ogni volta che si accorgeva in ritardo del suo scherzo.

Dominic si voltò dall'altra parte arrossendo da sotto le bende e lei, in tutta risposta, le diede un bacio su quella cicatrice che tanto amava.

Lui, rompendo un breve istante di silenzio, disse in un tono di voce brusco: "Guarda sul davanzale della finestra".

Evangeline lo guardò tra il preoccupato e il perplesso, ma lui la tranquillizzò con un mezzo sorriso, quando in realtà cercava di tranquillizzare più se stesso e il tremolio della sua voce.

Lei si avvicinò e vide una bellissima rosa rossa e una scatolina di raso blu.

Si voltò verso Dominic con la bocca spalancata per lo stupore e in cambio ricevette uno sguardo d'amore e il sorriso più dolce che avesse mai visto.

Dominic fece un gran respiro, poi cominciò a parlare timidamente: "...Non ho mai provato niente del genere per una donna, io Dominic Sky che alle emozioni non sono che un disorientato e incapace estraneo. Ma quando ti ho visto per la prima volta cantare su quel palcoscenico, capii che ero pronto a cambiare in meglio, ad aprire il mio cuore ad un sentimento sconosciuto, nuovo e unico perché, quando capisci che hai qualcosa di raro tra le braccia che ti fissa con gli occhi più ipnotici e adorabili del mondo, non puoi desiderare altro che volerlo accanto per il resto della tua vita."

Lei gli sorrise innamorata, e con gli occhi che cominciavano a riempirsi di lacrime.

".... E se vuoi saperlo, il tuo ruggito è arrivato dritto dritto al mio cuore, chiaro e con una potenza mai vista e provata prima d'ora, quindi, ... e scusami se al momento non mi posso inginocchiare, Evangeline Roberts,... Vuoi sposarmi?"
Le lacrime di Evangeline erano inaspettate lacrime di gioia e d'amore verso quell'uomo che piano piano, era entrato nel suo cuore ed era diventato una parte importante della sua vita.

Si, ora poteva dirlo senza più timori: era pronta ad amare di nuovo.

"Si, si, si, lo voglio" gli rispose, al settimo cielo. Lo baciò con trasporto. Sorrisero entrambi emozionati.

Dominic gli fece un cenno con la testa di aprire la scatolina ed Evangeline dovette coprirsi la bocca per l'enorme sorpresa quando vide ciò che gli era apparso tra le mani.

"Grazie ragazzi, l'Iceberg dell'Atlantico, sul dito della mia futura moglie, non avrebbe potuto trovare posto più adatto" pensò Dominic, finalmente felice.

IL RUGGITO DELL'OCEANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora