Capitolo 42 "Simpatica_Sara"

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ALEXA POV!

Che mal di testa insopportabile, ho esagerato ieri con l'alcool. Però è stato divertente sfidare Vlad, mi sembra un tipo interessante e qualcosa mi dice che lo incontrerò di nuovo prima o poi, preferisco poi, se devo essere sincera.

"Cazzo Lucas, taci!" Mi lamento, colpendolo con un cuscino in faccia.

"Ma sei pazza?" Si sveglia spaventato.

"Stavi russando!" Lo informo girandomi dall'altra parte.

"E svegliarmi più dolcemente no?" Si lamenta.

"Sarcastico di prima mattina?" Ridacchio.

"Finisci sul pavimento se non la smetti!" Mi minaccia.

"Che paura!" Continuo a ridere, non lo farà mai.

Come non detto, in meno di mezzo secondo mi trovo con la faccia attaccata al pavimento.

"Brutto stronzo!" Devo sembrare incazzata anche se sono divertita, non è il solito buongiorno che si danno le coppiettine ma noi siamo diversi.

Aspetta, ho appena detto "coppiettine", non mi ero mai riferita a noi come una "coppia" ma lui ieri sera ha detto che ero la sua ragazza quindi devo supporre che lo siamo.

"Che fai lì pietrificata?" Mi lancia un cuscino in faccia.

"Ma la smetti?!" Glielo rilancio.

"Hai visto Medusa allo specchio e ti sei spaventata?" Ride alzandosi dal letto per schivare il cuscino.

"No stupito... aspetta! Hai appena detto che sono Medusa?" Devi sembrare incazzata Alexa, smettila di ridere.

"Ti ho paragonato ad una Dea, che ti arrabbi tanto?!" È parecchio divertito.

"Si, ma ad una Dea sbagliata!" Prendo un altro cuscino e glielo lancio, non fa in tempo a prenderlo che lo colpisce in faccia.

"Che bella mira!" Ridacchia avvicinandosi a me e buttandomi sul letto.

"No, no, il solletico no!" Lo supplico, lo soffro troppo.

"Te la sei cercata!" La sua risata rimbomba in tutta la stanza.

"Sei tu che mi hai paragonata ad una Dea greca con dei serpenti in testa!" Cerco di dirgli tra le risate.

"Ecco cosa ti meriti quando mi svegli con un cuscino in faccia!" Ride per poi baciarmi.

"Lucas!" Lo chiamo sorpresa.

"Che c'è?" Mi guarda preoccupato.

"Ma dove siamo?" solo ora mi sono resa conto che non sono nella mia camera, ne nella sua.

"Da Sara!" Mi informa ridendo.

"Ah si, ora mi è tutto chiaro!" Ridacchio.

"Fai la spiritosa, eh?" Continua a farmi il solletico.

"Ti prego, basta, non ne posso più di tutte queste risate, rischio di morire dal ridere!" Cerco di spiegarli ridendo a crepa pelle.

"Sono un medico, ti aiuterò io a vivere!" Si ferma e mi bacia la fronte.

"Avete rotto voi due, con tutte ste risate, con tutti sti hihihi, hahaha, non c'è un cazzo da ridere, ok?! Ora muovetevi che la colazione è pronta!" Grida una ragazza aprendo la porta e poi chiudendola subito dopo.

Ci guardiamo per qualche secondo poi scoppiamo di nuovo a ridere.

"Lei è Sara!" Dice Lucas tra le risate.

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