Capitolo 28 "Senza odio"

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"Che cosa voglio?" Domando con voce tremante e sottile.

"Devi dirmelo tu!" Sorride nervosamente.

"Cosa intendi?" Sono confusa.

"Cosa intendo?" Ridacchia. "Chi vuoi?" Si fa serio.

"Chi voglio?" Devo smettere di ripetere ogni sua domanda.

"Me o Lucas?" La sua voce trema.

"Scusa?" Non ho mai pensato di dover scegliere uno dei due.

"Rispondi, ti prego!" Mi guarda con lo sguardo più intenso che io abbia mai visto in vita mia.

"Non ho mai pensato di dover scegliere uno dei due!" Sono sincera.

"Come? Cioè, vuoi sia me che lui?" Ma è davvero così insicuro?

"Non ho mai detto questo!" Replico.

"Non ti seguo!" È confuso, si nota.

"Ma cosa c'è da seguire? Cosa ti ha fatto pensare che io possa mai scegliere lui?" Sono curiosa della sua risposta.

"Beh..." si massaggia il collo, lo fa sempre quand'è nervoso. In realtà lo fanno tutti i fratelli, è un gesto piuttosto comune.

"Si?" Lo incito a continuare.

"È tutta sta situazione Alexa! Lui si sta avvicinando a te e tu non lo respingi, cioè, cazzo, ti ha stuprata, dovresti odiarlo a morte ma non lo fai, anzi, lo tolleri, cerchi di conoscerlo, non so se lo fai per te o per Rosy o se sei solamente stupita! E oggi vi siete perfino baciati." Sputa tutto fuori.

"Ah grazie! È comunque è stato lui a baciarmi." Ribatto aspettando che continui, qualcosa mi dice che c'è altro che deve dirmi.

"Dai, cerca di capirmi, a me, che sono suo fratello, viene difficile tollerare la sua presenza solo al pensiero che ti ha toccata e tu invece che fai? Leghi col nemico? Non ti capisco!" La sua voce e stranamente calma.

"Innanzitutto, lui non è il nemico, è tuo fratello, e mi sembra di capire che ci tenevi molto a lui. Non ti nascondo il fatto che anche io sono sorpresa del mio comportamento nei suoi confronti ma è passato un sacco di tempo, cerco di perdonarlo!" Rimango quasi senza voce. Mi sarei aspetta una conversazione più accessa, questa calma mi spaventa.

"Ma come fai?" Alza leggermente il tono di voce.

"Perché è tuo fratello e non voglio rovinare il vostro rapporto. Perché è il padre di Rosy. Perché si è preso cura di me quando stavo male. Perché vivo sotto lo stesso tetto con lui. Perché non posso odiarlo Chris. Non posso! E non dovresti neanche tu." Mantengo la calma.

"Io non lo odio..." ammette.

Devo a tutti i costi sistemare il rapporto tra loro due.

"E allora? Perché ti comporti così con lui?" Ribatto.

"Alexa, lui..."

"Lo so Chris, lo so! Ma questa cosa l'ha fatta a me, non a te. Se io non provo alcun resentimento, non dovresti provarlo neanche tu!" Sono onesta, so che ci tiene a me ma sta cosa deve finire qui.

"Ma..." la sua voce si fa sempre più flebile.

"Nessun ma! Basta con le liti, con le grida, con i resentimenti! Basta con tutto questo! Cerchiamo di passare dei bei momenti tutti insieme, per favore! Viviamo tutti sotto lo stesso tetto, porca puttana! È tuo fratello! Non voglio più vedere la tua famiglia divisa in due squadre a causa mia. Pensaci Chris, a te piace vedere tutti così?" Che discorsi profondi che sto facendo. Mi complimento con me stessa, ma in fondo sto dicendo solo la verità.

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