Capitolo 77 《Forse》

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Non pensavo di dover essere l’eroe della situazione.
Sono sempre stato abituato che gli altri si preoccupasero per me, adesso sono io che sto con il nodo alla gola.

La amo, la amo enormemente.
Voglio un mondo di bene a lui, tanto bene.

Ma io sono pur sempre io e quella parte egoista di me non svanirá mai, io voglio quel bambino, io voglio essere chiamato papá e non è piú solo un capriccio o una stupida competizione con mio fratello, è una mia necessitá, la volta buona per cambiare, per crearmi un futuro.

Guardando mio fratello in coma mi viene da piangere.

Certe volte penso che la nostra famiglia sia maledetta per tutte le disgrazie che capitano continuamente.

Si riprenderá, è un lottatore, non ha mai mollato quando ha voluto assolutamente una cosa.

Sono felice che Alexa si sia ripresa.
Non le ho detto nulla delle condizioni di mio fratello, non voglio farla preoccupare, mio figlio ha bisogno di riposo, in soli 3 mesi ne ha passate tante, merita anche lui un po’ di riposo dentro la pancia di sua madre.

Esco dalla stanza di Lucas e vado in quella di Alexa.
Quante probabilitá c’erano di essere ricoverati in stanze vicine?
Se questo non è destino allora non so come definirlo.

《Piccola tutto bene?》 mi siedo vicino ad Alexa.

《Ho un leggero mal di testa.》 Cerca di fare la forte.

《Ma zia?》 le chiedo guardandomi attorno.

《L’ho mandata a casa. Ha le sue cose da fare, se ci sará bisogno la chiameremo》 mi informa prendendo il telefono.

《Va bene》 non posso che essere d’accordo con lei.

《Guarda!》 mi poggia il telefono.

《15 chiamate perse?!》 mi meraviglio.

《 si!》 mi prende il telefono dalle mani e continua.

《7 da Emi, 3 da Irina, 1 da Stefan e 4 da...》 smette di parlare e fissa il display.

《Da?》 domando curioso.

《Lucas》 sospira possando il telefono sul comodino e prendendomi per mano.

《Non vedo l’ora di tornare a casa, voglio tornare a casa, ti prego!》  poggia la testa sulla mia spalla e piange.

Piange di nuovo.

Soffre cosi tanto.

Nessuno puó capire il suo dolore, neppure io. Lei fa la difficile, la forte ma sappiamo tutti quant’è sensibile.

《I medici che ti hanno detto?》 cerco di fare conversazione.

《Che è stato tutta colpa del freddo e che devo stare attenta in quanto avró una gravidanza molto difficile. Meno male che c’era un’infermiera che parlava italiano altrimenti non avrei capito granchè》 Dice straiandosi totalmente sul lettino.

《Inoltre, mi ha consigliato pace e tranquillitá. 》 ride in modo sarcastico, quasi come una pazza.

《Io e te siamo guerrieri amore mio!》 continua guardandosi la pancia e parlando con il bambino.

Noto che mi sta dando molta attenzione, sono contento che non abbia avuto la tentazione di richiamare Lucas anche se so, che muore dalla voglia di risentirli almeno la voce.

Ma non so che lui è nell’altra stanza e forse è meglio cosi.

Forse!

Cosa devo fare?L’egoista e tenermela per me o lasciarla decidere?

Perchè lei sceglierebbe lui, sempre, no?

Io e lei saremo sempre legati da nostro figlio ma io voglio di piú.
Potró vivere senza di lei?

Forse si o forse no.

《Perchè mi avrá chiamato Emi?》 si domanda guardandomi.

《Lo chiami piú tardi, ora riposa.》
Le consiglio baciandoli la fronte e sdraiandomi vicino a lei.

A mia sorpresa si avvicina a me e si lascia abbracciare.

Si vede che hai bisogno di coccole mia piccola principessa.

Anda💕

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