Capitolo 46 "Mi dispiace!"

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Non voglio andarmene, non voglio credere alle parole di Lusie, non voglio e basta! Non mi sembra reale ciò che mi ha detto ma se fosse vero? In tutto questo tempo non ho neanche cercato l'assassino di mia madre ne cercato mio fratello, mi sono limitata a fare qualche visita a mio padre che dal coma non ha intenzione di svegliarsi. Mi sento così in colpa per aver pensato solo alla mia vita e a me stessa dimenticandomi della mia famiglia, loro non l'avrebbero fatto con me.

▶"Abbiamo bisogno di te Alexa, non abbandonarci"◀

Quelle parole di Lusie mi stano tormentando. Non posso non aiutarli, ci sarà stato un motivo se mio padre l'aveva fatto in tutti questi anni. Ma non posso neanche abbandonare la mia nuova famiglia, dopo che mi sono stati accanto non posso andarmene come se niente fosse successo.

"Dannazione Lusie, perché dovevi apparire proprio adesso?"

Sto impazzendo, sto litigando con una persona che non è neanche con me.

Sono le 4 di mattina del 6 dicembre, per l'esattezza una domenica. Sono qui, sul divano di casa mia a decidere sul daffarsi.

Dopo l'incontro con Lusie ho chiesto a Lucas di tornare a casa, non c'è lo più fatta. Ho preso Rosy e sono salita in macchina, so che i ragazzi ci sono rimasti un po male ma davvero non stavo bene e non sto bene tutt'ora.

Rosy e Lucas dormono, loro non sanno cosa mi sta tormentando dentro.

Lo schermo del mio cellulare si illumina.

Lusie
*Allora Alexa, hai deciso?*

Sono le 4 di mattina ragazza, e se per caso,  stavo dormendo?

Io
*No Lusie, non è facile!*

Non lo è per niente!

Lusie
*Abbiamo già trasferito tuo padre in Romania con l'aereo, mancate solo voi due!*

Cosa hanno fatto? Senza chiedermi nulla?

Io
*Non me l'hai chiesto!*

Lusie
*Lo so, è mi dispiace signorina ma almeno così sarà più facile convincerla!*

Questo è un colpo basso!

Io
*Lusie! Non dovevi!*

Sono fuoriosa, come si è permessa?

Lusie
*Chiedo umilmente perdono padrona, accetteró qualsiasi sua punizione, una volta tornate a casa!*

Io
*Non torno da nessuna parte!*

Lusie
*Ma padrona, siccome è maggiorenne, lei è ora il nostro capo, dopo suo padre. Come faremo senza lei? Siamo già stati troppi mesi senza un leader! Non abbiamo nessun altro e sicuramente non vorrà che il clan cada in mano ai vostri cugini spietati e senza cuore, soffriremo tutti! La prego, prenda in considerazione la discendenza e la vendetta per la sua famiglia!*

Non le rispondo, sta toccando punti dolenti ma fino a qualche ora fa non sapevo neanche di far parte di un clan, figuriamoci di esserne il capo.

Cosa devo fare? Scegliere la mia felicità e far finta di nulla, rimanendo qui o andare in Romania e assumermi le mie responsabilità?

Dannazione, io volevo solo avere una vita felice, senza problemi, preoccupazione e cose varie. Volevo vivere con Rosy e Lucas, sposarlo e avere una famiglia. Tanti sogni che non si realizzeranno.

Lusie
*So che è furiosa con me ma signorina, mi comprenda, è in mezzo anche la mia famiglia e innumerevoli altre, abbiamo bisogno di lei! Se decide di partire con noi, siamo qui, sotto il suo appartamento, aspetteremo una sua decisione!"

No, ma perfetto, salite su se volete, vi offro un the o un caffè o magari un po di veleno.

Mi sembra tutto cosi surreale, un incubo dal quale voglio svegliarmi.

Salgo le scale e vado nella stanza di Rosy. Dorme così tranquillamente, è così felice, ha un padre, dei zii, una zia che la amano un sacco, non è più sola. Se dovessi andare via ora, lei tornerebbe di nuovo sola, senza amici, avrebbe come compagnia solo me e Lusie.

Ma se non vado altra gente soffrirebbe a causa mia e io, questo non lo voglio.

Ora capisco perché mio padre ci ha portati qui, per stare lontani da quella vita, per non correre nessun pericolo ma forse ha fatto male, se non l'avesse fatto, io non sarei così impreparata e forse niente di quello che è successo negli ultimi anni sarebbe accaduto se fossimo rimasti in Romania.

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Sono già le 05:30!

Sto andando avanti e indietro per il soggiorno! Non so cosa fare! È tutto così frenetico, non ho neanche tempo per pensarci bene.

▶"Salvalo figliola. Salvali tutti. Promettilo."◀

Le ultime parole di mia madre mi affiorano nella mente. Mia madre avrebbe voluto questo, è l'ultimo suo desiderio e io glielo devo realizzare!

Lusie
*Signorina, scusi l'insistenza ma il tempo sta per scadere!*

Lo so Lusie, non devi ricordarmelo.

Io
*Aiutami a scendere!*

Lusie
*Arrivo subito!*

Non posso credere che lo sto per fare, rimpiangeró per tutta la vita questa decisione, lo so.

Mi dispiace Lucas, mi dispiace davvero!

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"Alexa, che ci fai qui a quest'ora di domenica?" Domanda Stefan mezzo addormentato, sorpreso di vedermi.

"Scusa il disturbo Ste ma ieri sera ho lasciato i regali qui e sono venuta a prendergli!" Una scusa per poterlo vedere un ultima volta e prendere i regali che saranno il mio ultimo ricordo di loro.

"Da sola?" È perplesso.

"No! No! Con un'amica!" E lo scampata anche sta volta.

"Ah!" Mi guarda titubante.

"Comunque eccoli! E anche la piccola palla di pelo!" Mi da una mano a metterli in macchina.

Lusie non scende a salutarlo, è già irritata che siamo venute qui ma non potevo non venire.

"Allora, è tutto!" Affermo tristemente.

"Si!" Dubbita qualcosa, ne sono certa.

"Abbi cura di te!" Lo abbraccio forte, mi mancherà da pazzi. Lui e la sua regola di non prendere l'ascensore ma di fare le scale per fare movimento.

"Anche tu!" Mi abbraccia più forte.

"Andiamo Alexa!" Lusie è impazziente.

"È meglio che vada!" Cerco di trattenere le lacrime e non scoppiare a piangere.

"Arrivederci Alexa!" Mi sorride e mi saluta con la mano.

"Adio Stefan!" Sussuro per non farmi sentire e salgo in macchina.

Appena parte, le lacrime iniziano a bagnare le mie guance senza più fermarsi, sapevo che avrebbe fatto male ma non così tanto.

"Con il tempo ci farai l'abitudine!"

Si, grazie a sto cavolo! È facile per te parlare, Lusie, non sei tu che stai abbandonando le persone che ami.

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