Capitolo 67 "Un vero cretino!"

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LUCAS POV!

Perché devo sempre reagire così? La faccio sempre piangere e star male. Dalla prima volta che lo incontrata le ho provocato solo dolore e sofferenza.

Ha ragione in tutto quello che mi ha detto, avrei dovuto almeno ascoltarla. Lei con me lo ha sempre fatto e mi ha perfino perdonato per un errore che ho fatto e che non meriterebbe perdono e io non posso nemmeno fare questo per lei?

Ho visto il dolore sul suo viso, nei suoi occhi eppure non ho fatto nulla per far cessare tutto ciò, anzi, lo amplificato.

È salita al piano di sopra ma non lo seguita io, lo ha fatto Chris.
Sto iniziando a credere che lui per lei sarebbe la scelta migliore. Lui non l'aggredisce come faccio, lui le mostra affetto e non rabbia come sempre faccio io.

Perché sono ancora qui? Devo seguirla, devo chiederle scusa e farla smettere di piangere, non merita farlo per me.

Arrivo davanti alla porta della stanza di Rosy e sento la voce di Chris.

"Posso sedermi?" le chiede guardandola addolorato. Non ricevendo risposta si siede vicino a lei, sembra che non si sia reso conto della mia presenza.

"Perché deve succedere tutto a me? Perché Chris? Perché?" le lacrime scendo sul suo viso una dopo l'altra e io mi sento uno schifo.

"Sai, è buffo, speravo che, da quella porta entrasse Lucas e non tu! Ma la cosa che mi fa più ridere e che ci speravo davvero, che stupida!" continua a piangere. Sta piangendo per me e io non ho fatto altro che accrescere il suo dolore. Stava aspettando me, anche dopo tutto quello che le ho detto e come lo trattata, lei, ha continuato a volere me e nessun altro.

È incinta di Chris ma non è colpa sua, non era programmato e io, stupido e orgoglioso come sono, al posto di starle vicino, le ho sputato in faccia.

Meglio uscire per un po', la lascio nelle mani di Chris che se ne prenderà più cura di me.

Mi avvicino alle scale per scendere e vedo Rosy triste.

"Piccola, che succede?" Mi avvicino a lei e la prendo in braccio.

"Perché avete litigato? Perché mamma piange così tanto?" Una lacrima le scende sul suo bel viso roseo.

Sto facendo piangere le due ragazze più importanti della mia vita. Io che dovrei proteggerle dal mondo, dal dolore, dalle delusione e regare loro solo felicità, faccio tutto al contrario.

"Vieni con papà a fare una passeggiata?"
Ho bisogno di schiarirmi le idee e con lei vicino mi sarà più facile.

"Certo!" Stringe più forte la sua presa sulla mia maglia e mi lascia un bacio sulla guancia.
Lei è come sua madre, nonostante l' abbia fatta piangere, soffrire, nonostante tutto mi ama ancora. Non mi merito tutto questo affetto, non merito loro.

Scendo le scale ed esco fuori casa senza dire una singola parola anche se in soggiorno c'erano tutti gli altri che mi guardavano con rabbia e preoccupazione.

Appena arrivo in strada vedo Rakel al balcone che sta guardando il cielo, ha anche lei lo sguardo così perso.

"Zia Rakel!" grida Rosy appena la vede.

No tesoro, perché l'hai chiamata? Ora come ora, la sua presenza non mi serve.

"Hey piccola Rosy!" Le compare un lieve sorriso sul viso.

"Perché sei triste?"

Rosy basta fare domande, il mio intento era quello di rilassarmi e non crearmi altri problemi.

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