Capitolo 76 "472-473"

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Devo trovarlo a qualunque costo ovunque lui sia!

"Scusami dove si trova Lucas Brown?" Fermo un' infermiera sperando che mi comprenda ma lei inizia a parlarmi nella sua lingua.

Dovevo studiare il russo da piccolo, ora non avrei avuto questi problemi.

"Scuse me, where is Lucas Brown?" Mi sforzo di ricordare il mio inglese pessimo. A scuola non ero un asso e non lo sono tutt'ora.

"È nella stanza 472!" Mi risponde l'infermiera che prima era all'ingresso.

Adoro questa donna, parla la mia lingua e non devo sforzarmi di ricordare i bei tempi della scuola.

"In che conzioni è?" Sto entrando in crisi.

"Gli serve un miracolo!" Esclama abbassando la testa e continuando a fare quello che faceva prima.

Miracolo... miracolo!

Non posso credere che siano così compatibili questi due. Devono fare tutto insieme, anche morire.

Mi viene da sorridere amaramente! Qualunque cosa io faccia la faccio male a prescindere.

Corro verso la sala operatoria di Alexa. Sono preoccupato per lei, per il bambino e come se non bastasse anche per il mio fratellone Lucas!

Per quanto sia intelligente è  anche tanto stupido. Se si teneva Alexa già da prima nessuno avrebbe preso l'aereo, nessuno si avrebbe allontanato da casa e nessuno sarebbe stato sul punto di morte.

Potrei come considerarmi fortunato, sono scampato a questo disastro solo con un raffreddore.

Sono un cretino, non c'è nulla da aggiungere!

"Chris, ti vedo disperato, che succede figliolo?" Zia Chiara mi sveglia dal mio stato di trans, shock, quello che è!

"Lucas è qui!" Esclamo guardando per terra e con gli occhi in lacrime.

"Davvero?" Domanda felice cercandolo con lo sguardo.

"Dov'è?" Continua a domandarmi.

"Lui..." e ora che le dico?

"Dov'è? Dimelo Chris!" Ora inizia a preoccuparsi.

"Stanza 472!" Le rispondo andando verso la porta della sala operatoria di Alexa e appoggiandomi a terra.

Vedo zia svanire dietro all'angolo di corsa e spaventata. Spero abbia capito cos'è successo ma dalla sua reazione penso proprio di si.

Sono passate ormai 2 ore da quando Alexa è lá dentro e nessun dottore è  ancora uscito, che starà succedendo là dentro?

Ho il cuore in gola!
Il mio bambino come starà? Ero così felice di diventare padre! Avevo così tante paure, se ne sarei stato in grado di crescerlo, di educarlo come si deve, di come cambiarli i pannolini di cosa avrei fatto se si sarebbe messo a piangere di notte e tutte le paure che ogni padre avrebbe.

Ora la mia paura è quella di perderlo ma pensando bene se lui non esistesse questa situazione non si sarebbe creata e se non sopravvive magari Alexa sarà più felice.

Non posso credere di pensare a una cosa simili, io voglio che mio figlio sopravviva, voglio sentirlo piangere, ridere, voglio vedere le sue manine, i suoi piedini, i suoi occhietti, sentire il suono della sua voce, voglio vederlo o vederla, non so nemmeno se è femmina o maschio.

Perché non esce nessuno da quella dannata sala? Perché ci mettono così tanto?

Vedo uscire un'infermiera e la fermo subito.

"Mi scusi ma come sta procedendo la situazione la dentro?" Mi alzo di scatto e inizio l'interrogatorio.

"Scusi ma lei chi sarebbe?"

"Sono il ragazzo della paziente!" Che domanda senza senso.

"Il ragazzo? Non pensavo fosse gay il nostro paziente!" Fa dell'ironia.

Ma che si è fumata?

"Gay? Ma che sta dicendo?" Sono al quanto confuso e irritato.

"Il paziente che stiamo operando è un uomo sulla 50inna che è malato di ernia inguinale!" Mi informa.

"È dov'è la ragazza che è entrata prima?" Mi sono perso qualcosa?

"È uscita dalla sala operatoria qualche ora fa, non doveva essere operata in quanto era incinta e non potevamo correre rischi!" Mi avvisa continuando il suo lavoro.

Ma come ha fatto a sfuggirmi? Forse quando mi sono addormentato per quei 10 minuti?

Ora devo cercarla!

Vado allo sportello informazioni e chiedo in quale stanza si trovasse Alexa ma la tipa non mi comprende, non potevo essere così fortunato da farmi capire da tutti.

Prendo il cellulare e uso google traduttore,  traducendo dall'italiano al russo dove si trova Alexa Brown.

Così l'ho iscritta quando siamo arrivati qui, con il cognome di Lucas che poi è anche il mio.

Lucas!!!

Per qualche momento me ne sono completamente dimenticato di lui, come starà? Si sarà ripreso? Spero di si perché un'altro morto sulla coscienza non voglio averlo.

La ragazza dello sportello informazioni mi scrive su un foglio il numero 473.
Non aspetto altro e inzio a correre per le scale.

Corro fino al 3° piano, poi penso che sarebbe stato più furbo prendere l'ascensore, ma come si è già notato, la furbizia non è un mio forte!

Ora devo trovare la stanza ma l'orientamento e io siamo due cose opposte!

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