Capitolo 54 "Emi, l'eroe!"

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EMI POV!!

Lo trovata svenuta nella neve vicino al fiume, ci mancava poco e sarebbe morta congelata, inizialmente non lo riconosciuta, era da tanto tempo che non la vedevo, è diventata molto bella.

È una scena un po imbarazzante, me, mezzo nudo, sopra di lei, mezza nuda, nel vedere questa scena sarebbe diventata rossa come un peperone, almeno, la vecchia Alexa avrebbe reagito così, la nuova non la conosco ancora! Non potevo fare altrimenti, era l'unico modo per riscaldarla più velocemente. Il calore umano viene trasmesso più in fretta rispetto a qualunque altra coperta.

Dovrebbe solo ringraziarmi, le ho salvato la vita anche se non se lo merita affatto! Io l'amavo, dannazione, invece lei aveva sempre la testa da un'altra parte, stavamo insieme da 1 un anno e poi un giorno se ne andata, senza spiegazioni, senza un adio, un arrivederci, senza un cazzo!

A quei ricordi mi alzo dal letto e mi metto la maglia! Si è riscaldata abbastanza, se la caverà, devo solo averne cura per un paio di giorni e tenerla sempre al caldo.

Cosa non faccio io per te bambola!

"Apri questa fottuttissima porta!"

Questa è Irina, ci scommetto tutto quello che volete.

"Emi, muovi il culo, qui fuori non ci sono le temperature delle Maldive!"

Si è proprio lei.

"Mi fai entrare?" Grida disperata.

"Non so, ci devo pensare!" La stuzzico, so che me la farà pagare ma è troppo divertente farla andare su tutte le furie.

"Brutto stronzo, APRI!" Grida battendo le mani contro la porta.

Non mi preoccupo che i suoi gesti possa svegliare Alexa, non si sveglierà per le prossime 24 ore, neanche se le gridassimo nelle orecchie.

"EMI! SE NON APRI QUESTA DANNATA PORTA, LA BUTTO GIÙ!" grida con tutta l'aria che ha nei polmoni.

Che dite? Dovrei aprirle?

"FOTTUTTISSIMO STRONZO!"

Nah, credo che si diverta là fuori!

"Non sei gentile Irina, chiedi per favore e ci penserò!" Cerco di trattenere una risata, la sto facendo uscire di testa.

"MA FANCULO STRONZO!" Ha tanta aria nei polmoni se grida così tanto.

"Ah, io non ho fretta! Mi siedo qui, vicino al caminetto, al calduccio, con una buona tazza di THE, ad aspettare le tue suppliche!" Non posso non ridere, è divertente stuzzicarla.

"MUORI!"

Oh, Irina, Irina, quasi quasi mi fai pena. Sono tentato nell'aprirti quella porta ma tu non lo faresti se fossi al mio posto quindi non lo faccio neanche io.

Strano che non mi urli ancora contro, si sentirà male? O è solo una tattica?

"Irina, sei ancora lì?" Domando prendendo un sorso dalla bottiglia di vino, il THE lo lascio per le donne.

Non mi risponde, se ne sarà andata? Non è una che molla facilmente quindi non credo che questo sia il problema ma allora che sta facendo?

"Irina?" La chiamo nuovamente, sono troppo pigro per alzarmi da qui e andare a vedere.

"Sei morta?" Scherzo.

Non ribatte, non risponde, non si sente nulla.

"Ho capito!" Dico alzandomi a fatica da giù e andando verso la porta.

"Se apro la porta e ti vedo in piedi sana e salva ti butto sotto le ruote di un tram!" La minaccio scherzando, ovvio che non le farò niente, io non faccio soffrire le donne, sono loro che mi fanno a pezzi.

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