Capitolo 74 "Pioggia e lacrime"

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ALEXA POV!

Sono le 7 del mattino e io sono sveglia quando dovrei dormire profondamente ma dopo l'epica caduta di ieri notte non ho più avuto sonno, inoltre le condizioni di Chris mi preoccupano leggermente.

Non ha nulla di rotto, credo, ma ha delle ferite alla testa, le ho disinfettate e non sono profonde ecco perché non l'ho portato all'ospedale.

Poi io il russo non lo so parlare, che avrei detto ai medici?
Vabbeh, forse questo è un dettaglio poco importante.

Non riesco nemmeno a stare sdraiata, il dondolo è diventato di mia proprietà, ufficialmente.

Ha un movimento così rilassante e poi da qui posso osservare benissimo la pioggia, non ha smesso di piovere nemmeno un attimo e c'è un oscurità fuori che non diresti mai che si sta facendo giorno.

Chris russa come un maiale ma dall'altro canto lui è fatto così, quand'è stanco decide di fare concerti irritanti con i strani versi che escono dalla sua bocca.

Un giorno dovrei registrarlo, solo per il gusto di deriderlo un po' quand'è sveglio.

Chiudo gli occhi e penso a Rosy, la mia piccola bambina, che starà facendo ora? In America dovrebbero essere le 15 se non sbaglio. Si troverà bene?

Chiamiamola dai!
Mi alzo, prendo il telefono dal comodino e mi rimetto sul dondolo.

Compongo il numero di Lucas e prima di chiamarlo respiro profondamente, so l'effetto che ha la sua voce su di me, meglio mantenere la calma e la distanza.

Metto il telefono all'orecchio e aspetto che lui risponda; uno, due, tre squilli ma nulla!

Il cliente da lei chiamato al momento non è raggiungibile, la prego di riprovare più tardi!

L'odiosa vocina che mi fa salire il crimine tutte le volte che la sento!

Perché non risponde? Sarà successo qualcosa? Inizio ad agitarmi.

Devo stare calma, mi preoccupo per nulla.

Butto il telefono sul tappeto e fregandomi di svegliare o meno Chris, accendo la TV!

Porca miseria, questi parlano solo in russo, non ci capisco una virgola, nemmeno quella.

Giro tra i caneli sperando di trovare qualcosa in Italiano o Inglese.

Arrivata al canale 97 butto il telecomando per terra, nervosa e impaziente faccio un lieve grido che basta a svegliare Chris.

"Aiii!" Si lamenta toccandosi la testa.

Mi precipito a prendere il telecomando per abbassare il volume che, a contatto con il pavimento, si è alzato da solo e non vorrei svegliare tutta la casa anche se qualcosa mi dice che hanno il sonno pesante.

Metto il muto e mi precipito da lui.

"Fai piano." Lo aiuto ad alzarsi leggermente.

"Che è successo?" Domanda confuso massaggiandosi la testa.

"Da dove cominciare?.."

"Inizia col dirmi che ci fai sveglia!"

Che inizi il terzo grado! Evvai, che felicità!

Dopo aver risposto alle mille duecento e passa domande, Chris sembra meno confuso di prima.

"Alexa, un'altra domanda!"

No, ti prego, no!

"Dimmi!" Oramai una in più o in meno non farà differenza.

"Da dove sai che ci sono 40 gradini?" Ridacchia leggermente.

"Perché mi viene più facile salire contandoli!" Sorrido lievemente.

"Grazie!" Mi bacia sulla fronte, un gesto che amavo riceverlo da Lucas.

"Ora riposati, non ti sei ripreso del tutto, anzi, per nulla!" Faccio la mammina premurosa ora, mentre, nemmeno 4 ore fa avevo voglia di strangolarlo.

"Tu stai bene? E il bambino?" Chiede preoccupato mettendo la mano sulla pancia.

"Tranquillo, so difendere i miei figli!" Lo rassicuro sorridendoli.

"Si ma comunque sei caduta dalle scale!" Insiste ancora.

"Per gli ultimi 5 gradini, forse, tu mi hai fatto da cuscino alla fine e comunque ho difeso la pancia con le mani!"

"Alexa!"

"Smettila di fare così, so badare a me stessa e a mio figlio, prima di essere tuo è anche mio!"

"Non volevo..."

"Meglio se ti riposi!" Ora sono arrabbiata, perdo la pazienza in fretta e in più, il raffreddore non mi calma di certo.

"Forse hai ragione!" Si sdraia nuovamente.

Io ho sempre ragione caro mio, non sempre ma quasi, va bene dai, poche volte, ma valgono.

"Mi sa che ci vediamo per cena!" Scherza rimettendosi a dormire.

Non so cosa mi attrae di te Chris e spero che nostro figlio prenda più da me che da te, ma questo, credo lo desideri ogni madre.

CHRIS POV!

4 ORE DOPO!

Ho dormito come non l'ho mai fatto in vita mia, non so nemmeno perché mi sono ubriacato, forse perché sono solo un cretino.

Mi chiedo che starà facendo Alexa, mi metto seduto e la vedo sul dondolo.

"Alexa!" La chiamo ma non ricevo risposta.

Si sarà addormentata? Molto probabile.

Mi alzo e vado verso di lei, stranamente non mi sento ne debole ne frastornato, sono in gran forma anche se le bende alla testa direbbero altro.

Che amore è quando dorme, sembra così tranquilla, anche se sappiamo tutti che non è così.

Mi piego in avanti per prenderla in braccio e portarla sul letto ma appena la mia mano entra in contatto con la sua pelle mi allarmo.

"Alexa, hai la febbre!" La prendo e la distendo sul letto cercado di svegliarla ma nulla.

Sta sudando freddo, la sua pelle scotta ed è pallida

Mentre mi dirigo per andare a prendere un asciugamano bagnato con acqua fredda, noto delle macchie sul dondolo.

Di scatto guardo anche lei, sta perdendo sangue e questo non è un buon segno, tutto a causa mia.

"ZIAAAAAA!" Grido disperato aprendo la porta.

Devo portarla subito all'ospedale.
Devo avvolgerla in una coperta.

"AIUTATEMIIIII!" grido nuovamente implorando.

"Per favore..." una lacrima scende sulla mia guancia.

Questa volta ho davvero paura di perderla ma la paura più grande è per mio figlio.

La prendo in braccio ed esco fuori dalla stanza, scendo le scale con cautela e appena mi avvicino all'ingresso, zia fa la sua comparsa.

"Cosa le è successo?" Domanda preoccupata precippidandosi da me.

"Dobbiamo portarla all'ospedale!" Esclamo.

"Non puoi portarla sotto la pioggia, entriamo in garage dalla porta interiore, così non ci sarà bisogno di portarla a contatto con la pioggia!"

"Sbrighiamoci, sta perdendo sangue e ho paura per mio figlio!"
Più terrorizzato di così non si può.

Per un attimo zia rimane sconvolta, a lei non avevamo detto che Alexa era incinta.

"Allora chiamo subito dottoressa Dayan, meglio che sia pronta al nostro arrivo."

Il tono della sua voce non è molto rassicurante.
Devi farcela Alexa, ti prego!
Per te, per nostro figlio, per me!

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