Capitolo 71 "Un melo!"

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ALEXA POV!

"E come trovi la Russia?"

"Non saprei dirle signora, sono qui da soli 5 giorni e sono uscita poche volte!"

"Poche volte è dire tanto siccome sei rimasta tutti i giorni qui con me a fissare l'erba!" Ridacchia raccogliendo le mele cadute.

"E solo che non ho tanta voglia di vedere gente!" Cerco di spiegarmi.

"Ti capisco bambina mia, l'amore toglie la voglia di vivere se non è corrisposto!"

Questa donna mi ricorda molto mia madre, anche lei adorava dirmi e fraccasarmi il cervello con frasi del genere.

"Lui dov'è?" continua a domandarmi non ricevendo alcuna risposta da parte mia.

"È uscito in città per incontrarsi con vecchi amici!" rispondo aiutandola con le mele.

"Non mi stavo riferendo a Chris!" Esclama dolcemente.

Improvvisamente le mele che avevo appena raccolto mi scivolano dalle mani. Solo l'immagine di Lucas nella mia mente mi manda in tilt.

"Non capisco che intende!" Mi piego per raccogliere di nuovo le mele che ho appena fatto cadere.

"L'occhio di una vecchia signora non può essere ingannato!" Mi affera la mano dolcemente.

"Non so cosa mi prende!" Mi giustifico per le mani tremanti e le lacrime agli occhi.

"Vieni qui piccola!" mi prende fra le sue braccia e io scoppio in un pianto con singhiozzi.

"Io non...." non ho più parole.

"Shh, non ti preoccupare, ci sono passata anche io! Hai bisogno di tempo, tanto tempo e ti abituerai." Mi accarezza delicamente i capelli per farmi calmare.

Sento così tanto affetto e amore tra le braccia di questa signora che vorrei rifugiarmi qui.

Mi calmo, mi stacco dolcemente e mi asciugo le lacrime.

"Su, siediti lì e parliamo un po'." Mi indica il tronco dell'albero.

"Come mai lei conosce l'italiano?" questa domanda volevo porla da quando sono arrivata.

"Perché io sono italiana, meglio dire, italo-americana! Mia madre di Torino e mio padre di New York! " Mi sorride continuando a raccogliere le mele.

"E cosa l'ha portata qui?" Questa signora è davvero misteriosa.

"L'amore cara! L'amore!" Afferma sospirando.

"Per il signor Adrian?" Ma che domanda, ovvio che per lui.

Ride leggermente e si siede fissando la collana che ha al collo.

"Per suo fratello, Andrey!" Afferma sconvolgendomi del tutto.

"Non volevo.. " non so che dirle, forse era meglio stare zitta, non volevo far piangere anche lei.

"Tranquilla... Io e Andrey ci amavamo così tanto, lui era pronto a lasciare la sua famiglia e rimanere in Italia con me ma era un sacrificio troppo grande per lui, vedendo il legame con la sua famiglia decisi di venire io da lui! Era tutto così perfetto!" una lacrima le scende fino sotto il mento.

"Ma..." non voglio essere insensibile ma mi ha reso curiosa.

"Ma nulla dura per sempre e un giorno andò al lavoro ma non tornò più. Ebbe un incidente e morì sul colpo!" dice scoppiando a piangere.

"Mi scusi, io non volevo aprire vecchie ferite!" mi avvicino a lei e l'abbraccio.

"Fui devastata, ero anche incinta di 2 mesi e non glielo avevo ancora detto, volevo farli una sorpresa! La sua famiglia mi adorava ma era molto severa riguardo le tradizioni. Se muore il marito o la moglie tocca al fratello o la sorella prendere il posto e così toccò ad Adrian sposarsi con me. In un certo senso mi sento anche in colpa, lui non ha avuto scelta. Però sono stata fortunata, lui non mi ha fatto mai mancare niente e a cresciuto Andrey come suo figlio e sempre lui ha deciso di chiamarlo come il fratello. Lui tutt'ora non sa che in realtà è Andrey il suo padre biologico, a essere sincera non sa nemmeno della sua esistenza." Sospira e si asciuga le lacrime.

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