Capitolo 25

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Tsukishima accompagnò Yamaguchi all'uscita e lo salutò. Poi andò in camera sua aspettando che la madre lo chiamasse per la cena.  Dopo una mezz'oretta sentì il richiamo della madre e scese in cucina. Alle nove, dopo aver consumato il pasto, tornò in camera sua e i sedette alla scrivania. Aprì il cassetto contenente la lettera non finita per Kuroo. La estrasse e la guardò attentamente per poi prendere una penna e mettersi a scrivere. Completò la lettera alle 10:15.  Prese la busta, le mise dentro il foglio scritto, la sigillò e ci mise il francobollo. L'avrebbe imbucata il giorno dopo. Poi, non sapendo che fare, si decise a guardarsi un film. A mezzanotte meno un quarto aveva finito di vederlo. Prese il telefono per sapere l'ora e vedendo che si era fatto tardi decise di andarsi a mettere in pigiama e lavarsi i denti. Appena sistematosi si distese sul letto e riprese il cellulare.

T:Buona notte
K:Buona notte moony <3
T:......<3

Tsukki chiuse la chat velocemente e dopo essersi tolto gli occhiali si mise sotto le coperte e cercò di prendere sonno.

La mattina, come sempre, la sveglia suonò alle 7. Quella mattina Kei si preparò più velocemente del solito e corse fuori di casa a cercare una buca delle lettere per imbucare la busta per Kuroo. Dopo averla trovata si diresse verso la scuola con il suo solito andamento tranquillo e calmo. Riuscì ad arrivare in classe in tempo e il resto della giornata si svolse normalmente.

Skip time una settimana
Kuroo pov:

Sono finalmente sceso dall'autobus e arrivato a casa. In 10 minuti scarsi arrivo davanti a casa. Entro.
"Sono tornato" dico a voce alta in modo che se ci fosse qualcuno in casa mi possa sentire. Non c'è nessuno.
Vado subito in camera mia e poso lo zaino. Mi stendo sul letto per riposarmi un attimo. Prendo il telefono e apro la chat con Tsukki. La guardo, ma non scrivo niente. Spero solo che all'improvviso arrivi un messaggio dal mio biondo preferito, ma niente. Mollo il telefono e mi metto seduto. Improvvisamente noto che sulla mia scrivania in legno chiaro ,posizionata in un angolo della mia camera, vi è una busta da lettere rossa con i bordi neri. Il destinatario era io e il mittente era Tsukki.  Ripresi velocemente il cellulare.

K: Mamma, sta mattina è arrivata una lettera per me?
M.K.: Sì, è arrivata mentre stavo uscendo di casa, te l'ho lasciata sulla scrivania di camera tua
K:Ok grazie mamma!

Dopo essersi appurato della situazione Kuroo prese a fissare la lettera color sangue sul suo tavolo. Poggiò il telefono. Si avvicinò a passi lenti verso la scrivania quasi incredulo che quella lettera fosse davvero lì. Ormai arrivato davanti alla busta la prese in mano delicatamente, quasi fosse un oggetto di inestimabile valore. Decise di aprirla. Con estrema cura aprì la busta e ne estrasse il contenuto. Un foglio molto spesso rosso, scritto in una calligrafia semplice e senza fronzoli, un po' come il modo di parlare di Tsukishima. Non aveva nessun odore speciale e oltre alla lettera non c'era nient'altro dentro. Così dopo aver osservato ancora un po' la lettera, Kuroo decise di leggerla.

<Caro Kuroo Tetsuro,

(Non ti aspettare nomignoli)
Ti scrivo questa lettera come risposta a quella che mi avevi mandato.
Inizierò, quindi, a rispondere alle domande che mi avevi posto. E dato che avevi detto che in queste lettere possiamo scriverci cose che non ci diciamo spesso, cercherò di essere sincero nelle risposte.
1 No soprannomi già detto.
2 Sono felice che ti trovi bene nella tua nuova università.
3 Anche a me sarebbe piaciuto incontrarti prima così avremmo evitato tutta questa storia del telefono e della lontananza, grazie ai tornei di pallavolo avremmo potuto vederci molto più spesso, ma non possiamo cambiare il passato.
4 Mi piacerebbe iscrivermi alla tua università. Come indirizzo mi interessa soprattutto archeologia. Ti avevo già accennato la mia passiamo per i dinosauri e diventare archeologo credo potrebbe essere un ottima scelta come lavoro futuro e come mia aspirazione.
5 Penso che stai andando un po' troppo veloce. Pensare adesso a quando andremo a convivere mi mette leggermente ansia. Questo non vuol dire che non voglia farlo più avanti, ma adesso non credo sia il momento per parlarne. Ma se mai lo faremo penso che non mi dispiacerebbe fare tutte le attività che mi hai proposto. E se dovessi aggiungere qualcosa direi che mi piacerebbe andare ad un concerto con te, mi piacerebbe anche andare a visitare dei musei insieme nei weekend, andare a mangiare fuori o anche solo vestirci bene per poi stare a casa e avere una serata romantica lì in tranquillità.
6 Non mi ricordo se io abbia sentito una melodia quella sera, ma penso di aver sentito forse una canzone di sottofondo. Una voce melodiosa che accompagnava il momento e che contribuiva a rendere il tutto ancora tutto più magico. Sai forse hai proprio ragione, penso che se anche stessimo in silenzio a guardarci o se stessimo anche solo nella stessa stanza,sempre in silenzio, io mi sentirei bene.

L'amore è cieco quanto meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora