*Qualche giorno dopo*
Sentii suonare alla porta. Erano quasi le 11 di sera, chi poteva mai essere? Andai da aprire e non potete immaginare chi mi ritrovai davanti.
"Ciao Tsukki" disse. Rimasi per un attimo pietrificato. Spalle larghe, occhi del colore della corteccia di quercia e i capelli neri più strani che io abbia mai visto. Non c'erano dubbi. Lì, davanti a me , c'era Kuroo Tetsuro, ormai ex-capitano delle squadra di pallavolo "Nekoma", primo anno di università di altezza quasi 1,90m, probabilmente. Lui, il solo, era lì, davanti a me in carne ed ossa.
Dopo essersi ripreso dallo shock, la prima cosa che Tsukishima disse fu:
"Cosa ci fai qui?"
"Sono venuto per parlarti". Rispose il moro.
"Beh, l'hai fatto ora puoi tornartene a Tokyo". Dichiarò scocciato il biondo mentre chiudeva la porta, ma Kuroo fu veloce e la intercettò.
"No, sono venuto qui a parlarti seriamente. Dobbiamo chiarire delle cose"pronunciò il corvino.
"Bene, allora parla!"sbottò l'occhialuto mentre mollava la presa dalla porta.
"Non qua. Andiamo in un posto più appartato. Mentre venivo qui sono passato davanti a un parco, a quest'ora dovrebbe essere deserto".
"Vieni".Quasi orinò l'ex-capitano del Nekoma mentre prendeva per il braccio Tsukishima. Kei fece resistenza per poi dire:
"Lasciami almeno vestire, sono ancora in pigiama".
Il moro lasciò la presa e sussurrò un:
"Ah, sì, scusa".
Il biondo entrò in casa, si cambiò i pantaloni e si mise una felpa.
L'occhialuto uscì di casa e Kuroo era ancora lì che lo aspettava. Il moro fece un segno con la testa per incitare l'altro ragazzo a seguirlo. S'incamminarono. Nessuno disse una parola, finché, entrati nel parco, non si sedettero su una panchina sotto un lampione. Restarono in silenzio per qualche attimo fino a che Tsukishima non prese la parola.
"Perché sei venuto qui?".
"Perché volevo parlarti in privato". Rispose il moro.
"E allora perché te ne stai zitto?". Ribatté il biondo.
"Stavo pensando alle parole giust-"
"Parla!". Lo interruppe l'occhialuto.
Kuroo prese un bel respiro per calmarsi e disse:
"Sono venuto per scusarmi".
"Di cosa ti vuoi scusare? Del fatto che quella sera mi hai baciato?Del fatto che mi hai illuso di avere una possibilità con te? Del fatto che mi hai praticamente abbandonato? Del fatto che dopo un mese che ci scrivevamo per messaggio ti sei stufato di me e mi hai riposto nella tua scatola dei giocattoli per poi ritirarmi fuori quasi un anno dopo perché ti annoiavi? Che mi hai praticamente usato solo per cercare di soddisfarti, ma non avendo ricevuto subito quello che volevi mi hai lasciato? Per quale di queste cose sei venuto a scusarti? Per quale?! Oppure sei così insensibile che non sei qui per nessuna di esse?". Disse Tsukishima tutto d'un fiato in tono acido.
"I-io". Cercò di dire il corvino appena stato inondato dalle parole dell'occhialuto.
Il biondo sospirò.
"Non serva che tu dica niente. Non mi servono le tue scuse. Me ne torno a casa". Affermò alzandosi, ma il suo braccio venne arpionato dal moro per fermarlo.
"Io volevo chiarire! Volevo sapere perché! Volevo sapere se eri arrabbiato. Dopo il messaggio che ti inviai quasi un anno fa, non riuscii più a contattarti e pensavo tu fossi arrabbiato o spaventato e perciò mi avessi bloccato. Così preso dallo sconforto mi sono focalizzato sulla scuola, dato che la pallavolo mi ricordava te. Mi sono impegnato negli esami in modo da entrare nell'università che volevo e mi sono impegnato nei test d'ammissione e di inizio anno, ma finiti quelli, il mio pensiero è tornato a te. Dopo addirittura quasi un anno, tu eri tornato tra i miei pensieri. Come se avessi solo messo in "pausa" i miei sentimenti per te e appena dopo aver raggiunto i miei obbiettivi più prossimi e aver tirato un respiro di sollievo fossero tornati in funzione". Disse tutto d'un fiato Kuroo mettendosi in piedi.
"Ma di cosa stai parlando? Semmai sei tu quello che mi ha bloccato e che non sono più riuscito a contattare in nessun modo.E poi cosa sarebbe sta storia del messaggio?" chiese Tsukishima liberandosi dalla presa del moro.
"Questo!". Il corvino tirò fuori il suo telefono o mostrò al biondo l'ultimo messaggio contrassegnato come letto dal profilo dell'occhialuto. Esso diceva:
"Credo di essere davvero innamorato di te. Quindi, che ne dici di provare a metterci insieme?".
Tsukishima arrossì e si mise una mano davanti al viso per nasconderlo, ma tornò subito a contraddire l'altro ragazzo:
"Io non ho mai ricevuto un messaggio del genere".
"Come? Non è possibile!" ribatté Kuroo.
Senza togliersi la mano dalla faccia, il biondo prese il telefono e gli mostrò la loro chat ormai inutilizzata. Effettivamente io messaggio non c'era.
"Cosa? Come?" riuscì a balbettare il moro prima di accasciarsi sulla panchina lì accanto.
"Non so come sia successo" disse l'occhialuto.
Il corvino sospirò sconsolato.
"Qualcuno deve aver cancellato il messaggio e , in qualche modo, aver bloccato permanentemente il contatto. Chi può essere stato?" formulò il moro.
"Non ne ho idea" disse Kei.
"Dev'essere stato qualcuno che era con te quel giorno Tsukki, perché io ero da solo a quell'ora ne sono sicuro" affermò l'ex-capitano del Nekoma.
"Fammici pensare... probabilmente quel giorno ero con Yamaguchi a fare i compiti, ma lui non se ne intende d'informatica" rifletté il biondo.
Kuroo sospirò rumorosamente.
"Tanto ormai non possiamo farci più niente" disse alzandosi il corvino.
"Già" rispose l'occhialuto tenendosi il braccio.
Tetsuro cominciò ad avvicinarsi a Kei.
"Quindi adesso..." mormorò mentre scivolava verso il più giovane.
"è tutto a posto" soffiò il corvino ormai a meno di un centimetro dalle labbra di Tsukishima.
I respiri caldi dei due si stavano mischiando a causa della vicinanza. Kuroo continuava a guardare prima la bocca e poi gli occhi di Tsukki, come a chiedergli il permesso di avanzare. Il biondo in quel momento non riusciva a vedere niente se non quelle piccole iridi da cecchino che lo scrutavano. I suoi sensi stavano impazzendo. Le sue narici erano piene del profumo del moro e dell'aria fresca della notte. Le sue orecchie percepivano il lieve fruscio del vento in sottofondo e come suono primario il respiro del più grande e il suo. Aveva la pelle d'oca, ma non per la frescura della notte anzi per il fatto che Kuroo fosse così vicino da sentire il suo corpo sprigionare calore e scaldare quello del biondo. Era come una calamita per Kei. Erano così vicini che l'occhialuto poté notare le folte ,anche se corte, ciglia dell'ex-capitano del Nekoma insieme alle sue rosee labbra. Nel mentre Tetsuro stanco di aspettare un qualche tipo di reazione da Tsukishima, che era rimasto impietrito davanti a lui, prese l'iniziativa e si avvicinò ancora di più. Però prima che le labbra dei due ragazzi si sfiorassero, il biondo riprese conoscenza e allontanò Kuroo da sé. Quell'unico gesto aveva richiesto più energie di quando Kei pensasse, e adesso, mentre teneva il corvino lontano, ansimava.
"Non è tutto a posto. Credi per caso che con questa chiacchierata io abbia cancellato tutto quello che è successo? No signore" disse ricomponendosi l'occhialuto.
"Come, io pensavo..." biascicò l'ex-capitano del Nekoma.
"Pensavi male Kuroo-san". Con questo Tsukishima fece per andarsene, ma il moro gli agguantò il braccio.
"Io non voglio che finisca così. Ti prego non mi lasciare" supplicò il corvino.
"Lasciarti? Non siamo mai stati insieme. Se non volevi che finisse avresti dovuto venire prima e non quasi un anno dopo l'accaduto!" esclamò Kei.
"Neanche tu ti sei scomodato a venirmi a cercare. Quindi non puoi accusarmi di una cosa del genere" ribatté il moro.
Il biondo rimase in silenzio dando le spalle al suo interlocutore.
"Senti, abbiamo fatto entrambi degli sbagli, ma io voglio davvero stare con te. Quindi se non possiamo tornare come prima, allora ricominciamo. Dammi un'altra possibilità" provò a dire Kuroo.
Silenzio.
"Ti prego Tsukki, ti prego" sussurrò avvilito il corvino.
Silenzio.
L'unico rumore udibile era il vento che scompigliò leggermente i capelli dei due ragazzi.
"Solo...una possibilità" sentenziò Tsukishima.
Tetsuro sorrise e abbracciò d'istinto l'occhialuto mormorandogli all'orecchio:
"Grazie".
Il biondo non ricambiò l'abbraccio in quanto bloccato dalle forti braccia dell'altro. L'ex-capitano del Nekoma si staccò appena resosi conto di aver agito senza pensare.
"Beh, si è fatto tardi. Forse sarebbe meglio tornare entrambi a casa" concluse Kei.
"Ehm, non posso" rivelò il corvino.
"Come non puoi?!" esclamò il biondo.
"Non ci sono più treni a quest'ora e non ho abbastanza soldi per stare in un hotel. Quindi avevo intenzione di chiederti se potessi ospitarmi per la notte" ammise Kuroo.
"Cosa? E tu contavi sul fatto che ti avrei dato una seconda possibilità?! E se non te l'avessi data?!"lo rimproverò l'occhialuto.
"Ehmm....." tentennò il moro.
"Non avevi neanche pensato all'eventualità?!"sbotto Tsukishima.
"No" sussurrò l'ex capitano del Nekoma.
"E non lo nascondi neanche?! Guarda quasi quasi ci ho ripensato. Non ti voglio più" affermò Kei dando le spalle all'altro in segno di offesa.
Kuroo si grattò la testa in segno di colpevolezza. Tsukishima sospiró tirandosi su gli occhiali.
"Va beh, andiamo a casa" si arrese il biondo.
"Evvai" gridó il corvino.
"Shh, abbassa la voce che è notte fonda" gli ultimó a voce bassa l'occhialuto.
"Scusa" sussurro Kuroo.
I due si incamminarono verso casa di Tsukishima chiaccherando.
"Adesso che ci penso, come sapevi dove abitavo?" chiese Kei.
"Beh, ho chiesto a Kenma, di chiedere a Hinata, di chiedere al vostro insegnante... Takeda-sensei se non sbaglio? Di avere il tuo indirizzo" affermò Tetsuro.
"Stalker" disse disgustato il biondo.
"Quasi quasi non ti voglio più a casa mia" sentenziò l'occhialuto.
"No, dai Tsukki, ti prego" lo supplicò l'ex-capitano del Nekoma aggrappandosi al più giovane.
Continuarono a litigare fino al raggiungimento della loro meta.
Entrarono in casa. Era praticamente mezzanotte, quasi l'una.
"Shh, fai silenzio. Credo dormano tutti" sussurrò. Kuroo annuì e si tolse le scarpe per poi seguire il padrone di casa fino nella sua camera da letto. Appena entrato in quella stanza il corvino fu trapassato da un'onda di emozione. Era nella stanza della persona che gli piaceva, di notte e ci avrebbe dormito insieme. Era euforico. Anche Tsukki era agitato. Il ragazzo che li avevo fatto battere il cuore per la prima volta era lì nella sua stanza dopo avergli detto che non voleva che lui tagliasse i rapporti. Era molto felice.
"Prendi questi e vatti a cambiare non bagno. Dovremmo avere circa la stessa taglia. Io intanto cercherò un futon da darti" ordinò il biondo mentre lanciava i vestiti trovati nell'armadio al loro che in tanto si era seduto sul letto del più giovane. Il corvino annuì e fece come gli era stato detto mentre Kei andò alla ricerca del futon che trovò in uno degli angoli dello sgabuzzino di casa sua. Tornò poi in camera e lo sistemò per terra. Poi cercò i vestiti del pigiama che si era tolto prima di uscire. Il biondo si tolse la felpa e poi i pantaloni.
"Hey Tsukki, ho finito di cambiarmi" disse Kuroo mentre entrava nella stanza guardando distrattamente i vestiti che aveva in mano. Alzando lo sguardo, però, si ritrovò davanti, con gradita sorpresa, il perno centrale del muro della Karasuno che si stava infilando i pantaloni. E non poté fare a meno di stupirsi alla vista del fondoschiena dell'altro ragazzo. L'occhialuto si accorse della sua presenza solo dopo essersi sistemato e girato nella sua direzione.
"Ok, mettiamoci a letto che sono quasi le due di notte tra un po'. Poi domani spiegherò l'accaduto ai miei" sentenziò a bassa voce Tsukishima.
"Uh, perché hai la bocca aperta?" chiese poi a Kuroo.
"Ah, no niente" rispose il moro chiudendo la bocca rimasta aperta dalla sorpresa di prima.
Si misero ,poi, ogniuno nel proprio letto.
"Buona notte Kuroo".
"Buona notte Tsukki".
E dopo essersi augurati sonni tranquilli i due si addormentarono. In verità avrebbero voluto farlo, ma dopo la visione di qualche minuto prima la mente dell'ex-capitano del Nekoma era invasa di pensieri tutt'altro che casti. Invece Kei stava sclerando all'idea che tutto quello che stava succedendo fosse vero. Ma nella sua mente vagava una piccola scintilla di perplessità e di agitazione. Forse per quello che aveva fatto con Akashi qualche giorno prima, o magari per tutto quello che si erano detti lui e il moro quella sera , o per essersi reso conto di quanto fosse debole e che avesse ceduto quasi subito alle sue suppliche. Si sentiva un po' come un drogato che pensava di essersi disintossicato, ma vedendo un sacchetto di mariwana non aveva resistito alle tentazione di sniffarla. Si sentiva bene ma allo stesso tempo questo pensiero di non essere autosufficiente gli dava peso. Ma in questo momento preferiva dormire più che farsi invadere la testa di questi pensieri. L'ultima cosa che pensó prima di sprofondare tra le braccia di Morfeo, fu l'abbraccio spontaneo di Kuroo che quella sera l'aveva stretto e senza accorgersene sul suo viso apparve un sorriso. Il moro che non si era ancora addormentato lo notò. E sentando il respiro del biondo farsi pensante poté accertare che stesse dormendo. Il corvino stette lì a fissare il viso dell'altro ragazzo beandosi di quel sorriso così sincero e contornato dal resto della faccia rilassata da sonno. Non aveva nemmeno gli occhiali. Era come un piccolo angelo da proteggere secondo Tetsuro. E così preso dall'osservare il viso del biondo, non si accorse di starsi avvicinando e ormai arrivato a pochi centimetri dall'altro, non resistette alla tentazione di baciarlo. Fu veloce e a stampo, non voleva svegliarlo, ma significò tanto per Kuroo anche se Tsukki non l'avrebbe probabilmente mai saputo. Il corvino, ormai soddisfatto, si distese sul suo futon e finalmente tranquillo si addormentò.Angolo autrice
Hi guys, i'm so sorry. Lo so che doveva essere il capitolo di maggio, ma con gli esami non ce l'ho fatta a pubblicare ma in cambio ho fatto un capitolo lungo il doppio del normale. Spero vi piaccia perché finalmente dopo non so quanti capitoli si sono finalmente rincontrarci Tsukki e Kuroo. Vedrò di fare il possibile per rimettermi in pari con i capitoli che mi mancano. ( in questo momento sono 2 se contiamo giugno) Quindi essendo che oggi tecnicamente è il mio ultimo giorno di scuola, VI AUGURO UNA BUONA ESTATE A TUTTI✨✨😘
Adesso vado bye e speriamo di rivederci in un capitolo di recupero.
Byeeeee!!!
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L'amore è cieco quanto me
FanfictionTsukki non sa cosa sia l'amore. Ma ci metterà poco ad impararlo. Premessa: è la prima storia che scrivo. AVVERTENZE: boyxboy don't like it don't read it