Capitolo 3

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I giorni passavano, ma il mio pensiero fisso era quel ragazzo. I suoi capelli neri con quella forma bizzarra, i suoi occhi color quercia ,con un iride così piccola, che sembravano mirini per essere più precisi possibile e scrutare ogni minimo dettaglio delle altre persone.
Non so perché, ma voglio rivederlo. Tanto se è uno dei nostri rivali, ovvio che lo rivedrò! Cosa mi deprimo!

"Sei strano in questi giorni Tsukki, è successo qualcosa?" sentii dire da una voce che mi risvegliò dal mio stato di trans.
"No, ma che dici Yamaguchi. Cosa ti salta in mente" dissi per poi ricordarmi che stavo tornando a casa con lui dopo gli allenamenti
"Non so e che in questi giorni sei piuttosto assente. Ti distrai molto: durante le lezioni, durante gli allenamenti, a pranzo e anche quando ti parlo sembra che tu sia in un mondo tutto tuo. E come se appena hai un attimo di tempo tu ti chiudessi in esso e tutto il resto e quello che c'è intorno a te scomparisse. Come se tu fossi in un altro universo."
"Ah...non ci avevo fatto caso"
Devo togliermi quel ragazzo dalla testa, e il prima possibile!

Skip time

Sono finalmente arrivato a casa. Entro.
"Sono a casa!"
Nessuna risposta. Mio fratello sarà ancora al lavoro.
Vado in camera mia e comincio a guardare i voti delle ultime integrazioni e verifiche. Stanno calando. Di questo passo mi rovinerò la media. E tutto questo per quel tipo. Ma che scherziamo?!??
Bene, mi sembra il momento perfetto per toglierselo dalla testa. Tanto non è detto che lui provi qualcosa nei miei confronti. Cosa dovrebbe farmelo pensare in fondo. L'unica volta che ci siamo parlati era una conversazione puramente occasionale e non è che l'abbia trattato nel migliore dei modi.

Quindi la cosa migliore da fare e scordarsi della sua esistenza.
Non dovrebbe essere così difficile.
Incominciamo distraendoci.
Facciamo i compiti, e studiamo che ho da recuperare alcuni brutti voti.

Presi i libri e cominciai a fare i compiti di matematica, ma nessuna delle espressioni fatte veniva e non avevo risolto neanche un problema. Tutte le volte che guardavo dopo l'uguale alla fine dell'operazione, mi si stampava sul foglio l'immagine di quel ragazzo.

Ma che problemi ho?!

Kei riprenditi!

Non può essere così difficile!

Riprovai a fare tutti gli esercizi da capo. Ne riuscì a risolvere la metà. Provai a rifare quelli che non mi erano venuti. Dopo aver finito andai avanti con letteratura, poi inglese, letteratura giapponese, storia, fino a che non ebbi finito di fare tutti i compiti scritti. Ora non mi rimaneva che studiare.

"Hey sono a casa!!" Sentii gridare. Mio fratello era tornato a casa. Guardai l'orologio. Erano passate quasi 2 ore. Ed erano ormai quasi le 20:30. Uscì dalla mia stanza per andare ad accogliere mio fratello. Mi avviai per il corridoio fino in cucina.

"Che si mangia sta sera?" Chiesi a mio fratello che era già davanti ai fornelli con anche un grembiule rosa da mammina indosso.
"Katsudon" rispose.
"Ti aiuto?" proposi.
"Mi farebbe piacere" rispose sorridendomi amorevolmente.
Presi un grembiule giallo girasole e mi misi di fianco a lui per aiutarlo a cucinare.

Skip time dopo cena

"Io torno a studiare ok?" dissi alzandomi da tavola.

"Aspetta Kei!" disse mio fratello fermandomi.

"Che vuoi?"

"In questi giorni ti ho visto molto assente, non che prima fossi più attivo in famiglia, ma in questi giorni sei sempre rimasto a casa e quando entravo in camera tua guardavi il libro facendo finta di studiare. Sembrava quasi che guardassi oltre il libro e oltre il tavolo per poi far finire il tuo sguardo nel vuoto. Eri completamente assente sotto ogni punto di vista. Poi hai iniziato ad ignorarmi sempre di più e sta sera, come se volessi redimerti per tutto il tempo che non mi hai prestato attenzione, ti metti a cucinare la cena con me come se il precedente periodo non fosse mai avvenuto. Mi vuoi dire cosa ti ha turbato per tutto questo tempo? Dai, a me puoi dirlo....in fondo sono tuo fratello. Puoi dirmi tutto... io ti comprenderò"

Avevo uno sguardo cupo e rivolto verso il basso con i pugni che si stringevano un po' di più ad ogni parola che mio fratello pronunciava, finché sbottai.

"Mi fate tutti la stessa domanda!! MA SARANNO FATTI MIEI O NO?!?! Io a quanto pare non posso perdermi un attimo nei miei pensieri ed essere leggermente distratto che tutti mi assaltano con loro domande! MA QUALCHE VOLTA FARVI I CAZZI VOSTRI NO EH?!!" urlai incazzato nero per poi uscire dalla stanza dirigendomi velocemente verso camera mia e chiudendo la porta a chiave dopo esserci entrato.

Mi buttai sul letto di faccia. Ero stanco di sentire sempre la stessa domanda che tanto mi avrebbero fatto tutti nei giorni seguenti, ma sentirla dalle due persone più vicine a me mi fa incazzare il doppio, perché non sanno cosa sia lo spazio personale e che, da come sono fatto dovrebbero saperlo, se gli voglio parlare di una cosa gliela dico senza tanti mezzi termini, e allora cazzo chiedono!?

Non so perché mi arrabbiai tanto, ma il fatto che quel ragazzo, di cui non conoscevo neanche il nome, mi avesse cambiato al punto da far preoccupare alcune tra le persone a me vicine, mi dava i nervi.

Basta. Devo calmarmi. Devo studiare e calmarmi.
Mi girai a pancia in su e chiusi gli occhi. Ciò che vidi non fu solo il colore nero, ma apparve una figura nella mia mente. Era di nuovo lui. Scossi la testa per scacciare quell'immagine. Presi un bel respiro ed aprii gli occhi. Mi alzai da letto. Andai verso la mia scrivania. Guardai la statuetta di terracotta a forma di dinosauro sulla mensola sopra la mia testa. Mi sedetti sulla mia sedia. Aprii il libro di storia. E cominciai a studiare. Studiai. Studiai. E studiai. Finché dalle 21:10 che erano quando sono entrato in camera mia, non fu quasi l'una di notte. Guardando l'orologio e rendendomi conto di che ore fossero: chiusi il libro, mi alzai, andai in bagno, mi lavai i denti e tornai in camera mia e mettermi il mio amato pigiama verde con i dinosauri. Poggiai gli occhiali sul comodino di fianco al letto e m'infilai sotto alle coperte addormentandomi quasi all'istante a causa della stanchezza provocata dallo studio intensivo.

Angolo autore

Alluoraa... boh.

Spero che la storia vi piaccia perché non so cosa scrivere in questo angolo.

Quindiiiii.

CIAO!

L'amore è cieco quanto meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora