Capitolo 27

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K:"Com'è stato?"
T:"Fantastico, ahh~. Ho sudato un sacco"
K:"Sì, è stato molto divertente, eri così impacciato all'inizio. Poi quando hai iniziato a prendere il ritmo anche il tuo respiro è diventato meno affannato e sei riuscito sincronizzarti con me"
T:Sì è stato difficile, ma a un certo punto ho perso il controllo inondato dall'adrenalina del momento. Ma adesso sono molto stanco e non mi sento più niente dalla vita in giù "

K:"Sì è stata propri una bella battaglia di ballo"
"Già ce l'ho messa tutta, ma mi hai stracciato lo stesso"
Disse il biondo salendo le scale verso la superficie seguito da Kuroo.
T:"Oddio, ma è tardissimo sono le 20:30. Devo per forza andare!"
Pronunciò irrequieto l'occhialuto facendo un gesto con la mano girandosi e cominciando a camminar veloce, ma il moro gli acchiappò il polso al volo.
K:"Hey, tu non hai fame?"
T:"Eh?" Rispose confuso Tsukishima.
K:"Scommetto di sì, dai resta per cena. Sei rimasto qui tutto il pomeriggio non credo che se ti fermi per cena ti cambi qualcosa"
T:"E invece cambia. Dai lasciami andare e andiamo"
"Eddaiii"
Disse il moro mostrando la sua faccia da cucciolo, con compreso labbro sporgente e mani congiunte a preghiera.
Kei lo guardò impassibile.
"Ti pregooo, per favore"
Continuò Kuroo abbassando la testa tra le braccia ancora in posizione.
"Non farmi mettere in ginocchio in mezzo alla trada Tsukki dai"
"Uhm che proposta allettante, fa vedere" sibilò il biondo.
"Ahhh" sospirò il moro inginocchiandosi.
"E va bene resterò, solo perchè ti sei prostrato a me. Sai la vista da quassù è magnifica"
Kuroo emise un ringhio di disapprovazione.
"Oh il cucciolo si sente preso in giro?"
"Va bene, puoi alzarti. Fammi fare una telefonata e arrivo"concluse Kei allontanandosi.
Tetsuro si alzò ancora indispettito dal fatto appena successo. Ma se tutto fosse andato secondo i piani ne sarebbe valsa la pena.

Finita la telefonata il biondo tornò.
K:"Chi hai chiamato?"
T:"Mia madre per avvertirla che avrei mangiato con te"
K:"Ha detto di sì?"
T:"Secondo te sarei ancora qui se mi avesse detto no?"
K:"Hai ragione"
T:"Come sempre"
T:"Quindi dove andiamo?"
K:"Sorpresa!"
T:"Ma vaffanculo, deve essere sempre tutto una sorpresa oggi? Non posso proprio sapere niente"
K:"No, oggi no. Scusa moony"
Le labbra di Tsukki si incresparono in segno di disapprovazione. Il moro ci fece poco caso lo prese per il braccio e lo trascinò con sé.
Camminarono per un po' fino ad arrivare  a destinazione.
K:"Siamo arrivati"
T:"Ma qui non ci sono ristoranti e nessun altro negozio che possa vendere cibo né caldo né freddo. Dove dovremmo mangiare? Cos'è un altro luogo sotterraneo nasco in qualche vicolo?"
K:"No niente de genere"
"Perché signori e signori sta sera pranzeremo qui"
Disse Kuroo allargando le braccia verso il palazzo da vanti a loro.
T:"Cosa?"
"Entriamo dai!" Disse il moro mettendo un braccio dietro la schiena di Tsukishima e spingendolo verso l'atrio dell'edificio.
Dopo essere entrati si diressero verso l'ascensore e salirono al terzo piano. Quando le porte si aprirono Kei era ancora leggermente confuso, ma sapeva che un pericolo imminente si stava avvicinando e cominciava ad intuire dove voleva andare a parare Kuroo. Ne ebbe subito la conferma dopo.
fuori dall'ascensore c'era un pianerottolo con 3 porte. Il moro si fermò davanti alla prima a destra ed estrasse una chiave che andò ad infilare nella serratura sopra di essa. La chiave girò con un rumore metallico.
"BENVENUTO A CASA MIA!" Esclamò entusiasta Tetsuro aprendo la porta.
Tsukki aveva indovinato.
"Prego entra" pronunciò gentilmente l'ex capitano del Nekoma facendo un piccolo inchino.
"Ahaha, nop. Fuck this shit i'm out" disse Kei indietreggiando velocemente verso l'ascensore.
"Aah, no signorinello tu adesso entri. Avevi detto a tua madre che avresti mangiato con me. Quindi adesso manterrai la parola"Disse Kuroo prendendo Tsukki per il colletto della giacca e tirandolo dentro il perimetro dell'appartamento con uno strattone tale che fece cadere il biondo inciampando, per di più, sullo scalino dell'entrata dove si posano le scarpe.
"Ahia, era proprio necessario?" Chiese stizzito e leggermente dolorante Kei.
"Sì" rispose il moro chiudendosi la porta alle spalle e sedendosi accanto al biondo.
"Ahh, va bene" sospirò Kei togliendosi le scarpe.

La casa di Kuroo era un appartamento dove il colore prediletto era il bianco il tutto spezzato da un pavimento di legno di colore chiaro, probabilmente betulla. Sulla sinistra si apriva una lunga stanza con a un estremo la cucina, nell'altro un divano ad angolo più tv e nel mezzo un tavolo quadrato adornato da una tovaglia a scacchiera con quattro sedie rese confortevoli da cuscini bianchi dello stessa tonalità del divano. Alle pareti erano però appesi diversi quadri colorati per ravvivare quell'ambiente così candido e monotono.
Alla destra dell'entrata,vi era invece un piccolo corridoio con quattro porte. Una era la stanza dei genitori di Kuroo, una era il bagno, un'altra era uno sgabuzzino pieno di cianfrusaglie e oggetti per la pulizia della casa e come ultima c'era la camera di Tetsuro esattamente davanti a quella dei genitori.
Kei si guardava intorno alla ricerca dei genitori del moro. Kuroo notandolo disse:
"Tranquillo oggi non ci sono, sono andati a fare una gita"
Questo in un primo momento tranquillizzò il biondo, ma subito un altro pensiero apparse nella sua testa. Erano soli a casa. SOLI. Nessuno in casa. Solo loro. Loro e nessun altro. L'agitazione tornò ad attanagliare l'animo del povero centrale della Karasuno.

"Tsukki vieni a darmi una mano così faremo più in fretta" chiamò il moro.
"Arrivo" rispose il biondo.
"Cosa ti andrebbe sta sera mio caro ospite?" Disse Tetsuro facendogli l'occhiolino e sorridendo leggermente.
"Cosa c'è in frigo?" Chiese l'occhialuto.
"Allora abbiamo: uova,vino bianco, pomodori, erba cipollina e lattuga" Riferì Kuroo.
"Hai del riso?"Domandò Tsukishima.
"Guardo.....sì" confermò il moro.
"Bene allora faremo: frittata, riso e insalata con pomodori" concluse Kei.
"Perfetto iniziamo a preparare" esclamò l'ex capitano della Nekoma.

Finito di apparecchiare e di cucinare, il pasto venne servito. Anche se semplice ,e preparato con ingredienti presi a caso, era mangiabile. Passarono il seguente tempo a chiacchierare di cose futili nel mentre che consumavano la loro cena. Tsukishima avendo visto il vino nel frigo pensava che Kuroo l'avrebbe indotto a bere e a ubriacarsi, ma si sbagliava, il moro non accennò mai all'argomento. Tsukki dopo la sua ultima sbronza aveva imparato che se ubriaco poteva fare di tutto e proprio in quella serata voleva evitare il più possibile di fare cazzate.

Angolo autrice
Ben tornati a tutti su questa fanfiction, indovinate chi sta di nuovo pubblicando in ritardo?
Me obviusly!
Ma ho una bella sorpresa per voi dato che é arrivato dicembre e perciò Natale( anche se lo stanno festeggiando già da novembre). E cari mie lettori a Natele si é tutti più buoni...

L'amore è cieco quanto meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora