Capitolo 8

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Tutto questo contorcersi dei pensieri di Kei sui sentimenti si interruppe quando senti un rumore.

Click

Il biondo si girò verso il punto da cui aveva avvertito il rumore. Ma non vide nessuno.
"Ehi, lo so che c'è qualcuno esci fuori se non vuoi che venga io a stanarti" disse convinto alzandosi dal muretto e guardando verso la sua sinistra. Quel rumore era troppo strano per comparire così a caso nel silenzio della notte.
Da un cespuglio una figura si alzò in piedi con le mani in alto in segno di resa.

"Gomen Tsukki" disse la figura facendo qualche passo aventi per far sì che la luce lunare lo illuminasse.

La visione che si presentò davanti a Tsukishima lo sorprese abbastanza, infatti la figura non era altro che Kuroo con una macchina fotografica al collo.

"Non dirmi che mi hai scattato una foto?!" Disse Kei arrabbiato

"Beh si, eri in una così bella posizione. Poi la luce della luna era perfetta, si rifletteva su i tuoi capelli facendoli sembrare fatti d'oro, le tue labbra erano un po' schiuse e il tuo sguardo sembrava assente come se stessi vivendo un bellissimo sogno" spiegò Kuroo.

Il biondo arrossì per la descrizione. Sembrava come se il moro fosse in realtà stato lì ad osservarlo un po' prima di scattare la foto.

"Ero solo sovrappensiero" riprese coscienza Kei.

"Allora posso sedermi accanto a te ed essere sovrappensiero con te?" Disse mentre mi si avvicinava.

"Se proprio vuoi" dissi indifferente.

Io mi risedetti al mio posto e Kuroo si mise di fianco a me.
Non potevo tornare a pensare ai sentimenti che provavo per lui quando era di fianco a me, sarebbe stato troppo difficile. Così mi misi ad ammirare la luna. Sul mio volto si formò un sorriso quasi spontaneo. Sapere che in qualche modo ero collegato a quel bellissimo astro celeste mi faceva sentire felice. Non ne so il motivo, ma mi sembrava come se in un certo senso la luna mi potesse comprendere sempre.
Ma c'era qualcosa che mi dava fastidio. Girai la testa verso Kuroo. Mi stava fissando con la testa appoggiata alla mano che la sorreggeva, come se stesse contemplando qualcosa di meraviglioso.

"Oi perché mi stai fissando? Sei inquietante" dissi

"Stavo solo osservando i tuoi occhiali"

"I miei occhiali?"

" Si, hanno una forma molto elegante e dinamica, ma quando giochi in campo usi sempre quelli con l'elastico, sembri un tipo di un anime di nuoto con quelli addosso" disse un po' ridendo.

"Quindi i miei occhiali sarebbero strani? Ma senti chi parla, il tipo con i capelli che sembra si sia appena svegliato" gli risposi

"In effetti è così, io non uso nessun gel, sono così fantastici così al naturale e poi con tutti gli agenti chimici che hanno dentro quei cosi non farebbero altro che rovinarmi i capelli" Io guardai come per dire <ok, non me ne frega un cazzo>.

"Aspetta hai fatto questo appunto perché secondo te sono brutti?! No no questa non te la perdono" fece girandosi dall'altra parte offeso

"E comunque non saranno mai brutti come i tuoi pessimi kill block" disse Kuroo.

Quella frase era la prova che quegli occhi fossero davvero come dei cecchini , perché lo colpirono in pieno andando a colpire dove faceva molto male.

"Ah si? Tsk" feci, per non fargli capire che quel colpo aveva fatto male. Così decisi di passare al contrattacco.

"Ma infondo perché mai dovrei prendere in considerazione l'opinione di un maniaco come te che si mette a fare foto alle persone che a momenti sembra che le stalkera. Poi voi nel vostro motto dite che siete il sangue che porta l'ossigeno al cervello, infatti l'unico intelligente in quel branco di gatti è Kenma tu sei solo una cellula sanguigna senza cervello. Non saresti neanche degno di essere il capitano" finito di dire questa frase mi alzai, lo guardai, aveva lo sguardo basso, me ne andai camminando.

Dopo un po' che andavo sempre nella stessa direzione sentì qualcuno avvicinarsi a me sempre più velocemente. Ed ecco che mi trovai bloccato al muro da Kuroo che come un bolide mi era praticamente piombato addossato.
Lo guardai un po' spaventato.

"Tu non crederti migliore degli altri perché hai qualche dote in più, perché sei solo un bambino viziato abituato a ferire per primo talmente a fondo che il tuo avversario non riesce a reagire perché se riuscisse a colpirti nel punto giusto crolleresti come un mucchio di polvere che viene soffiato via dal vento" disse lui guardandomi negli occhi con uno sguardo infuocato. Gli appoggiai le mani sul torace allontanandolo un po' da me. Era troppo vicino per i miei gusti.

"Eh forse hai ragione, ma quello che ha cominciato a tirare frecciatine sei stato tu, stupido gattaccio" dissi.

"Ah intendi il commento sugli occhiali? Doveva essere una battuta/complimento" disse mettendo le mani, che fino ad ora erano state attaccate al muro bloccando Kei, nelle tasche e guardando un punto impreciso per terra.

Arrossi di impulso. Voleva farmi un complimento?

"Stavi cercando di flirtare con me?" chiesi con il mio solito tono.

"Diciamo di sì, ma quando ti ho visto con quella bellissima luce che illuminava la tua pelle così candida e perfetta, poi i tuoi occhi che riflettevano perfettamente la luna lasciando però intravedere il loro colore simile all'oro fuso, il cervello mi è andato in pappa e ho sparato la prima cazzata che mi è venuta in mente"

Finita la frase sia io che lui arrossimmo tantissimo, era troppo anche per me da sopportare.

"No no no no aspetta cancella tutto quello che ho detto" disse lui tutto impanicato.

Io ero lì paralizzato per l'imbarazzo della frase e soprattutto dalle labbra da cui era venuta fuori. Non so che faccia avessi in quel momento, ma sentivo un miscuglio di emozioni inspiegabili.

"Beh... anche tu eri parecchio bello sotto quella luce"

Lui si girò di scatto incredulo e visibilmente confuso, io lo guardai per un attimo e poi mi accorsi di cosa avevo appena detto. Diventai una luce a led rossa e mi misi le mani in faccia per nascondermi e dopo mi acquattai a terra, volevo solo diventare piccolissimo e sparire.

"M-m-mi hai appena fatto un complimento?" chiese lui

Annuii.

"Ed era sincero?"

Annuii di nuovo.

"Questo vuol dire che non mi trovi brutto?"

"No affatto!" esclamai togliendomi le mani dalla faccia e guardandolo per poi rinascondermi.

Lui arrossì di nuovo, poi sul suo volto apparve un sorriso dolce che mostrò a Kei abbassandosi e togliendogli le mani dal viso.

"Tranquillo non c'è bisogno che tu ti nasconda" Kuroo fece una pausa per guardare il viso del biondo che era tutto rosso ed imbarazzato a livelli cosmici.

"Vuoi che ti accompagni fino alla stanza dove dorme la tua squadra?" continuò poi.

Tsukki si alzò di scatto.

"Non ne ho bisogno non sono mica un bambino" disse un po' offeso facendo indietreggiare l'altro.

"Allora.." il corvino si avvicina "...ci vediamo domani sera?" chiese

"Fo-forse" rispose Kei cercando di riprendere il controllo di se stesso.

"Bene" disse con voce profonda l'altro per poi andarsene.

L'occhialuto lo guardò allontanarsi e poi crollò sedendosi per terra appoggiando la schiena al muro a cui l'aveva bloccato il corvino prima. Doveva ancora realizzare come fossero giunti a quella situazione.

Allora, lui lo aveva preso in giro per i suoi occhiali e lui gli aveva risposto con un appunto riguardo ai suoi capelli, poi lui si era arrabbiato è ha tirato dentro gli insulti su come giocava a pallavolo e poi catastrofe. Complimenti ed imbarazzo totalmente a caso per poi una ripresa di coscienza di Kuroo che era riuscito a far finire quella situazione imbarazzante e andarsene. Wow è proprio fantastico... No! Devo essere solo stanco, sto farneticando, meglio andare a dormire subito.

Angolo autore

Hi guysssss come va??? Vi sta piacendo la storyy? Se avete consigli per migliorarla o volete magari che ci aggiunga qualcosa che chiedete, mi raccomando commentate

Cmq adesso è meglio scappare, bye guysssss

L'amore è cieco quanto meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora