Capitolo 12

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Ed è così che l'ultimo giorno di campo iniziò. Ed iniziò come gli altri sei, ma con in più il fatto che non avrei rivisto Kuroo per non so quanto. Questo mi metteva un po' di tristezza, ma posso solo accettare la cosa e passare la giornata cercando di godermi tutti gli attimi con quel gattaccio in modo da poterli conservare per quando lui non ci sarà.

Quindi mi svegliai, mi lavai e andai a fare colazione con gli altri.

Dopo di ché iniziarono le partite. Gli ingranaggi che avevamo costruito avevano finalmente iniziato a funzionare, non erano di certo perfetti, ma almeno funzionavano.
Tanto il premio di <squadra che ha perso più partite in tutto il campo> siamo riusciti a vincerlo lo stesso senza alcun problema.

Dopo la fine delle partite mattutine tutti i coach e i professori ci hanno offerto per pranzo un enorme grigliata.
A un certo punto mentre stavo quasi per finire il mio pasto arrivano Bokuto e Kuroo con delle montagne di cibo nel proprio piatto e incominciano a spostare le pietanze nel mio piatto dicendo:

"Tsukki devi mangiare di più! Se i troppo magro e devi crescere"

Manco fossero mia nonna. Se non me la sento non me la sento! Non è che esiste il <non me la sento, ma se me lo proponi mi metto a mangiare fino a vomitare>. Non funziona così il mio corpo.

Così dopo che se ne andarono diedi tutto ad Hinata, Kageyama e Yachi che poverina non riusciva a prendere niente per paura di essere tipo mangiata dai componenti delle altre squadre.

Dopo di ché entrai nella struttura principale perché dovevo andare in bagno.

Arrivai davanti alla porta del bagno, ma a bloccarla c'era Kuroo appoggiato ad uno stipite di essa e con la gamba tesa in modo da rendere impossibile il passaggio. Sembra quasi che mi stesse aspettando.

"Ti dispiacerebbe toglierti dai piedi gattaccio?"

"Perché dovrei?"

"Perché dovrei passare forse?"

"Si, forse appunto"

"Allora scavalcherò" mi avvicino e alzo una gamba sorpassando la sua, manca solo l'altra.

"Non credere che sia così facile quattrocchi" il moro alza la gamba andandomi a toccare il pacco

"Ma che stai facendo?!"

Lui mi prende per le spalle e si avvicina alle mie labbra fino a quasi sfiorarle e incomincia a strofinare il ginocchio con movimenti lenti. Mi guarda negli occhi e poi guarda le mie labbra.

(Guardare foto del capitolo)

"Va be' vado" dice dopo essersi velocemente spostato mettendosi le mani in tasca e iniziando a percorrere il corridoio a passo spedito

Ma che cazz??? Ceh mi blocca la strada, si strofina addosso a me, si avvicina come se volesse baciarmi e poi? Poi se ne va lasciandomi a bocca asciutta? Fottuto gattaccio.
Adesso credo di avere forse due problemi da risolvere in bagno

Skip time pomeriggio

È quasi ora di andare. Prendo le mie cose e le porto vicino al pullman. Sento qualcuno chiamarmi. È di nuovo quel gattaccio cosa vorrà adesso? Molestarmi in pubblico?

"Tsukki"

"Che vuoi?"

"Ti devo chiedere una cosa, ma devi venire con me"

"Ok"

Ci allontaniamo e andiamo sotto un albero dove intorno non c'è nessuno.

"Quindi? Perché siamo qui? Vuoi giocare ancora un po' con me, come hai fatto stamattina, prima che parta?"

"Ma te la sei davvero presa per quella cosa? Era solo per stuzzicarti un po', e comunque non è per quello"

"E allora per cosa?"

"Beh volevo semplicemente chiederti il numero perché, sai, non ci vedremo per diverso tempo quindi mi piacerebbe poterti contattare"

"Ah ok"

"Ecco qua" gli dissi porgendogli il telefono

"Metti il tuo numero o prenditi il mio è uguale"

"Ok" mi rispose felice

"Ecco a te" me lo restituì

"Ah e siamo qui anche per un'altra cosa"

Si avvicinò a me e mi prese le mani per poi baciarmi. Si leccò le labbra e poi leccò le mie per chiedermi il permesso di poter mettere la lingua. Io acconsentii schiudendo un po' le labbra. Subito mi ritrovai un corpo estraneo e viscido in bocca, ma era piacevole, così mi feci trasportare, fino a quando l'ossigeno finì e nello staccarmi da lui emisi un piccolo e molto poco virile gemito di piacere. In quel momento ci fermammo entrambi. Io imbarazzatissimo lo allontanai con entrambe le braccia.

"Cos'era quello?" chiese incredulo il moro

"Quello cosa?"

"Il suono che ti è appena uscito di bocca"

"Quale suono? Io non ho sentito niente"

"Ah davvero? Magari potrei provare a fartelo fare una seconda volta così capirai di che suono parlo"

"No no grazie, dobbiamo partire tra poco va bene così"

"Oh guarda che carino che sei quando sei imbarazzato" mi girai e tornai verso il bus, si stavano giusto mettendo in fila per entrare.

Aspettai il mio turno per salire sull'autobus e dopo mi sedetti accanto a Yamaguchi come sempre.

"Tsukki prima dov'eri finito? Ti stavo cercando"

"Avevo lasciato una cosa nella stanza dove abbiamo dormito, così sono tornato a prenderla"

"Ah ok"

Meno male che ci ha creduto se no sarebbe stata una tragedia.

Per tutto il viaggio pensai a quello che era successo con Kuroo e a quel verso che non avrei mai immaginato di sentire uscire dalla mia bocca. Quel gattaccio non lo sopporto, ma non posso negare che non mi piaccia è l'unico che mi fa sentire così. Ma a volte penso che lui potrebbe star solo giocando con me, queste provocazioni non saprei come interpretarle. Beh la cosa importante adesso è che non lo vedrò più per un po' e non potrà provocarmi più anche se in effetti un po' mi mancherà.

Adesso però basta fare i sentimentali. Mettiamoci le cuffie e isoliamoci lasciando spazio alla musica di invadermi la testa e non farmi pensare più a niente.

Angolo autore

Fraaaaa sono tornato e non sono morto. Scusatemi se non ho mantenuto la promessa e sono pigro. E poi mi sono messo a riguardare da capo Haikyuu e ieri ho finito la terza stagione, quindi GOMENASAIIIIII a tutti, non ho scritto a che perchè non avevo idee soooooo..... niente

bye fratm!

L'amore è cieco quanto meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora