Capitolo 2

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Il giorno dopo quando mi presentai in classe Yamaguchi non c'era, e non venne ad allenamento. Non venne a scuola per altri 3 giorni , ma il quarto, quando entrai in classe, me lo trovai davanti bello sorridente. Sembrava il solito, anche ad allenamento continuò a comportarsi come se qualche sera prima non fosse successo niente e allora io feci lo stesso. Di quel giorno non parlammo più e cominciai a pensare a come avesse fatto a superare la cosa in un così breve tempo. Beh forse non provava vero amore verso di me, o magari Tadashi era più forte di quello che sembrava, o che ne so...

Ora che ci penso, credo di non essermi mai innamorato di nessuno e di nessun genere, quindi non riuscirò mai a capire quello che Tadashi ha provato quella sera. Forse lui vedendo che non ero fidanzato ed essendo l'unico a cui davo attenzioni ha pensato che provassi qualcosa per lui, povero illuso. 

Infondo mi dispiaceva non comprenderlo. Era comunque mio amico e quella sera si era messo addirittura a piangere, doveva aver provato un gran dolore. Ma adesso sembra tornato tutto apposto, quindi va bene così.

Passarono alcuni giorni ed arrivò il giorno della "battaglia della discarica".

Il coach Ukai ci aveva parlato molto di questa "guerra" tra i corvi del Karasuno e i gatti del Nekoma. Infatti le due squadre erano nemiche in un certo senso. Erano sempre state i competizione. I loro allenatori erano sempre stati amici e rivali ed entrambi avrebbero voluto che la battaglia della discarica fosse fatta su un terreno ufficiale. Ma non c'erano mai riuscite e alla fine entrambe le squadre erano " cadute in disgrazia" fino a quest'anno.

Dopo che arrivammo al palazzetto in cui avremmo giocato l'amichevole, incontrammo subito il Nekoma. Erano tutti vestiti di rosso e bianco, pensai che fossero i colori della loro squadra, e constatai che il nome di gatti gli calzasse a pennello. Avevano tutti gli occhi simili a quelli di un felino, erano quasi inquietanti a guardarli tutti insieme . Uno di loro in particolare attirò la mia attenzione. Era abbastanza alto, capelli neri talmente messi in disordine che da una parte erano sparati e dall'altra erano bassi, occhi con pupille piccole e dalle iridi marroni come il legno di una quercia. Dal numero sulla maglietta potei intuire che era il capitano della squadra. Non so perché , ma mi incuriosiva. Era .... come dire.....misterioso diciamo. Era intrigante e con quel sorrisetto sbarazzino era moltooo......attraente?

....

MA CHE STO A Dì?!?!

Devo concentrarmi sulla partita non sul capitano avversario!

Skip time 4 partite

Stavamo facendo una pausa. Il Nekoma era fortissimo. Non eravamo riusciti a vincere neanche un match su 4 partite fatte. O noi eravamo scarsi o loro molto forti. Io direi entrambe.

Mentre rimuginavo su quali fossero i loro punti forti e i nostri punti deboli, una figura si avvicinò a me.

"Hey, hai una faccia molto corrucciata per essere uno del primo anno. Perché non cerchi di rilassarti e goderti la vita. Penso che saresti molto più carino agli occhi dei tuoi senpai così."

Mi girai verso la voce e mi ritrovai il capitano del Nekoma con un asciugamano sulle spalle a guardare verso il campo mentre era di fianco a me che ero seduto su una panca a riposare.

"Ma farti gli affari tuoi?" risposi di getto come se avessi appena ricevuto un insulto.

"Perché non torni a flirtare con il tuo bell'alzatore che è sicuramente più carino e rilassato di me?" dissi. Vedevo come parlava con il suo alzatore, era diverso da come trattava gli altri.

"Per precisione è il mio migliore amico, e comunque io non flirto con lui. Abbiamo semplicemente più complicità per cui ci comportiamo in modo diverso tra di noi. Problemi con questo?" ribatté lui

"No. Sinceramente non me ne frega niente di come ti comporti con la tua squadra. Quindi io me ne vado" conclusi e con sguardo disinteressato cambiai panchina andandomi a sedere di fianco a Yamaguchi.

Lui rimase un po' sorpreso, ma non troppo, non mi dispiaceva dargli un po' fastidio e poi mi piace vedere le reazioni delle persone alle mie frecciatine. È così divertente.

Skip fine giornata

Era finalmente arrivato il momento di andare via ed eravamo tutti stremati. C'era chi aveva fatto amicizia con un membro dell'altro team e chi, come Kageyama, stava cercando di carpire ogni singolo segreto di Kenma che ,poverino, cercava di scappare dalle occhiatacce che il mirtillo gli lanciava come  frecce infuocate. Secondo me ,però, non era  solo per comprendere le tecniche dell'altro alzatore, ma anche perché lui e Hinata sembravano molto intimi e amici e scommetto che questo al re non piacesse affatto. Io ,senza neanche accorgersene, continuavo ogni tanto a guardare dove e cosa stesse facendo il capitano del Nekoma mentre parlavo con Yamaguchi.

Per tornare a casa usammo il pullman e mentre stavo cercando canzoni da ascoltare mi resi conto di una cosa.

Non gli avevo chiesto manco come si chiamava!

I pochi nomi che conoscevo li avevo sentiti pronunciati dall'altra squadra, ma mentre ero in campo non l'avevano mai chiamato né per nome né per cognome.

Ero fregato. Ceh, finalmente avevo trovato una persona che mi sembrva interessante....E NON SO NEANCHE IL SUO NOME!?!? Ma sono un genio del male!

Per tutto il tragitto di ritorno pensai a lui. Cercavo di intuire che tipo di persona potesse essere da quello che avevo appreso durante il giorno, ma niente. Non riuscivo a capirne il carattere. Era come avvolto da una barriera che mi impediva di "scannerizzarlo". O forse ero io che non volevo scannerizzarlo per poterlo conoscere io con le mie forze?

No impossibile!

.

.

.

Giusto?

Spazio autrice

Allora nella mia storia ho cercato di seguire gli eventi come sono nell'anime, ma li ho un po' storpiati. 

Va beh, comunque 

Goodbye a tutti e ci vediamo nel prossimo capitolo.

L'amore è cieco quanto meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora