33 - the guilt of not being you

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Come un serial killer
faccio pagare alle altre donne
la colpa
di non essere te

𓁹

Ore 22:33
Da: Lille
Styles

Ore 22:34
Da: Lille
Sei ancora in città?

~

28 Dicembre 2020

"Brianne?"

Camille si affacciò nella camera della sorella, indecisa sul da farsi. C'era una parte di lei che non voleva assolutamente confessare a Brianne di aver accettato la proposta di Harry; sapeva che la sorella avrebbe dato di matto e trasformato quella cena in un evento di stato. Ma, d'altra parte, non riusciva più a tenersi dentro quella cosa. Da quando aveva scritto ad Harry, aveva passato l'intera notte insonne al pensiero di quello che sarebbe successo il giorno successivo e, ora che era arrivato, non stava più nella pelle.

Doveva parlarne con qualcuno per evitare di impazzire.

Mentre le parlava, Brianne era stesa sul letto a testa in giù, totalmente disinteressata e troppo intenta a messaggiare al telefono.

"Sì?"

"Hai ancora quel vestito blu?"

"Quale?"

"Quello corto, con lo scollo."

"Sì, perché?"

Camille deglutì, cercando il coraggio di continuare il suo parlare e sapendo bene che le sarebbe bastato pronunciare quelle poche parole per scatenare il panico nella sorella.

"Potresti... prestarmelo?"

La sorella fermò all'istante il suo incessante trafficare con il telefono e si immobilizzò, rivolgendole solo un'occhiata scrutatrice, come per capire se stesse davvero intendendo quello che lei pensava.

Ma non ci fu bisogno di dirlo ad alta voce, a Brianne bastò guardare Camille in volto per avere la sua risposta.

"Oh-mio-Dio, Camille." Si tirò su a sedere con una mossa rapida e agile, troppo elettrizzata per la notizia. "Vai a cena con Harry?"

Camille respirò profondamente.

"Sì, Brianne, vado a cena con lui. Possiamo non farne un caso di stato? E, soprattutto, possiamo non dirlo alla mamma?" La ragazza alzò le mani aperte in aria, cercando di contenere l'eccessivo entusiasmo della sorella minore e, forse, anche il suo. "È solo una cena." Aggiunse, cercando in qualche modo di convincere anche sé stessa.

Stranamente sua sorella fece come lei le aveva chiesto: non disse nient'altro, semplicemente si mise in piedi e si avvicinò all'armadio con l'espressione diffidente e un sorrisetto che mal celava quanto in realtà stava pensando.

"Certo, non dirò niente." Mormorò, con una alzata di spalle, porgendole il vestito blu che le aveva chiesto. "Ma non prendermi in giro: non è mai solo una cena quando si parla di voi due, Camille."

~

Si erano dati appuntamento per le otto ma Camille poco prima delle sette era già pronta, seduta in una posizione rigida sulla poltrona della sua stanza in trepidante attesa, giocando con il telefono tra le mani in modo nervoso.

This is not a love story [H.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora