27 - 2018 (part II): is it killing you

1.1K 55 63
                                    

I used to know my place was a spot next to you,
now I'm searching the room for an empty seat,
'cause lately I don't even know what page you're on.

Oh, a simple complication,
miscommunications lead to fallout.

So many things that I wish you knew,
so many walls up that I can't break through.

𓁹

22 dicembre 2018

La sera dell'evento della Penguins era finalmente arrivata. Il grande salone dell'edificio storico della casa editrice era stato allestito magnificamente in ogni suo angolo, al punto che sembrava di essere finiti nella sala ricevimenti di un prestigioso albergo di lusso. Il team che si era occupato dell'organizzazione era stato fantastico, aveva curato tutto nei minimi dettagli e lavorato giorno e notte per far sì che le idee del comitato - della quale anche Camille faceva parte - prendessero forma. Ed era stato un miracolo conciliare le agende di tutti, compresa quella di Harry, che era l'ospite più atteso della serata.

Come Charles aveva saggiamente predetto, quando era circolata la notizia che lui avrebbe preso parte all'annuale festa di Natale della Penguins per promuovere la scolarizzazione nei paesi del terzo mondo, i pochi biglietti rimasti erano schizzati alle stelle ed era andato tutto sold out in poche ore. C'era grande fibrillazione per il suo arrivo, ma la più agitata di tutti era sicuramente Camille: non solo non si vedevano da settimane, ma lì era in ballo anche il suo lavoro.

Per l'occasione, Camille quella sera aveva indossato un elegante abito bianco e nero, con un vertiginoso spacco sulla gamba. Il vestito le fasciava il busto minuto e le lasciava scoperte le spalle, arrivando a sfiorarle le caviglie. I lunghi capelli biondi li aveva lasciati sciolti, leggermente mossi sulle spalle e si era diretta all'evento con più di due ore di anticipo - irrequieta come poche volte in vita sua.

Anche quando i primi ospiti avevano iniziato ad arrivare, la situazione non era migliorata per lei, sebbene tutto sembrasse procedere alla grande: la sala si era popolata, il cibo aveva un aspetto ottimo e gli invitati staccavano grossi assegni per la causa di beneficenza. Tutti sembravano divertirsi, l'unica nota dolente in quella serata che appariva perfetta agli occhi di tutti era che Harry era scomparso e Camille rischiava di avere un attacco di cuore per l'ansia.

Ore 19:02
Da: Lille
A che ora arrivi?

Ore 19:55
Da: Lille
Mi raccomando Harry, non fare tardi

Ore 19:59
Da: Lille
Harry ti prego mi rispondi?

Ore 20:19
Da: Lille
Dove sei?

Ore 20:57
Da: Lille
Cazzo Harry

Ore 20:58
Da: Lille
Sono due ore che ti chiamo

Ore 22:10
Da: Lille
Ma dove cazzo sei Harry?

Gli aveva scritto dozzine di messaggi e l'aveva chiamato fino allo sfinimento, mentre l'intero comitato di organizzazione le chiedeva a ripetizione dove fosse finito l'ospite più atteso della serata e lei non sapeva più che inventarsi per giustificare il suo ritardo.

"Va tutto bene, Camille?"

La voce di Charles la fece trasalire, mentre scriveva l'ennesimo messaggio minatorio a Harry, sperando di ricevere una risposta. L'uomo si avvicinò a lei con due calici di prosecco tra le mani, porgendogliene gentilmente uno.

This is not a love story [H.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora