Nella mia testa
c'è sempre stata una stanza vuota per te
quante volte ci ho portato dei fiori
quante volte l'ho difesa dai mostriAdesso ci abito io
e i mostri sono entrati con me𓁹
Harry e Camille partirono per Londra la sera stessa, con il primo volo disponibile.
Camille non aveva più aperto bocca se non per pronunciare pochi monosillabi e frasi senza alcun senso. Ma, forse, la cosa peggiore era che non aveva versato una lacrima. Aveva un'espressione fredda e impassibile, lo sguardo vacuo e perso nel vuoto. Rifiutava il contatto fisico e sembrava costantemente assente.
Harry si sentiva impotente dinanzi a tutto quel dolore. Avrebbe voluto fare di più, fare la cosa giusta e usare parole confortanti. Invece, non sapeva che fare: si limitava ad assisterla come se ne fosse dipendente, senza mai staccare gli occhi dal suo viso per scorgerne un'espressione nuova, una diversa inflessione della voce, una richiesta di aiuto.
L'unica frase di senso compiuto Camille la pronunciò molte ore dopo la loro partenza da New York, solo quando furono finalmente fuori casa sua. Il taxi li aveva appena lasciati dinanzi al vialetto d'ingresso e stava scaricando le poche valige che avevano portato con loro.
"Ho bisogno di stare da sola."
~
3 Gennaio 2019
Il funerale e tutti i momenti che l'avevano preceduto erano stati un vero incubo. Sua madre e sua sorella Brianne erano a pezzi e non avevano smesso di piangere neanche per un singolo istante da quando Camille aveva messo piede in casa. Perciò, la ragazza si era trovata sommersa di cosa da fare, tentando di gestire una situazione molto più grande di lei.
Aveva dovuto organizzare il funerale, contattare i parenti, scegliere i fiori e persino il colore dei caratteri da usare nei manifesti di commiato. Era stata una giornata così piena che, solo quando si era sentita quasi svenire, si era accorta che l'ultimo pasto l'aveva consumato in aereo - ben 36 ore prima.
Poi era arrivato il momento del funerale.
Camille aveva presto scoperto che non aveva niente da indossare; in verità, non esiste l'abbigliamento adatto alla morte improvvisa di tuo padre. Devi indossare qualcosa di elegante? Qualcosa di causal? La gente vuole vederti distrutta dal dolore o preferisce che tu mantenga un contegno e che abbia avuto il tempo e la forza di sistemarti i capelli?Alla fine, aveva deciso di indossare un vestito nero di sua madre che suo padre adorava. Le era sembrata l'unica scelta sensata: essere bella come se lui potesse vederla.
Durante l'intera cerimonia, sua madre e Brianne avevano pianto, scosse da singhiozzi incontrollabili, mentre Camille osservava tutto intorno a sé come se fosse l'organizzatrice di un evento importante e dovesse tenere sotto controllo la situazione: c'è posto per tutti? I fiori sono abbastanza belli? Il prete è troppo prolisso? Di chi è quel cellulare che ha squillato durante la messa?
E quando, quasi al termine della cerimonia, il prete la invitò ad avvicinarsi per pronunciare due parole in onore di suo padre, lei lo fece con passo solenne. Raggiunse l'altare, si schiarì la voce con un leggero colpo di tosse e si avvicinò leggermente al microfono della piccola chiesastica.
"Salve a tutti e grazie per essere qui in questo giorno così triste." Esordì, osservando brevemente la folla accalcata fin fuori la chiesa.

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This is not a love story [H.S.]
Fanfic[COMPLETA] Questa non è una storia d'amore, è la storia di come ti ho perso. * * * * * * Cover by the one and only @cherryvig 🌸🍒