Nothing lasts forever,
but this is gonna take me down𓁹
28 novembre 2018
"Ciao bimba, sei tornata a casa?"
Camille incastrò il telefono tra la spalla e l'orecchio, mentre sistemava alcuni fascicoli sulla sua scrivania disordinata. "No, Harry. Sono ancora in ufficio, finisco una cosa al volo e poi vado a cena con Charles."
Un lungo silenzio da parte di Harry seguì le parole della ragazza e lei lo sentì respirare profondamente. "Di nuovo?"
Non era pronta ad affrontare una discussione di quel tipo con Harry, non quella sera. Era stanca e nervosa, aveva mille problemi a lavoro. "Abbiamo finito tardi di lavorare e stiamo morendo di fame."
"Nell'ultimo mese, sei stata più volte a cena con lui che al telefono con me." Mormorò infastidito, con un tono eccessivamente duro che Camille non si aspettava di sentire.
Nonostante fosse passato del tempo ormai, Harry continuava a mal sopportare Charles e il loro rapporto; e non era certo uno che nascondeva le sue antipatie: non mancava giorno in cui Harry dimostrasse quanto fosse infastidito dalla sola presenza di Charles nella sua vita. Ma, sfortunatamente, era il suo capo, lavoravano insieme fianco a fianco 5 giorni su 7 e spesso anche nei restanti due giorni della settimana. Quella sua antipatia doveva essere tenuta sotto controllo perché non era il caso di creare tensioni e gelosie che avrebbero finito per rendere la vita di Camille più complicata di quanto già non fosse.
"Harry." La ragazza si fermò, poggiando i fascicoli sul tavolo e richiamò la sua attenzione.
"Eh."
"Dove è finita tutta la storia del senza fiducia, non siamo niente?"
Stava usando le sue stesse parole contro di Harry, era mossa scaltra ma subdola.
"Ma io ti te mi fido, Lille. Non mi fido di lui, con quel suo capello brizzolato e l'occhio azzurro..."
"Wow. Così l'hai cercato su internet, eh?"
"No." Mentì palesemente lui. "Boh. Lo immagino così."
Bugiardo - pensò la ragazza tra sé e sé. La descrizione di Charles era troppo accurata per essere casuale e Camille non riuscì a trattenere un sorriso a quelle parole. Era adorabile il fatto che fosse geloso, ancora di più che volesse nasconderlo.
Ma come diavolo poteva pensare che Camille avesse occhi per qualsiasi altro essere umano sul pianeta terra quando lui semplicemente esisteva? Lui e i suoi stupidi occhi verdi, quei suoi capelli morbidi nella quale lei adorava affondare le dita e poi il suo petto scolpito, la vena del collo che sporgeva quando si arrabbiava, il modo in cui inumidiva le labbra prima di pronunciare qualcosa di sconveniente e farla arrossire.
"Sei adorabile." Lo prese in giro. "Ma sul serio non capisco cosa ti renda così insicuro, Harry."
Camille alzò lo sguardo in direzione della porta del suo ufficio nello stesso istante in cui Charles si palesò dinanzi a lei, facendole segno che era ora di andare.
"Insicuro? Io non sono affatto insicuro, amore." Il suo solito tono indisponente unito al modo in cui utilizzava la parola amore senza alcuna vergogna le facevano fremere il cuore. "Sono la persona più sicura del mondo ma - sai com'è - non ci vediamo da un po' e non vorrei che ti dimenticassi cosa provi quando stai con me."
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This is not a love story [H.S.]
Fanfiction[COMPLETA] Questa non è una storia d'amore, è la storia di come ti ho perso. * * * * * * Cover by the one and only @cherryvig 🌸🍒