37 - right where you left me

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Everybody moved on, but I stayed there
Dust collected on my pinned-up hair
They expected me to find somewhere some perspective

but I sat and stared
right where you left me

𓁹

I tre ragazzi se ne stavano in piedi, ai lati della pista, uno di fianco all'altro: Thomas - lo sposo - era stanco, erano ore che girovagava per i tavoli per salutare gli invitati e quelle scarpe eleganti e troppo costose gli stavano distruggendo i piedi; Phil, d'altro canto, bofonchiava qualcosa su una certa cugina di Beth sulla quale aveva messo gli occhi e si lamentava della poca collaborazione dello sposo nell'aiutarlo ad avvicinarla.

"Poi beh, certo... tu inviti Harry e le mie possibilità di fare colpo su qualsiasi donna qui presente si riducono drasticamente a zero."

"Oh per cortesia, Phil! Non ricominciare con questa storia!" Thomas sbuffò annoiato, cercando invano di contenere l'amico.

Ma Harry non stava ascoltando né Phil né Thomas. Si sforzava di essere di compagnia e di intavolare una qualche conversazione con i ragazzi, ma era pressoché inutile. Si limitava semplicemente a giocherellare con il ghiaccio del suo drink e a rispondere svogliatamente alle loro domande. Fissava la pista da ballo con sguardo un po' assente e, senza volerlo, i suoi occhi finivano sempre sulla stessa coppia al centro della pista.

"Se almeno tu fossi venuto qui con una donna, Harry, mi avresti reso le cose più facili." Continuò Phil, stavolta rivolgendosi direttamente al moro. "Non stavi uscendo con quella tipa? Quella modella..."

Harry riemerse dai suoi pensieri confusi quando capì che Phil stava parlando con lui.

"Come hai detto scusa?"

"Dicevo... è finita con quella modella? Come è che si chiamava? Danielle qualcosa?"

Harry scosse appena il capo e gli lanciò una rapida occhiata. "Oh, quella. Si, è finita."

Phil sospirò affranto, sembrava sinceramente dispiaciuto per quella notizia. "Peccato, amico. Ho visto le sue foto sui giornali. Era davvero un gran pezzo di-"

"Phil, ti prego. Contieniti." Thomas intervenne, facendo tacere il ragazzo all'istante mentre roteava gli occhi al cielo, esasperato.

"Sei tu che ti sei sposato oggi, amico, mica io."

Ma Thomas lo ignorò, piazzandosi dinanzi ad Harry con fare serio e stingendo le mani intorno alle sue braccia all'altezza delle spalle.

"Ascoltami Harry, sono contento che tu sia venuto stasera, anche Beth lo è. Siamo davvero molto felici di averti qui, però..." Il ragazzo prese fiato, cercando le parole giuste da usare per non ferirlo. "Smettila di guardarla in quel modo, per l'amor di Dio."

A quelle parole, Harry distolse lo sguardo da Camille per la prima volta da quando i due amici si erano affiancati a lui ed avevano iniziato a blaterale di cose che lui non aveva pienamente ascoltato e lo posò sullo sposo.

"Ma di cosa stai parlando? Io non sto-"

"Non so se è perché mi sono appena sposato o perché ho bevuto 4 calici di vino e non tocco cibo da ore ma, Harry, ascoltami: vai a dirle quello che provi una volta e per sempre. Basta stronzate, basta reprimere i vostri sentimenti in nome di qualcosa di più grande. Basta fingere di stare bene mentre ti scopi altre donne della quale non ti importa niente."
Thomas strinse leggermente la presa sulla parte esterna delle braccia del ragazzo, come se questo servisse a scuoterlo. "Hai 27 anni, non credo che tu abbia più tempo per queste cose. Dille che la ami, che è l'unica, da sempre, e che non hai mai smesso di pensare a lei. Mi sembra che abbiate passato gran parte della vostra vita a rincorrervi e mentire su quello che provate davvero. Vuoi davvero continuare così?"

This is not a love story [H.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora