33

12 1 0
                                    

Sogna come se dovessi vivere per sempre; vivi come se dovessi morire oggi. Oscar Wilde

Ero sdraiata a pancia in giù sul mio letto, girandomi ogni secondo in cerca di un po' di sollievo. Dopo aver salutato Jake quella mattina e averlo visto uscire da casa mia senza che nessun'altro se ne accorgesse ero andata in bagno e mi ero resa conto del fatto che mi fossero venute le mestruazioni. Già, proprio una cosa che aspettavo con impazienta... Il dolore alla pancia era lancinante e nulla, neppure il ghiaccio o una camomilla bollente riuscivano ad alleviarlo. Per non parlare della schiena. Di solito non soffrivo così tanto, ma capitavano momenti in cui non avevo neppure le forze di alzarmi dal letto per fare colazione e quella era una di quelle volte. Peccato che il mio amato fidanzato non lo sapesse e avesse fatto irruzione in camera mia come se non ci fossimo visti solo poche ore fa.

-Che hai Harmonie?- mi chiese subito allarmato vedendomi in quello stato. Mi girai appena verso di lui e lasciai che intuisse da solo. Non ci volle poi molto prima che capisse le mie condizioni. Addolcendo lo sguardo e sorridendomi nel modo in cui solo lui era capace di fare, avanzò verso di me fino a quando non fu sdraiato dietro di me portandomi contro il suo petto. sentivo la sua bocca sfiorarmi i capelli e il suo tocco sulle spalle mi rilassò incredibilmente.

-Lascia che ti faccia un massaggio per affievolire i tuoi dolori- lo amavo. Le sue mani erano fatte d'oro o più semplicemente era lui a rendermi così calma solo sfiorandomi. Massaggiò il mio collo e le spalle per un'infinità prima di portare le mani avanti, sul mio seno.

-Quella non è la mia schiena- lo ripresi divertita, ma non feci nulla per fermarlo quando prese a massaggiarmi delicatamente da sopra la maglietta.

-Lo so. Sono molto più morbidi della schiena e davvero grandi e succulenti- mentre continuava a descrivere il mio seno come un dolce prelibato con un tono seducente mi fece stendere sotto di lui. Mi sorrise prima di sollevarmi la maglietta e sostituire le sue mani con le labbra. Mugolai e chiusi gli occhi, durante il ciclo ero molto più sensibile del solito e lui lo sapeva. Mi conosceva meglio di chiunque altro. Una volta lui mi fece venire senza togliermi neppure i pantaloni e senza toccarmi altro se non il seno. Io ricambiai facendolo venire nei pantaloni sfrusciandomi su di lui come una forsennata. C'era voluto molto più del solito, ma ne era valsa la pena. Ero sicura che non potessi avere un orgasmo simile con nessun'altro se non con lui. perché era lui a darmi quella scarica di adrenalina necessaria.

-Vieni qui- prendendo il controllo della situazione ribaltai le nostre posizioni facendo finire lui sotto di me. Adoravo vederlo in quello stato. Non si lasciava mai sottomettere, ma mi concedeva un briciolo di controllo lasciandomi carta bianca su tutto ciò che avrei voluto fargli. Avrei potuto anche chiedergli di fare un gioco di ruolo in cui lui si sarebbe dovuto travestire da donna e non avrebbe battuto ciglio pur di accontentarmi.

Iniziai a baciargli gli addominali, erano semplicemente perfetti, scolpiti nella pietra, scendendo pian piano fino ai suoi jeans che tolsi frettolosamente insieme ai boxer. Guardai la sua erezione spuntare fuori come una molla e mi venne l'acquolina in bocca. Non mi piaceva molto fare del sesso orale, ma Jake ne andava matto e siccome era sempre lui a leccare me volevo ricambiare di tanto in tanto.

Lo presi in bocca, leccando la punta, e afferrando con entrambe le mani il resto di pelle nuda e mascolina. Iniziai a leccare, succhiare, girare la lingua come sapevo che gli piaceva inebriandomi dei suoi suoni gutturali e della sua presa salda fra i miei capelli. Mi avvertì quando era al limite e mi allontanai per baciarlo e continuare a massaggiarlo solo con la mano. Esplose in quel modo che mi fece sentire estremamente bene. Era ansante sotto di me, non riusciva a muoversi o a fare altro oltre baciarmi ovunque in viso, la fronte, i capelli, e accarezzarmi la schiena e il sedere. Lui, le sue carezze, le sue attenzioni e premure, erano l'unica cosa che mi piaceva quando, ogni mese, i miei ormoni impazzivano.

Le Note Nell'universoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora