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Stella sarà per te una fra le migliaia di stelle. Allora ti piacerà guardarle tutte... Quando guarderai il cielo, di notte, rideranno per te tutte le stelle. Perché io vivrò e starò ridendo. Da Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry

Mi risvegliai con la testa sulle gambe di Jake, lui sdraiato sulla schiena rigido come un pezzo di legno poggiato alla testiera del letto, una mano sul mio petto all'altezza del cuore. Credevo che avrei fatto degli incubi o che non volessi essere neppure sfiorata da nessuno, invece nel cuore della notte avevo cercato il suo di tocco. L'uomo della mia vita...

Mi misi seduta accanto a lui, le nostre spalle si sfioravano, lo accarezzavo sovrappensiero. Sarebbe potuta andare molto peggio senza di lui, no? Ma lui c'era. Era lì per me, come sempre. Fu il suo turno di mettere la testa sul mio grembo e rannicchiarsi contro di me mentre io gli passavo le dita tra i capelli. Era sveglio e osservava ogni mia mossa, osservava il mio polso rosso, quello che la sera prima era stato stritolato con tanta brutalità.

-Devo vestirmi e tornare a casa...- i suoi genitori sarebbero tornati il giorno dopo e io dovevo ancora riportare gran parte delle mie cose in camera mia. Anche se non ne avevo alcuna voglia. Ma l'estate era quasi finita e poi saremmo andati al college, verso la nostra vita insieme.

Scostandolo dolcemente mi alzai, la sera prima avevo indossato una sua maglia per dormire, il suo odore mi aiutava a calmarmi. Me la tolsi dopo aver messo di nuovo la biancheria e rimasi senza fiato avanti allo specchio.

Rosso.

Viola.

Nero.

Ovunque spostassi gli occhi era ciò che vedevo sulla mia schiena. I lividi si erano formati in fretta. Come sarei riuscita a spiegarli? Non volevo dire a nessuno ciò che era capitato, ma non volevo neppure che pensassero Jake mi avesse picchiata.

Senza rendermene conto le lacrime mi salirono agli occhi, mi portai una mano alla bocca cercando di trattenere i singhiozzi. Jake fu alle mie spalle in tempo record. Mi abbracciò, schiacciandomi contro il suo petto così che non potessi più osservarmi la schiena, e io circondai le sue braccia con le mie, intrecciando le dita in una tacita richiesta.

Non lasciarmi andare...

-Mi dispiace- la sua voce era un sussurro al mio orecchio. Era sul punto di piangere, lo capivo dalla sua voce e dal fatto che nascondesse il viso nel mio collo per non farsi guardare. Scossi piano la testa contro di lui perché io non lo incolpavo minimamente di quanto accaduto e neppure lui doveva farlo.

-È colpa mia Sirio... Scusa- sentivo le sue lacrime bagnarmi la pelle e il mio cuore sgretolarsi insieme al suo. Volevo solo dimenticare e andare avanti e doveva farlo anche lui.

-Non lo è- cercai di essere quanto più ferma e sicura possibile. Dovevo essere forte, per lui. Per noi. Mi voltai tra le sue braccia e lo costrinsi a guardarmi. Gli asciugai una ad una tutte le lacrime fin quando non ebbero smesso di cadere.

-Guardami. Non è colpa tua. Chiaro?- non disse nulla, neppure annuì. Si limitò a guardarmi e stringermi ancora più forte a lui. Eravamo entrambi mezzi nudi, io con solo l'intimo e lui con i boxer e i pantaloni della tuta che indossava per girare per casa.

-Ti amo- fu tutto ciò che disse e fu tutto ciò che pretesi. Crollando sempre di più si inginocchiò avanti a me e nascose il viso nel mio addome. Piangevamo entrambi, lui per me e io per lui. Cercavo invano di calmarlo, di farlo rimettere in piedi. Non ci fu verso per la prima mezz'ora, dopodiché andò verso il cellulare e mise della musica. Sorrisi timidamente e lui ricambiò. Stavolta fui io a nascondermi contro di lui che mi mormorava scuse che non volevo sentire, che mi rassicurava sul fatto che tutto sarebbe andato bene e che mi diceva di continuo quando mi amava.

-Più delle stelle, la luna e di tutto l'Universo, Sirio. Ti amerò per sempre- fu allora che mi permisi realmente di sfogarmi. Piansi e urlai e lo colpii al petto con le poche forze rimaste prima di aggrapparmi di nuovo a lui per evitare di cadere. Cose del genere succedevano di continuo, a molte donne diverse e la maggior parte non era così fortunata come me da essere salvata. Io avevo avuto il mio lieto fine, seppur travagliato, ma le altre no... È per quello che piansi più di tutto.

-Liberati Harmonie. La musica guarirà tutte le nostre ferite- quella frase divenne il suo mantra mentre ondeggiavamo sulle note di Marco Tamimi – Rose e lui mi canticchiava all'udito il ritornello.

You'll always be my rose, be my rose...

Quella sera ci riunimmo con tutti i nostri amici, compresa Stacy che, per fortuna, non aveva riportato neppure un graffio anche se era tuttavia scossa dall'accaduto. Restammo accanto, tenendoci per mano, per tutto il tempo, mentre dall'altro mio lato Jake era che teneva la mano a me intrecciando le nostre dita. C'era anche Byron che, l'indomani, sarebbe dovuto partire la mattina presto, ma voleva comunque assicurarsi che stessimo bene entrambi. Era il migliore amico di Jake e non mi sorprendeva che si fosse confidato con lui, aveva bisogno di parlarne con qualcun altro.

Qualcuno propose di suonare qualcosa davanti al fuoco scoppiettante e subito la chitarra venne passata al mio ragazzo.

-Solo se canti con me- mi propose ignorando tutti gli altri e portandosi la mia mano alla bocca per baciarne il dorso.

-Se gli altri non hanno paura di perdere l'udito, ci sto- Stacy mi spinse di più verso di lui mentre Byron la avvolgeva con braccio e la stringeva a sé. Mi piacevano quei due insieme, erano diventati subito amici in grande sintonia.

-Ti amo- lo dicemmo nello stesso istante prima che iniziassimo a cantare Fase - Te miro a ti.

He reservado el cielo para dos (Ho riservato il cielo per due)

Pa' ver las estrellas brillar pero yo... (Per vedere le stelle che brillano, però...)

Te miro a ti (Io guardo te)

Solo te miro a ti (Guardo solo te)

Y aunque pudiera mirar otra cosa (E anche se potessi guardare altrove)

Esta noche estás demasiado preciosa (Questa sera sei bellissima)

Te miro a ti (Guardo te)

Solo te miro a ti... (Guardo solo te...)

...No hay otros ojos que yo quiera mirar (... Non ci sono altri occhi che vorrei guardare)

No hay otros labios que yo quiera besar (Non ci sono altre labbra che vorrei baciare)

Lo busco arriba pero lo he encontrado (Lo cerco su ma l'ho trovato)

Si ahora mi cielo ya está entretus brazos (Se ora il mio cielo è già nelle tue mani)

Y si te quedas para siempre (E se resti per sempre)

Yo sería feliz (Sarò felice)

Lo que siento es tan fuerte (Ciò che sento è così forte)

Que yo no puedo solo renunciar a ti (Che non posso rinunciare a te)

Y ahora que estamos solos (E ora che siamo soli)

Y que esta noche ya no va a volver (E questa sera nonr itornerà)

Deja que hablen tus ojos (Lascia ce siano i tuoi occhi a parlare)

Yo te necesito y no te quiero perder... (Io ho bisogno di te e non ti voglio perdere...)

Tutti applaudirono, ci furono addirittura fischi da parte dei ragazzi quando ci baciammo come attratti l'uno dall'altra. Sotto le stelle che un tempo ci avevano fatti incontrare e che, in quell'esatto momento, ci stavano guarendo e unendo un'altra volta.

Le Note Nell'universoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora