La vera tomba dei morti è il cuore dei vivi.
Jean Cocteau
Le persone mi passavano davanti, mi abbracciavano, baciavano, parlavano, ma io non prestavo attenzione. Mi facevano le condoglianze dopo averle fatte alla famiglia, ma io continuavo a rivedere il volto di Jake e il suo sorriso. Il suo calore. Le sue mani su di me. Quello che avevo visto in chiesa non era lui, no e no. Sembravo un disco rotto, era tutto ciò che riuscivo a pensare. Ma come potevo andare avanti, continuare a vivere sapendo che lui non poteva più farlo? Come potevo tornare all'università, nel nostro appartamento, sapendo che sarei stata senza di lui?
-Harmonie?- quel nome. Solo lui mi chiamava così. Pur sapendo quanto fosse impossibile, col cuore in gola alzai gli occhi senza sapere bene cosa mi aspettassi. Di trovarmelo avanti forse. Con quel solito ghigno divertito quando riusciva a farmi uno scherzo, a farmi preoccupare o a farmi ingelosire solo per il gusto di vedere la mia reazione. Se n'era andato da pochi giorni, ma già era insostenibile stare senza di lui. Il nostro periodo più lungo da separati era stato cinque giorni. Lui era andato a Los Angeles con i genitori per il suo compleanno, avrebbero dovuto restarci quindici giorni, ma lui non ci riuscì. Piombò in casa mia come se non ci vedessimo da un'eternità e mi tenne stretta contro il suo petto fin quando non comparve mio padre pretendendo una spiegazione. Quella fu la prima volta che i miei genitori videro Jake e lui, come se niente fosse, chiese loro se potessi andare con lui a L.A. e stare con la sua famiglia perché non riusciva a stare troppo lontano da me. Durante quel viaggio in auto gli dissi per la prima volta che lo amavo, lui ricambiò e mi baciò rischiando di sbandare, ma era così felice. Come se fosse riuscito ad arrivare alle stelle.
-Delia- precisai quando vidi che era Byron. Il ragazzo che era arrivato a metà funzione in uniforme militare. Il migliore amico di Jake.
-Scusa, lui ti chiamava sempre Harmonie con me e ho pensato...- sembrava a disagio quindi con un gesto della mano gli feci capire che andava tutto bene. Anche se non c'era niente che andasse bene. Solo lui poteva chiamarmi così e nessun'altro.
-Ho avuto la licenza stamattina e sono arrivato da poco. Non ho avuto tempo di cambiarmi...- indicò la sua divisa come a dimostrarmi che stava dicendo la verità. Era così impacciato che mi era difficile credere che questo fosse lo stesso ragazzo sciupafemmine di cui Jake mi parlava sempre. A quanto pare le circostanze avevano cambiato anche lui, non solo me.
-Sarebbe stato felice di vederti. Gli mancavi- una nuova ondata di lacrime mi offuscò la vista anche se cercavo di non cedere. Non avevo fatto altro che piangere quel giorno... Be', gli ultimi giorni in generale.
-Volevo solo farti sapere che, se vuoi parlare, di lui o di ciò che vuoi, io ci sono- gli sorrisi, anche se era un sorriso triste. Ma era tutto ciò che riuscivo ad offrire al momento. Violet mi chiamò facendomi segno che saremmo dovuti andare al cimitero. Per seppellirlo. La bile mi risalì in gola e dovetti impiegare tutte le mie forze per evitare di rimettere. Avrei seppellito il mio ragazzo appena ventenne. Come avrei dovuto fare?
-Grazie, lo stesso vale per te- salutai Byron e andai verso l'auto che mi avrebbe portata dritta all'inferno per quanto ne sapessi. Non mi sfuggì l'ironia di quel pensiero.
La sepoltura fu ancora più straziante se possibile. I signori Sunset, che in chiesa erano riusciti a trattenersi, adesso erano scossi da singhiozzi e tremolii. Il signor Sunset teneva sua moglie stretta tra le braccia cercando di calmarla mentre io ero avvinghiata a Violet da un lato e a Stacy dall'altro cercando di farmi forza per me stessa e per gli altri. Io avevo perso il mio ragazzo, ma loro avevano perso un figlio, un fratello... Chissà come saremmo sopravvissuti a quello.
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Le Note Nell'universo
ChickLitDelia Harmonie Norton e Jake Sunset. Il loro incontro sembra essere scritto nelle stelle. Due destini, due vite che si incrociano ed è subito Amore, quello con la A maiuscola. La loro storia sembra essere perfetta, come se fossero in un libro. Delia...