Capitolo 12

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'NO, LASCIAMI. VATTENE'

' sshhhh'

É Ticci sembra preoccupato. Io sto zitta e lui mi trascina dentro la siepe.

D'un tratto sento delle voci.

Uomini!

Ticci mi fa segno di stare zitta ed io annuisco.
Vediamo passare davanti a noi due cacciatori con un cane da caccia.
Il cane accortosi della nostra presenza, abbaia.

' a, cosa abbiamo qui!? '

L'uomo mi afferra ma non vede Ticci.

' Ei, bocconcino. Che ci sai nel bosco tutta sola'
Mi comincia a toccare la schiena per poi passare al fondoschiena.

'lasciami brutto porco! '
É gli sputo in faccia.
Lui ghigna guarda l'amico che ghigna anche lui é comincia a sbottonarsi i pantaloni.

' NO! LASCIAMI AIUTOOO!!! ' lui posa il fucile per terra e nello stesso tempo Ticci sguscia dalla siepe, prende il fucile e uccide sia il cane che l'uomo che mi ha preso.

Poi punta il fucile diritto in testa all'altro e tutta la materia celebrale di costui mi finisce addosso.
Ticci mi guarda.
Mi viene incontro e mi abbraccia.
' stai bene? '
' si, ma ho bisogno di un'altro bagno. Non guardare! '
' ci proverò, ahahaha'

Si sbarazza dei corpi e mi porta nel ruscello, io mi lavo poi lui mi lanciai i vestiti.

Abbiamo passato il resto della giornata a cazzeggiare, ci raccontavamo i viaggi che avevamo fatto, gli omicidi più assurdi e così via.

Non mi ero mai resa conto che Ticci ha un orologio, IL MIO!
Quando si sveglia gli dico di restituirmelo.

Lo guardo sono le 7 di mattina. Meglio se mi rimetto a dormire.

Mi stringo di più a Ticci e mi riaddormento.

Spero mi porti a conoscere la sua "famiglia" killer.

Amy Hell and Ticci TobyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora