Capitolo 14

1.1K 121 0
                                    

' beh, non l'ho mai detto a nessuno questo e non ce la faccio più. Questa è la storia di come sono diventata una killer ' faccio un profondo respiro mentre mi sistemo più comodamente possibile .

' la mia era una famiglia talentuosa eravamo io, mio fratello Mike, mia madre e mio padre.

Per un bel po' di tempo l'azienda di mio padre è andata a farsi benedire e abbiamo perso tutto. Case, barca, macchine.
Siamo riusciti a riprenderci con l'aiuto dei nostri domestici.

Hahah, capito? dei domestici che danno da sfamare alla famiglia più talentuosa della città?!
Quando ci trovammo una casa,
mia madre cadde in una forte depressione quindi io mi occupavo di tutto ma lei non smetteva di puntualizzare su quello che dovevo e non dovevo fare . '
comincio a piangere

' avevo solo 11 anni e mia madre non mi permetteva di andare più a scuola.
Il mio unico amico era Napoleone, il mio gattino.
Quel giorno le ricevetti di brutte e andai in camera mia.
Napoleone era sul mio letto.
Lo spinsi tanto forte per la rabbia verso la mia famiglia che lo uccisi sul colpo mandandolo contro il muro.

Non me lo fecero vedere più, poi seppi che l'avevano seppellito difronte casa.
Nel giardino.
Gli feci una lapide di legno con scritto "al mio piccolo Napoleone " e giurai vendetta per avermi fatto uccidere il mio unico amico.

A quindici anni li uccisi, tutti.

Uno ad uno.

Facendoli guardare l'altro morire.

Me ne scappai.

Ero finalmente LIBERA!

. questa è la mia storia. '

Tiravo ancora sù con il naso. Non ne avrei mai più parlato in vita mia.

Non mi ero resa conto che mi stava abbracciando.

' preparati a scaricarti un pó. Tra qualche ora si và a "caccia".'

Risi. Non sembra turbato.

Spero, un giorno mi racconti la sua storia.

Amy Hell and Ticci TobyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora