Capitolo 17

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Amy POV
Mi sveglio in una stanza di un motel. Di queste stanze ne ho viste tante.
Sono su un letto e Ticci è dall'altra parte. É la prima volta che lo vedo profondamente addormentato.
Sembra più rilassato.
Come può avere 23 anni. É non esile, neanche mingherlino.
Si é tolto la giubba e io non posso non ammirare il suo fisico asciutto e il profilo dei bicipidi.
Dev'essere molto allenato visto che sale sugli alberi.

Mi muovo un pó sul letto come fece lui la prima volta che venne nel mio appartamento.
Lui sobbalza e allunga la mano verso l'ascia.
' no, no. Fermo! Sono io Amy '
' Amy! Mi hai fatto spaventare'
' scusami '
Si stiracchia e guarda l'orologio.
' sono le 9. Facciamo colazione? '
Faccio di si con la testa e lui va in bagno.
Mentre si alza dal letto posso ammirare meglio la sua schiena dove i muscoli guizzano mentre si stiracchia di nuovo e mentre mi passa davanti ammiro i suoi capelli scompigliati.
Mi riscuotono.
" basta! Amy non è alla tua portata. É poi lui é già innamorato. "
Penso questo con malinconia.
Chissà com'è questa ragazza. É una killer? Una normale? Potrei mai essere io?
' hey stai bene? ' alzo lo sguardo e mi trovo un Ticci a torso nudo.
Divento scarlatta.
' si-si certo' faccio in tempo a dire prima di rifugiarmi in bagno.
Mi lascio scivolare contro la porta.
É meglio di quanto pensassi.
Sotto quelle maglie troppo larghe per la sua corporatura nascondeva degli addominali.
É che addominali?!
Mi faccio vento con la mano per non surriscaldarmi troppo.

...

' tu cosa prendi? '
' un cornetto. '
' allora lo prendo anch'io '
Siamo in un bar poco lontano dal motel. Ticci ha affittato la stanza per una settimana.
Perché?! Dopo glielo crederò.
' ecco a te ragazzo. É anche alla tua fidanzata' mi blocco con la mano in aria mentre scorgo Ticci diventare rosso.non l'ho mai visto imbarazzato.
Cerchiamo di spiegare che non siamo fidanzati con parole strascicate. L'uomo ci sorride.
' ok fate finta che non ho detto niente'
Io e Ticci ci guardiamo e abbassiamo la testa.
Dio. Quant'è imbarazzante.
Ci sediamo ad un tavolo l'uno di fronte all'altro.
Sono affamatissima, ma faccio del mio meglio per non divorare il cornetto. Santo cielo! É delizioso!!
Ticci non tocca il suo. Sembra persieroso.
' hey! Che cos'hai? '
' ho preso in considerazione il fatto di andare a trovare la mia vecchia famiglia '
' tua madre e tuo padre? '
' no. Gli altri killer. Mi sembra che una volta te ne abbia parlato'
Sono senza fiato.
' ma tu non hai detto che ti avrebbero cacciato? '
' devo per forza? '
' perché? '
Resta in silenzio.
' non vuoi dirmelo? '
' a tempo debito'
Sbuffo ma senza darlo a vedere. Perché non vuole dirmelo?
Spero che non sia per vendicarsi.

Amy Hell and Ticci TobyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora