18 aprile, Ciampino, Ore 17.30, Hangar 1
L'Hangar 1 era il nome dato alla sede dei ROS presso l'aeroporto militare di Ciampino. Non era una sede ufficiale, né un deposito di aerei. Era un piccolo edificio che ospitava quattro camere da letto, due sale riunioni e una cucina ben attrezzata. Le provviste erano conservate in due ampi frigoriferi e in un congelatore. Chi riforniva le vivande al termine di una missione era parte del segreto di quel luogo. L'Hangar 1 era una sede provvisoria. L'occupavano le squadre che si preparavano per un'azione. Come fosse un luogo di clausura necessario per raggiungere la giusta concentrazione e la preparazione necessaria per la missione affidata. Fino a diverso ordine, l'Hangar 1 era un luogo segreto utilizzato esclusivamente dal capitano Toscani.
Quando Stefano Toscani vi arrivò con Sergio e Mara, ancora non era certo che gli altri tre componenti del nucleo fossero già lì. Evitava un eccesso di comunicazione tra i membri del gruppo, soltanto pochi ordini precisi. E se veniva menzionato l'Hangar, allora non vi era spazio per altre parole: ogni persona del gruppo si recava alla sede di Ciampino senza fare domande o obiezioni. Soltanto un'attesa superiore alle ventiquattro ore doveva essere comunicata. Diversamente, si attendeva l'arrivo di tutti i membri prima di cominciare. Già soltanto questo era un rito sufficiente per tenere uniti gli uomini e le donne del gruppo selezionato. Il secondo elemento cementante di quel gruppo era il loro capo: il capitano Toscani.
L'aria si era improvvisamente raffreddata. Un vento proveniente da nord tagliava in due Roma: a sud un freddo inspiegabile, mentre a nord la temperatura era ancora quella gradevole della mattina. Nessuno dei tre era vestito per un freddo invernale, sorpresi dal quel brusco calo di temperatura. Mara, che aveva soltanto una camicia leggera sopra il reggiseno, portava un jeans chiaro e aderente. Senza calze, indossava scarpe basse e scure che lasciavano vedere le linee delle caviglie e del collo del piede. Così, a causa del freddo, fu naturale affrettarsi a coprire velocemente i metri che separavano l'auto di Toscani dall'ingresso dell'Hangar. Non vi fu nessuna discussione su quel punto: la temperatura, se paragonata al caldo delle ore precedenti, risultava inaccettabile.
Toscani aprì la porta, avvicinando il tesserino dell'Arma ad un sensore magnetico. Sergio, senza attendere Mara, si precipitò dentro. Le luci erano già accese.
Il capitano Toscani rimase immobile tenendo la porta aperta e, infreddolito, si stupì nel vedere che Mara, anziché entrare, indietreggiava.
Lentamente.
Un passo dopo l'altro.
Toscani la guardava senza muoversi. C'era una strana elettricità che attraversava quei corpi. Come antenne che trasmettono e ricevono, senza udire il suono, solo le vibrazioni. Intense e profonde.
Sempre indietreggiando, Mara si sfilò le scarpe prendendo la destra con la mano destra e la sinistra con la mano sinistra. Poi rimase sulle punte dei piedi.
Non sentiva freddo, l'asfalto del piccolo aeroporto stava ancora rilasciando calore. Lasciò cadere la sacca sull'asfalto e attese.
Toscani, che teneva ancora la porta aperta, chiese a Sergio di proseguire indicandogli di varcare completamente la soglia. Ma lo chiese senza parlare, solo con uno sguardo. Per Sergio, che era sulla stessa lunghezza d'onda, quello sguardo diceva già tutto.
Toscani lasciò allora il trolley dietro di sé coricandolo per terra sul fianco, sfilò il giubbotto di pelle grigio, la Beretta e la fondina e appoggiò il tutto sulla valigia.
La sua camicia bianca, frustrata da quel vento gelido, aderiva alla pelle tendendo il cotone sui muscoli del torace.
Il capitano del ROS fece quei pochi metri che lo separavano da Mara come se il tempo si fosse fermato, come se quello fosse l'ultimo gesto che gli fosse permesso.

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Il Buio Del Mattino
Mister / ThrillerPoco lontano da Milano Elisabetta, un bambina, viene rapita. La Polizia interviene poco dopo, ma è già molto tardi e di Elisabetta si sono perse le tracce. Motta, Vicequestore di Milano, è incaricato delle indagini e i suoi uomini compiono ogni sfor...