Il giorno dopo.
Se solo si fosse lasciato alle spalle i cattivi pensieri della giornata, le ore trascorse all'Hotel Donna Camilla Savelli gli avrebbero regalato momenti perfetti. In caso contrario, sarebbe stato un peccato non da poco. John Williams lo comprese alla sola vista della sublime colazione . E non solo: anche le camere erano magnifiche e le terrazze erano il pezzo forte dell'hotel.
Dalla posizione dominante delle balconate, il panorama su Roma risultava stupefacente, così anche la vista offerta dall'Hotel avrebbe dovuto essere inserita nella lunga lista del patrimonio artistico italiano.
Merito della posizione, ma anche dell'abilità dell'architetto che aveva ideato la costruzione bilanciando perfettamente estetica e funzionalità.
Rimanere senza fiato era l'espressione più comune che si poteva notare in coloro che per la prima volta si affacciavano da quella terrazza, conferma che la capitale italiana sapeva offrire davvero uno spettacolo unico e sublime. Da quel punto di vista, l'osservatore poteva davvero sentirsi un eletto.
John William, nonostante il lungo viaggio e lo scombussolamento dovuto al fuso orario, si impose di alzarsi presto per poter sfruttare appieno la giornata.
Non aveva un piano preciso e si rese conto che avrebbe potuto scegliere tra due diverse possibilità. Dimenticare tutto ed immergersi nella Roma turistica, oppure ignorare dove si trovasse e focalizzarsi unicamente sul motivo per cui si trovava a Roma. Optò per la seconda opzione e salì in terrazza.
Osservando il profilo della città e i monumenti, guardò verso il Gianicolo rimanendo come sospeso nell'aria e, a denti stretti, pronunciò tra sé delle semplici parole: "Dove sei, nonno? Chi sei davvero?"
Poi lasciò vagare lo sguardo, cercando di imprimersi nella memoria la magnificenza che stava osservando.
Quindi, cambiando espressione e irrigidendo i muscoli, John, sfruttando quella posizione panoramica, tentò di memorizzare nella sua mente una mappa, cercando i punti di riferimento più importanti della città circostante, ma non era un'impresa facile e vi rinunciò.
Scese allora al primo piano dove veniva servita la colazione. Entrò nella grande sala dotata di ampie vetrate in cui confluiva la luce del giorno appena smorzata dai leggeri tendaggi scelti accuratamente dagli arredatori. Ogni dettaglio sembrava curato nei minimi particolari.
John si sedette a un tavolo libero sufficiente a ospitare almeno quattro persone. Un cameriere si materializzò dal nulla davanti al giovane cliente. John scelse un caffè espresso e un cappuccino, aggiungendo una torta ripiena di ricotta, uva e pinoli.
Proprio mentre il caffè e il cappuccino arrivavano al suo tavolo, John, congedando il cameriere, aprì la cartellina ricevuta dal professor Thomas e rilesse una parte del messaggio che non aveva rivelato alla sua famiglia.
"John, è tempo che tu conosca la storia di tuo nonno. Credo sia giusto, visto che ti appartiene. Il tuo impegno negli studi lo merita e questa tua tesi ne sarà il perfetto compimento. Ti recherai a Roma e la tua ricerca dovrà iniziare dalla John Cabot University. Quando ti presenterai all'università, dovrai chiedere di essere ricevuto dal professor Massimo Chiti. È un architetto, ma insegna Affari Internazionali perché si è anche laureato in Scienze Politiche nella nostra università a New York. Che sia italiano lo si comprende dal nome, ma non farti ingannare: è statunitense quanto te e me. Immagino che ti chiederai perché ti ho dato questa possibilità. Al momento non puoi saperlo, perciò ti suggerisco di non pensarci. Per parlarmi, se ne avrai la necessità, potrai trovarmi a questo numero. Solo a questo però, non telefonarmi mai in Università."
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Il Buio Del Mattino
Misteri / ThrillerPoco lontano da Milano Elisabetta, un bambina, viene rapita. La Polizia interviene poco dopo, ma è già molto tardi e di Elisabetta si sono perse le tracce. Motta, Vicequestore di Milano, è incaricato delle indagini e i suoi uomini compiono ogni sfor...