Capitolo 5 - Il ballo

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Capitolo 5 - Il ballo

Avevo previsto di passare a prendere Sloane in limousine, darle il fiore, e poi raccogliere i frutti di tanta organizzazione spassandomela con lei in auto.

Dopotutto, mio padre ha speso una bella cifretta e questa dovrebbe essere la notte più importante della mia vita. Essere un principe deve per servire a qualcosa.
Ma le cose vanno diversamente.

Prima di tutto, a Sloane si gonfia una vena quando vede il fiore. O almeno, le si gonfierebbe, se solo ci fosse un po’ di spazio a disposizione nell’abitino stretto che indossa.

“Ma che sei, cieco?” chiede con i muscoli delle braccia toniche ben in vista, mentre stringe i pugni. “T’ho detto che mi vestivo di nero. Questa non ci azzecca niente.”

“Ma è bianca.”

“Bianco sporco. Uff.”

Non riesco a capire perché il bianco sporco non c’entri niente. Ma essere la ragazza più sexy della scuola ha i suoi privilegi.

“Ascoltami” le dico. “Quell’idiota della cameriera ha sbagliato. Non è colpa mia.”

“La cameriera? Non ti sei nemmeno scomodato ad andarla a comprare?”

“Ti sembro il tipo da comprarsi le cose da sé? Le orchidee le avrai la prossima volta.” Ho in mano la scatola con la rosa. “È abbastanza carina.”

“È abbastanza economica” puntualizza. La colpisce facendomela cadere di mano. “E non è quello che avevo chiesto.”

Fisso la scatola per terra. Vorrei andarmene e basta.

Ma proprio in questo momento, salta fuori la madre di Sloane con una macchina fotografica professionale e comincia a scattare foto con Sloane alla mia sinistra, Sloane alla mia destra, Sloane leggermente davanti a me.

La macchina fotografica cattura le immagine, e la signora Hagen, che è single e che probabilmente non vede l’ora di presentarsi a mio padre, nel frattempo tuba: “Ecco il futuro principe e la futura principessa.”

Così faccio ciò che il figlio di Rob Malik farebbe. Scalcio via il fiore da quattro soldi e faccio un bel sorriso per la macchina fotografica, dicendo tutto ciò che si aspettano io dica su quanto sia bella Sloane, quanto ci divertiremo al ballo e bla bla bla.

E poi, per qualche ragione, raccolgo la scatola col fiore. Si è staccato un altro petalo. Lo metto in tasca insieme al primo e porto via la scatola con me.

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Il ballo è al Plaza. Arrivati lì, do i biglietti alla ragazza che li controlla. La ragazza vede la scatola e dice: “Che bel fiore.”

La guardo per capire se sta scherzando. Non scherza. Probabilmente è in classe con me, una ragazza con l’aria da topo, le trecce rosse e le lentiggini.

Non sembra abbia niente a che fare con il Plaza, deve essere una di quelle studentesse con la borsa di studio e che sono costrette a fare tutti quei lavori noiosi tipo controllare i biglietti.

Logicamente, nessuno l’ha invitata al ballo, né le ha mai comprato un fiore, nemmeno una rosa rotta da quattro soldi.

Guardo Sloane, che ha allegramente incontrato una cinquantina di amichette del cuore che non vede da ieri, visto che le ragazze saltano sempre la scuola il giorno del ballo per fare la pedicure e vari trattamenti dall’estetista.

Sloane ha passato quasi tutto il tempo del tragitto casa sua-Plaza a lamentarsi del fiore – il che non è esattamente ciò che avevo previsto – e continua a rifiutarsi di portarlo.

Beastly || Zayn Malik [INTERROTTA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora