Capitolo 13 - Lo specchio
Stanotte non riesco a smettere di pensare a ciò che ha detto il dottor Endecott, sul fatto che non può aiutarmi perché non posso cambiare.
Adesso capisco come sia possibile che appena taglio i capelli, ricrescono immediatamente. Lo stesso con le unghie... ormai artigli.
Papà non è in casa e Magda non dorme con noi. Papà le ha aumentato lo stipendio e le ha fatto giurare di mantenere il segreto.
Così tiro fuori un paio di forbici da cucina e un rasoio. Taglio i pelo del braccio sinistro più corti possibile, poi rado quel che resta finché non torna più liscio di prima della trasformazione.
Aspetto, fissandomi il braccio. All'inizio non accade nulla, e nel mio petto si accende una speranza. Forse il dottor Endecott si è sbagliato.
Ritorno in fretta nella mia stanza ma, quando guardo di nuovo il mio braccio, i peli sono tornati. Mi scappa un urlo di frustrazione.
Corro in cucina e scelgo il coltello più grosso dal cassetto. Poi mi barrico in bagno e, serrando i denti per il dolore, affondo la lama nel braccio.
Rimango in piedi a guardare il sangue scorrere via dal taglio. Mi piace questa ferita rosso acceso. Poi distolgo lo sguardo, e quando ritorno a guardarlo...
È sparito. Sono indistruttibile, immutabile. Il che vuol dire che sono un superuomo, che non posso morire? Se fosse così, cosa sarebbe peggio: morire, o vivere per sempre da mostro?
Tornato nella mia stanza, valuto l'idea di andare su internet e chattare coi miei amici. Andrò avanti con la storia della polmonite fino alla fine della scuola, poi gli dirò che andrò in Europa per l'estate, e dopo, in autunno, in collegio. A malapena avrebbero scritto qualche e-mail.
Alla fine, alle due di notte crollo a letto. Quando la testa colpisce il cuscino, sento qualcosa di duro. Infilo la mano sotto il cuscino e la tiro fuori, poi accendo la luce per vedere cosa sia.
È uno specchio. Lo impugno, è quadrato col manico e una cornice d'argento, lo stesso che aveva Kendra quel giorno a scuola.
Non mi sono più guardato allo specchio dalla trasformazione, nemmeno il giorno in cui ho rotto quello che avevo in camera.
Penso di rompere anche questo, ma intravedono la mia faccia. La mia vecchia faccia, la faccia dagli occhi scuri e i tratti mediorientali, che nei miei sogni è ancora mia.Il riflesso svanisce, e torna la mia faccia da bestia. Sono pazzo? Alzo lo specchio, pronto a sbatterlo sul pavimento.
"Aspetta!"
La voce viene dallo specchio. Lentamente, lo metto giù. La faccia è cambiata nuovamente, e sta volta raffigura Kendra, la strega.
"Che ci fai qui?"
"Non rompere lo specchio" dice. "Ha poteri magici."
"Ah sì? E allora?" dico.
"Sono serissima. Ti sto osservando ormai da un mese. Vedo che hai capito che non potrai uscirne fuori coi soldi di papà: dermatologi, chirurghi plastici. Tuo padre ha persino chiamato quella clinica in Costa Rica dove ha fatto il suo ultimo intervento top secret. Hanno detto tutti la stessa cosa: 'Ci spiace, ragazzo. Impara a conviverci. Vai in terapia'."
"Come fai a-"
"Ti ho anche visto fallire con Sloane."
"Non ho fallito. L'ho baciata prima che mi vedesse."
"Non mi pare che abbia funzionato, o sì?" Scrollo il capo. "Te l'avevo detto, devi amare quella persona e lei deve amare te. Tu la ami Sloane?"
Non rispondo.
"Non mi sembrava. Lo specchio ha poteri magici: guarda dentro, e potrai vedere chiunque vorrai, ovunque nel mondo. Pensa al nome di qualcuno, uno dei tuoi ex amici magari..." Nello specchio riesco a vederla ghignare mentre dice ex. "Chiedi, e lo specchio ti mostrerà quella persona, ovunque sia."
Non voglio. Non voglio fare niente di quello che dice, ma non riesco a evitarlo. Penso a Sloane e immediatamente l'immagine nello specchio diventa quella del suo appartamento. Sloane è sul divano, che scopa con un tizio.
"Okay, e allora?" urlo, prima di chiedermi se Sloane possa sentirmi. La faccia nello specchio torna a essere quella di Kendra.
"Riesce a sentirmi?" sussurro."No, ti sento solo io. Con tutti gli altri è solo a un senso, come un interfono per neonati. C'è qualcun altro che vuoi vedere?"
Inizio col dire di no, ma di nuovo, il mio subconscio mi tradisce. Penso a Trevor. Lo specchio torna a casa di Sloane: Trevor è il tizio insieme a lei.
Dopo un minuto, Kendra dice: "Che farai adesso? Tornerai a scuola?"
"No, ovviamente. Non posso andare a scuola da mostro. Sto legando con mio padre."
Guardo l'orologio. Sono le tre passate e papà non è ancora tornato. Mi sta evitando.
Le poche settimane con i medici sono state il massimo del tempo che abbiamo passato insieme da... beh, da sempre. Ma sapevo che non sarebbe durata. Sono tornato alla mia vecchia vita in cui vedo papà solo alla TV. Non che prima, quando avevo una vita, la cosa mi preoccupasse. Ma adesso non ho niente nè nessuno.
"Hai ragionato su come fare a rompere l'incantesimo?"
Rido. "Potresti farmi tornare come prima."
Distoglie lo sguardo. "Non posso."
"Non vuoi" sbuffo.
"No, non posso. Solo tu puoi rompere l'incantesimo. E l'unico modo per farlo è seguire le indicazioni: trovare il vero amore."
"Non posso farlo. Sono un mostro."
Abbozza un sorriso. "Già, sei JNA specie di mostro, no?"
Scrollo lo specchio. "Sei tu che mi hai fatti diventare così."
"Eri uno stronzo odioso." Fa una smorfia. "E smettila di scrollare lo specchio."
"Ti da fastidio?" Do un'altra scrollata. "Mi dispiace."
"Forse non ho sbagliato a trasformarti. Forse ho sbagliato a pensare di venire qui ad aiutarti."
"Aiutarmi? In che modo mi stai aiutando? Non puoi farmi tornare com'ero."
"Posso darti dei consigli, e il primo è non rompere lo specchio. A un certo punto potrà esserti utile."
Poi svanisce.
Metto giù lo specchio, con delicatezza, sul comodino.
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Beastly || Zayn Malik [INTERROTTA]
Fiksi PenggemarUna bestia si nasconde nei meandri di New York. E dentro il corpo della bestia, batte silenziosamente un cuore umano. - "Tu sei una bestia. Mio padre... l'aveva detto... pensavo fosse per effetto delle droghe. Dice un sacco di cose deliranti. Pensav...