𝟏𝟑. 𝐍𝐨𝐭 𝐢𝐟 𝐢𝐭'𝐬 𝐲𝐨𝐮

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𝐃𝐞𝐥𝐢𝐥𝐚𝐡'𝐬 𝐩𝐨𝐯

Come sempre, chiudermi all'interno della camera oscura per lavorare su alcune foto che avevo recentemente scattato, si rivelò il perfetto rifugio dal mondo esterno, ma anche da quello interno.

Dopo il bacio con Harry ero a malapena riuscita a guidare decentemente per arrivare a casa tutta d'un pezzo, non avevo chiuso occhio per tutta la notte e, al sorgere del sole, mi ero precipitata fuori casa per non incrociare neppure Janice.
Non le avevo raccontato del bacio, non lo avevo detto neppure a Martin—avevo bisogno di pensare.

Trascorrere l'intera mattinata e parte del pomeriggio in camera oscura, comunque, non era stato molto d'aiuto.
Continuavo ad avere un tornado all'interno della mia mente, non riuscivo a fare chiarezza, a pensare lucidamente.
Avevo desiderato quel bacio con tutta me stessa, lo avevo desiderato fin dal primo momento in cui ero entrata in quel maledetto negozio per comprare dei fiori, lo avevo desiderato fin dal primo momento in cui i miei occhi avevano incontrato i suoi.
Fin da quel giorno, ogni minuto trascorso in compagnia di Harry mi aveva fatto riscoprire parti di me che avevo dimenticato, me ne aveva fatte conoscere altre di cui nemmeno avrei mai potuto immaginare l'esistenza, mi aveva portata ad innamorarmi di lui—inevitabilmente.

Però ero spaventata.
Ero spaventata perché per tutta la mia vita ero stata abituata a collegare un'emozione positiva, col mio cuore che veniva spezzato subito dopo aver raggiunto la felicità.
Non avrei potuto sopportare di perdere ancora una volta qualcuno a cui tenevo, non avrei potuto sopportare di concedere al mio cuore l'illusione di poter star bene, quando infondo ero già consapevole che non sarebbe durata.
Perché era così, ne ero certa—nulla durava per sempre. O almeno, non nella mia vita.
Ed io non volevo più soffrire, non volevo che nessuno soffrisse, mi ero detta che se non mi fossi più legata a nessuno ce l'avrei fatta, avrei vissuto una vita tranquilla, avrei tenuto a riparo il mio cuore.

E ci avevo provato, ci stavo provando con tutte le mie forze, ma non ero così.
Io non ero fatta così, per quanto mi facesse male, per quanto fosse pericoloso, per quanto rischiassi di cadere e non rialzarmi più, mi resi conto di non poter trascorrere il resto della mia vita senza amare, senza permettere a nessuno di amarmi.
Quel che stavo provando con Harry, non lo avevo mai provato prima, stare con lui mi rendeva talmente felice, che anche soltanto immaginare di perderlo mi logorava, e correre il rischio mi bloccava dall'andare oltre.

Non si trattava solo di Harry.
Si trattava di Harry e Posey, il rischio non faceva che raddoppiare e non ero sicura di riuscire a reggere una paura così alta, non volevo perderli.
E il mio modo per non perdere qualcuno, era non legarmici, perché non puoi perdere qualcosa che non hai, giusto?

Harry mi aveva scritto quella mattina, poco più tardi delle nove.
Erano le cinque del pomeriggio ed io non avevo ancora risposto.

𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲'𝐬 𝐩𝐨𝐯

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𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲'𝐬 𝐩𝐨𝐯

Erano le cinque del pomeriggio ed, onestamente, non vedevo l'ora di tornare a casa.

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